ORARIO DI APERTURA

LUNEDI', MERCOLEDI' E GIOVEDI' DALLE 17.00 ALLE 19.00. Per urgenze inviare una email all'indirizzo: friuliveneziagiulia.ts@snals.it

SEGRETERIA PROVINCIALE DI TRIESTE

via Paduina, 4
34125 Trieste -Tel. 040-370205 Fax. 040-368415

e-mail:friuliveneziagiulia.ts@snals.it

friuliveneziagiulia.trieste@pec.snals.it

lunedì 23 dicembre 2019


La Segreteria Provinciale dello SNALS  
durante il periodo Natalizio  sarà aperta:

lunedì 23 e lunedì 30 dicembre
dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 19
Si riapre con il consueto orario  martedì 7 gennaio 2020

Si augura a tutto il personale della scuola “Buone Feste”
           


giovedì 19 dicembre 2019

E’ deceduto il rag. Giusto Furlan, membro fondatore dello SNALS di Trieste.
Il Segretario provinciale, prof. Franco De Marchi e tutti i membri della Segreteria e del Consiglio provinciale lo ricordano con profonda stima ed amicizia per il suo assiduo impegno sindacale ed esprimono il proprio sincero cordoglio ai suoi familiari.

mercoledì 18 dicembre 2019

RIVISTA SNALS dicembre 2019

Leggi la rivista snals di dicembre 2019.

giovedì 12 dicembre 2019

PRESTAZIONI ENAM


PENSIONI SCUOLA

Il Miur ha pubblicato sul proprio sito internet l’attesa circolare per i pensionamenti scuola 2020. Il decreto ministeriale fissa, all’articolo 1, il termine finale del 30 dicembre 2019 per la presentazione, da parte di tutto il personale del comparto scuola, delle domande di cessazione per dimissioni volontarie dal servizio o delle istanze di permanenza in servizio ai sensi dell’articolo 1, comma 257, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 e successive modifiche e integrazioni, ovvero per raggiungere il minimo contributivo.

mercoledì 11 dicembre 2019

Concorso ATA internalizzazione servizi pulizia: guida alla domanda

Le istanze possono essere presentate soltanto online, quelle presentate con modalità diverse non saranno prese in considerazione. La domanda di partecipazione può essere presentata fino alle ore 14 del 31 dicembre 2019, a partire dalla pubblicazione del bando sul sito internet del Miur e degli uffici scolastici regionali interessati.
Per informazioni chiamare in sede al numero 040370205.

giovedì 5 dicembre 2019

CONTINUA LA MOBILITAZIONE SNALS-CONFSAL E DEGLI ALTRI SINDACATI DELLA SCUOLA


Dalla fine di ottobre lo SNALS-ConfSAL, assieme agli altri sindacati rappresentativi del comparto Istruzione e Ricerca, CGIL, CISL, UIL e Gilda, è impegnato in una mobilitazione nazionale per portare all'evidenza pubblica le problematiche irrisolte che gravano sulla  scuola e per indurre il Governo alla rapida e piena attuazione delle intese sottoscritte il 24 aprile e il 1° ottobre 2019, che stabilivano misure urgenti per affrontare annose questioni,  in particolare quelle attinenti alla sicurezza e al personale.
- La maggior parte delle scuole è priva della necessaria certificazione di agibilità. Gli edifici scolastici accolgono da settembre a giugno, per molte ore al giorno, un’altissima concentrazione di minori, oltre a numerosi lavoratori, e necessitano di monitoraggio costante da parte degli enti proprietari, indipendentemente dalla vetustà che ne caratterizza il maggior numero, poiché anche quelli di più recente costruzione o fatti oggetto di costosi interventi di ristrutturazione e di manutenzione non sono esenti dal manifestare rischiose e inattese criticità. Riteniamo ingiusto, e non rispondente alle esigenze richieste da una efficace sicurezza, che  vengano chiamati a rispondere di eventuali incidenti strutturali o crolli i dirigenti scolastici, che non sono proprietari degli immobili, né dispongono di mezzi finanziari e di competenze professionali per prevenire incidenti strutturali.
- Minacce alla sicurezza degli alunni e dei lavoratori e riduzione di personale vanno di pari passo. La forte riduzione, negli ultimi anni, di collaboratori scolastici (ex bidelli), addetti tra l'altro alla vigilanza a tutela dell'incolumità degli alunni, è in stretta correlazione con gli incidenti che possono verificarsi a scuola, specialmente negli istituti comprensivi e in quelli con numerosi plessi. Alla riduzione di questo personale si è aggiunto, in tempi recenti, il limite dei sette giorni di assenza dei titolari prima di poter nominare supplenti.
- Nelle segreterie, destinatarie da anni di riduzione di organico, vengono imposti agli assistenti amministrativi compiti istituzionali sempre più complessi e gravosi, persino l’espletamento di lavori di competenza di altre amministrazioni, in particolare dell'INPS per quanto riguarda le pratiche pensionistiche del personale scolastico. Tale sofferenza è insopportabilmente aggravata dalla proibizione di nominare supplenti fino al 30° giorno di assenza dei titolari.
- Ulteriore motivo di criticità e disfunzioni è la carenza di DSGA. In attesa della conclusione del concorso avviato, in ritardo di almeno 8 anni, i posti vacanti hanno superato il numero di quelli occupati da titolari anche nella nostra provincia (solo 13 titolari su 35 scuole). L'assenza temporanea di queste professionalità non sarebbe causa di paralisi amministrativa e organizzativa, come avviene, se fosse stata attivata la figura del coordinatore amministrativo prevista da accordi e contratti nazionali fin dal 2000! Vi sono assistenti amministrativi che, pur sprovvisti del titolo di laurea ora richiesto per l'accesso a questo profilo, da molti anni svolgono con competenza e abnegazione la funzione di DSGA, ai quali non è per ora garantita una stabilizzazione.
- L'evoluzione tecnologica ha comportato l'introduzione rapida e generalizzata di strumenti informatici, il cui uso è diventato imprescindibile per la didattica e per le funzioni amministrative. A questo non ha fatto seguito un adeguamento degli organici con l'introduzione di personale tecnico-informatico in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Accade così che le scuole, che sono la grande maggioranza, nelle quali non è prevista la figura dell'assistente tecnico di laboratorio informatico, siano pesantemente svantaggiate rispetto a quelle nel cui organico è prevista.
I criteri di assegnazioni degli organici, anche per altri profili del personale ATA, sono obsoleti rispetto alle attuali necessità.
- Nessuno pensa allo stress lavoro correlato che dovrebbe essere inserito nel documento di valutazione dei rischi di ogni scuola per tutti i profili professionali e che incide pesantemente sulla salute del personale scolastico e sulla qualità del lavoro.
- Per gli alunni diversamente abili sono previsti insegnanti di sostegno specializzati forniti dallo Stato ed educatori comunali. L'insufficienza numerica di tali insegnanti ha costretto le scuole all’assunzione di docenti non specializzati ed ha indotto la Regione FVG ad adottare provvedimenti finalizzati all'integrazione di queste figure professionali (come pure per il personale ATA) in aggiunta a quelle assegnate, anche in deroga, da parte dello Stato. Tuttavia nelle scuole si riscontra ancora carenza di insegnanti di sostegno e di educatori persino nei casi di gravità che richiedono copertura totale.
- Rimane irrisolta la tormentata vicenda dei diplomati magistrali e tardano i provvedimenti per la stabilizzazione degli insegnanti precari che hanno dato alla scuola, per almeno tre anni, ma in generale molti di più, il loro impegno professionale con diritti ridotti. E' giusto garantire un lavoro stabile a chi ha dimostrato sul campo di saperlo meritare e agli alunni e studenti la continuità didattica a cui hanno diritto. Sollecitiamo ancora una volta l'avvio rapido dei concorsi per la copertura di oltre 50 mila  posti e cattedre vacanti.
- Chiediamo infine che nella legge di bilancio per il 2020 siano previsti investimenti per un efficace rilancio dell'istruzione e della ricerca, in particolare con un contratto che garantisca ai lavoratori della scuola dignità professionale e retributiva tendente ad un allineamento con i colleghi dei paesi avanzati dell'Unione Europea, al fine di  dotare la scuola di mezzi adeguati e di restituire al personale che vi opera il rispetto e il prestigio necessari per affrontare l'attuale emergenza educativa ed elevare la qualità degli studi. Nessuno dimentichi che il comparto dell'istruzione e ricerca è l'asse portante di un Paese che vuole progredire e non ristagnare.