Il sistema dei contratti a termine non risponde alle esigenze della nostra scuola ma solo a logiche di contenimento della spesa pubblica. Non è più tollerabile che si faccia ricorso a supplenze per esigenze didattiche ormai consolidate.
I posti di sostegno
devono essere tutti ricondotti all’organico di diritto assicurando anche un
organico aggiuntivo per esigenze straordinarie. L’iter di conversione del dl
Aiuti quater ha trasformato gli emendamenti su organico aggiuntivo in ordini
del giorno che impiegano il governo su organico aggiuntivo. Non basta!
In tal senso
bisogna aprire subito il confronto sul reclutamento che abbia come primo
obiettivo l’eliminazione del precariato storico con assunzioni da GPS, con
adeguato periodo di formazione e prova finale ed avviare una stagione concorsuale
regolare e con prove di accertamento della preparazione non basate su logiche
puramente selettive con i quiz.
Sul fronte del
reclutamento è giunto adesso il momento di risolvere anche le criticità
conseguenti all’attuale stato di svolgimento delle procedure concorsuali.
Diventa
assolutamente opportuno ed urgente predisporre un provvedimento che garantisca
il diritto degli idonei ai concorsi ordinari del 2020 all’immissione in ruolo.
Infatti, successive procedure concorsuali potrebbero comportare la decadenza
delle graduatorie di cui ai DD.DD. 498 e 499 del 2020.
Occorre un
provvedimento che assicuri l’abilitazione a tutti gli idonei del concorso
straordinario bis di cui al DD 1081 del 6 maggio 2022.
Urgenti i decreti
attuativi necessari a far partire i corsi abilitanti di formazione in ingresso,
che sono attesi da migliaia di docenti di ruolo su altro grado o classe di
concorso, e dagli stessi specializzati nel sostegno privi di abilitazione.