LO SNALS-CONFSAL RINNOVA LA RICHIESTA DI UN PROVVEDIMENTO D’URGENZA PER
L’AVVIO DELLA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE CON LE ASSUNZIONI PROMESSE CHE
DEVONO COSTITUIRE LA BASE DEL PIANO PLURIENNALE necessario per la soluzione
definitiva del problema del precariato in tutte le diverse tipologie esistenti,
sia per docenti che ATA, prima dell’avvio di un sistematico reclutamento con le
ordinarie procedure concorsuali.
Se si segue questa strada è accettabile e, probabilmente, utile una breve pausa di riflessione per
arrivare, eliminato lo scoglio della stabilizzazione di tutti i precari, a una riscrittura del testo che porti a
superare le criticità attuali legate soprattutto agli aspetti della legge per
quegli aspetti che riguardano:
- i “superpoteri” ai dirigenti scolastici con la
chiamata diretta dei docenti e “potere” salariale;
- una gestione della scuola che mette a rischio la
libertà di insegnamento, depotenzia le competenze del collegio dei docenti e
del consiglio di istituto annullando, di fatto,
la collegialità;
- l’introduzione un sistema di valutazione
inaccettabile nelle forme e nei contenuti;
- l’invasione da parte della legge di aspetti
prettamente contrattuali;
- la mancata previsione dell’avvio del rinnovo contrattuale.
Il Presidente del Consiglio non
può non tener conto che l’opposizione al testo proposto non nasce da aspetti
categoriali e corporativi, ma ha unito in una protesta dalle dimensioni mai
viste personale della scuola (docenti, ATA, di ruolo e non di ruolo e parte dei
dirigenti scolastici), studenti, famiglie e lo stesso mondo accademico.
Se le proposte non troveranno un
sostanziale accoglimento la mobilitazione continuerà mettendo a rischio non
solo il regolare inizio dell’anno scolastico, ma anche il suo intero andamento.