LUNEDI’ 15 FEBBRAIO 2016
LE OO.SS. INCONTRANO IL PREFETTO DI TRIESTE PER SOSTENERE
I DIRITTI DEL PERSONALE PRECARIO
Come in altre regioni d’Italia anche le segreterie
regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil
Scuola, Snals-Confsal e Gilda Unams del Friuli Venezia Giulia lunedì 15
febbraio 2016 incontreranno il
Prefetto di Trieste per rappresentare
e sostenere i diritti del personale
precario della scuola.
L’iniziativa assunta a livello nazionale e realizzata
a livello territoriale è
la conseguenza della totale assenza di confronto tra il
MIUR e le organizzazioni sindacali sul tema dell’annunciato bando di concorso,
che non può essere affrontato ignorando la realtà di un precariato al quale la
legge 107 sulla “Buona
scuola” non ha dato le risposte che il
Governo aveva assunto come suo preciso impegno.
In Friuli Venezia Giulia, nelle
rispettive graduatorie è presente un migliaio d’insegnanti, che hanno
conseguito una costosa abilitazione, conciliando a fatica il lavoro a scuola
con le esigenze personali e familiari e che, a volte, sono costretti a
trasferirsi in altre regioni pur di lavorare. Tra di essi docenti della scuola
dell’infanzia, vincitori di concorso e/o inseriti in GAE, ingiustamente
estromessi dal piano nazionale di assunzioni col pretesto di dovere attendere
l’attuazione del percorso 0-6, poi smentito dalla legge di stabilità, e docenti
cui è stata preclusa dal MIUR la possibilità di conseguire abilitazioni per la
mancata attivazione dei rispettivi percorsi abilitanti (TFA).
La sentenza della Corte europea del novembre 2014 ha ribadito il diritto alla stabilizzazione dei
lavoratori assunti a tempo determinato per più di tre
anni ma, nonostante ciò, si lascia ad essi come unica opportunità quella di
partecipare a un concorso in cui peraltro non viene adeguatamente riconosciuto
il valore del servizio svolto.
Il concorso resta
in linea di principio lo strumento da utilizzare per l’accesso al lavoro
pubblico, garantendo ai concorrenti trasparenza ed equità; ma quello annunciato
rischia di rivelarsi inopportuno per i
modi ed i tempi con cui viene gestito, in un contesto di criticità non
risolte, di impegni disattesi, di obiettivi mancati, di diritti negati: una
situazione che rende facilmente prevedibile e inevitabile il moltiplicarsi di
contenziosi.
Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola,
Snals-Confsal e Gilda Unams chiedono, a livello nazionale, l’immediata apertura di un tavolo di confronto in
cui discutere di come le procedure di reclutamento possano tenere debitamente conto dell’esigenza di valorizzare la professionalità
di chi, con il suo lavoro, ha consentito al sistema
scolastico di far fronte alle ordinarie esigenze di funzionamento. Ciò può
avvenire sia intervenendo sulle modalità
di svolgimento delle prove concorsuali (facoltatività di alcune
di esse a determinate condizioni, giusto bilanciamento nella valutazione dei
titoli, ecc.), sia prevedendo un’articolazione dei piani di assunzione volti ad
agevolare la stabilizzazione delle aree di precariato tuttora esistenti.
Per illustrare le ragioni delle organizzazioni
sindacali e la situazione critica del personale precario della scuola del
Friuli Venezia Giulia, le segreterie regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil
Scuola, Snals-Confsal e Gilda Unams incontreranno il Prefetto di Trieste il 15 febbraio p.v. in occasione della iniziativa di
mobilitazione indetta a livello nazionale.
I segretari generali regionali