Dl Pnrr: “La scuola merita
di più. I sindacati interrogano la politica”
Oltre a rimarcare le loro forti
critiche al decreto legge in discussione alle Camere, per il quale hanno
sollecitato corposi interventi emendativi, i sindacati chiedono al Governo e al
Parlamento un cambio di passo sostanziale per riconoscere centralità al sistema
scolastico e formativo attraverso investimenti che ne rafforzino la presenza su
tutto il territorio nazionale, a partire dalle aree dove maggiore è il disagio
socio economico.
Affermare
la centralità della scuola significa garantire una scuola attenta al dettato
costituzionale, democratica e partecipata con un più adeguato riconoscimento di
tutte le figure professionali che, rispetto ai Paesi europei e anche agli altri
dipendenti della pubblica amministrazione italiana, percepiscono retribuzioni
nettamente inferiori.
La
trattativa per il contratto deve quanto prima entrare nel vivo delle questioni
da affrontare, tra le quali il potere di acquisto degli stipendi, la mobilità e
le progressioni economiche del personale, su cui è necessario riaffermare la
piena competenza del negoziato e respingere incursioni legislative non più
tollerabili. Soltanto in questo modo il Governo potrà onorare l’impegno, più
volte dichiarato, di valorizzare il confronto con le parti sociali.