Da parte dei dirigenti scolastici
della nostra provincia sono partite le prime convocazioni per le contrattazioni
d’istituto del nuovo anno scolastico indirizzate alle RSU e alle segreterie
provinciali dei sindacati della scuola. In alcuni istituti la contrattazione ha
già preso avvio. Ma quali sono i finanziamenti sui quali possono contare le
scuole per compensare i docenti che svolgono progetti o che collaborano per
l’organizzazione e la gestione delle attività scolastiche e per retribuire i
maggiori carichi di lavoro del personale amministrativo e tecnico e dei
collaboratori scolastici?. Si presume che presto ciascuna scuola riceverà comunicazione
delle proprie spettanze. Però esiste l’intesa tra il ministero dell’istruzione
e i sindacati SNALS, CISL, UIL e GILDA sottoscritta il 7 agosto 2014, in base
alla quale il finanziamento a livello nazionale sarà un po’ migliore rispetto a
quello dello scorso anno, ma comunque inferiore a quello degli anni precedenti.
Infatti il finanziamento nazionale per il miglioramento dell’offerta formativa,
che include anche il fondo d’istituto, ammonta quest’anno a 642,770.miloni di euro contro 521.036.
milioni dello scorso anno. Ma l’anno ancora prima era di € 924,04 milioni e nel
2011-2012 ammontava a ben 1.289,244 milioni. Negli ultimi anni quindi questo
investimento è precipitato. Più nel dettaglio, ecco un raffronto (le cifre sono
arrotondate) fra le principali voci finanziate: per il fondo d’istituto quest’anno sono stanziati 507,478 milioni di euro contro 381,256 milioni dello
scorso anno, per le funzioni strumentali dei docenti 44,336 milioni a fronte di
41,160 dell’anno scorso e per gli incarichi specifici del personale ATA 26.849
milioni contro i precedenti 18.310. Se
si può tirare un sospiro di sollievo perché si è allontanato lo spettro di un
ulteriore scivolamento verso il basso, si può però constatare che, nonostante
l’inversione di tendenza, i finanziamenti ministeriali sono insufficienti per
supportare un effettivo miglioramento dell’offerta formativa. Auspichiamo
tuttavia che la positiva inversione di tendenza rappresenti un segnale per
ulteriori futuri miglioramenti. Per calcolare le proprie spettanze le scuole
possono avvalersi dei fogli di calcolo che lo SNALS ha già predisposto.
Franco De Marchi