sciopera per ottenere:
Ø
il rinnovo del contratto di lavoro;
Ø
il mantenimento degli scatti di anzianità;
Ø
la rinuncia ad ogni modifica normativa per via legislativa su tematiche
contrattuali;
Ø
il superamento della inaccettabile sottovalutazione del ruolo del
personale ATA nella vita delle scuole l’inclusione e
per il suo inserimento tra il personale destinatario sia dei percorsi di
stabilizzazione sia dell’organico funzionale e di rete;
Ø
la stabilizzazione dei precari, docenti e ATA, senza cancellare la
ricostruzione di carriera per i neo immessi in ruolo e il riconoscimento
dell’anzianità per tutti;
Ø
criteri chiari per attribuire la eventuale “premialità”, tendenti a valorizzare il lavoro in classe, definiti in sede di CCNL
e non affidati al ruolo prevalente di un organo monocratico. Inoltre, la “premialità” deve essere
finanziata con “risorse fresche/aggiuntive” e non con quelle attualmente
attribuite all’anzianità che è riconosciuta in tutti i Paesi Europei, in
quanto, è un arricchimento della professionalità;
Ø
il riconoscimento nei provvedimenti, e non solo
nelle dichiarazioni, che l’istruzione e
la formazione sono un “investimento” e non una “spesa” improduttiva su cui
tagliare;
Ø
lo stop ai tagli che mettono a rischio il
funzionamento delle scuole e sviliscono il lavoro di docenti, dirigenti e ATA
minando la loro dignità professionale;
Ø
l’eliminazione degli interventi previsti dall’art. 28 della legge di
stabilità, in particolare nelle parte che:
riduce il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche; riduce il
numero di esoneri dal servizio per i coordinatori periferici di educazione
fisica, eliminando il livello provinciale; abroga esoneri e semiesoneri per
docenti con funzioni vicarie e addetti alla vigilanza, privando le scuole di
risorse utili per il loro funzionamento in casi di particolare complessità. In
tutto si avrebbe una perdita indotta corrispondente a complessivi 3143,5 posti;
introduce il divieto di conferire supplenze brevi al personale ATA. Introduce, inoltre, la norma che la
sostituzione dei collaboratori scolastici può essere ovviata con il ricorso ad
ore eccedenti per il personale in servizio. Così facendo inserisce modifiche
per legge al CCNL e attribuisce ulteriori voci di spesa alle scuole a cui viene
ridotto il finanziamento. Stabilisce, inoltre, priorità nell’utilizzo del
“Fondo” invadendo il campo contrattuale e le prerogative RSU; introduce il
divieto di conferimento di supplenza per il primo giorno di assenza dei
docenti; ridetermina in contrazione le
dotazioni organiche ATA, riducendole di 2020 unità.