Presso l’aula
Magna del liceo Dante Alighieri, ha avuto luogo, nei giorni scorsi, la prima assemblea
generale dei pensionati della scuola indetta dalla Segreteria provinciale
SNALS-Confsal di Trieste. In rappresentanza del Comune di Trieste è intervenuta
l’assessore Antonella Grim, che ha assicurato la piena disponibilità dei
responsabili comunali per un proficuo dialogo sui problemi della categoria. Il
Segretario regionale dello SNALS-Confsal, prof. Giovanni Zanuttini, ha
assicurato l’impegno del sindacato a fianco dei pensionati della scuola,
affinchè sia garantito loro un trattamento corrispondente a un’intera vita
lavorativa spesa per la formazione dei cittadini. Il Segretario provinciale
dello SNALS, Franco De Marchi, ha tratteggiato i principali problemi nei quali
si dibatte oggi la categoria ed ha sottolineato come la legge finanziaria dello
scorso anno abbia introdotto, con gli scaglioni perequativi a percentuali
ridotte e decrescenti, un progressivo impoverimento programmato delle pensioni
medie e medio-basse. Il responsabile del settore pensionati della Segretria
provinciale dello SNALS di Trieste, Amadio Maffei, ha portato all’attenzione
dell’assemblea le enormi differenze di prelievo fiscale sulle pensioni medie
fra i diversi paesi europei: 0,2% in Germania, 5,2% in Francia, 7,2% in Gran
Bretagna, 9,5% in Spagna, a fronte dell’esorbitante 20% in Italia. Per evitare
una rapida perdita del modesto potere d’acquisto – si stima che negli ultimi
quattro o cinque anni ci sia stata sulle pensioni medie una perdita di circa
600 euro annui - , egli ha sottolineato la necessità di un adeguamento delle
pensioni al reale aumento del costo della vita e che tenga conto delle spese
che devono sostenere quotidianamente i pensionati per le loro particolari
esigenze crescenti con l’avanzare dell’età, specie in campo sanitario. L’esenzione
dai tiket sanitari è diventata irrisoria, basata su quote di reddito ferme agli
anni novanta. Inoltre sulle spalle dei pensionati grava oggi, sempre più
spesso, il sostentamento di figli e nipoti che stentano a campare con il solo
proprio reddito. Ciò è particolarmente scandaloso e insopportabile, ha
sottolineato Maffei, in un contesto
sociale in cui si mantengono privilegi di caste che godono di sicuri e
intoccabili vitalizi. A ciò si aggiungono disagi derivanti dall’organizzazione
della vita sociale che non tiene conto delle esigenze degli anziani: basti
pensare, ad esempio, alla gestione in sicurezza del traffico urbano, ai
disagevoli percorsi dei mezzi pubblici, alla riforma sanitaria regionale che ha
drasticamente ridotto, a Trieste, il numero dei posti letto in ospedale. A ciò
si aggiunge, a incrementare i disagi, l’ostinazione dell’INPS nel pretendere
l’esclusività della via telematica per accedere alla documentazione relativa
alle pensioni. Dall’Assemblea è
scaturita una mozione, approvata all’unanimità, con cui i pensionati
chiedono: 1) l’adeguamento del meccanismo di rivalutazione delle pensioni al
reale aumento del costo della vita; 2) la revisione delle aliquote del prelievo
fiscale sui trattamenti pensionistici; 3) l’innalzamento delle quote reddituali
per l’esenzione dal pagamento dei ticket sanitari over 65; 4) la
semplificazione dell’accesso alla documentazione relativa al reddito da pensione
(CUD e cedolini); 5) norme a tutela dell’incolumità dei pedoni nelle aree di
interdizione al traffico veicolare; 6) attenzione alle esigenze degli anziani
nelle variazioni dei percorsi di alcune linee del trasporto pubblico. L’Assemblea,
infine, ha dato mandato alla Segreteria SNALS di farsi promotrice di un
movimento aperto ad altre forze e organizzazioni sociali, politiche e culturali
con il fine di trovare idonee soluzioni a questi problemi che gravano su una
categoria che tanto ha contribuito al progresso della società e che ancora,
molto spesso, si fa carico delle sue carenze strutturali.