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venerdì 28 settembre 2018

PROPOSTA PENSIONAMENTO IN ALTERNATIVA ALLA LEGGE FORNERO


In attesa di conoscere il contenuto reale della riforma preannunciata, le cui notizie ci pervengono dai media, cerchiamo di analizzare le notizie di dominio pubblico.
Le possibilità di un prepensionamento in alternativa alla Legge Fornero al momento sembrano essere:
Quota 41: anzianità di 41 anni di servizio utile a pensione indipendentemente dall’età anagrafica.
Quota 100: età anagrafica minima 62 anni e anzianità minima di servizio 38 anni. La somma deve essere pari o almeno 100.
Quindi gli abbinamenti possibili sarebbero:
38 e 62, 38 e 63, 38 e 64, 38 e 65, 38 e 66
39 e 62, 39 e 63, 39 e 64, 39 e 65 ,39 e 66
40 e 62, 40 e 63, 40 e 64, 40 e 65, 40 e 66
Si parla di una penalizzazione sull’importo pensionistico ancora da definire che sarà legata all’età, ovvero agli anni mancanti per il raggiungimento della pensione di vecchiaia, che per il 2019 e il 2020 è fissata a 67 anni.
Per la definizione della penalizzazione sembra si stia lavorando su due possibilità:
a)     un taglio dell’1% o del 1,5% per ogni anno di anticipo rispetto ai 67 anni attualmente richiesti che si tradurrebbe per chi va in pensione con 62 anni di età e 38 di contribuzione di un taglio che potrebbe variare dal 5% al 7,5%.  (ricorda quanto già proposto dall’allora ministro Cesare Damiano)
b)    una penalizzazione a chi va in pensione con quota 100 o quota 41 consistente nell’applicazione del calcolo contributivo in ogni caso a partire dal 1.1.1996.
L’applicazione di questa penalizzazione comporterebbe una penalizzazione intorno al 10%/15%. (per la scuola comunque per effetto del lungo blocco dei contratti e quindi della mancata crescita delle retribuzioni il differenziale tra il calcolo retributivo fino al 2011 e il calcolo retributivo fino al 31.12.1995 si è molto ridotto e quindi la penalizzazione ipotizzata del 10%-15% sarà sicuramente inferiore.)
Resta comunque da verificare se le suddette penalizzazioni restino applicate per tutta la durata della pensione o una volta raggiunti i 67 anni vengano abolite.
Nel 2019 la penalizzazione del calcolo contributivo a partire dal 1.01.1996 riguarderebbe solo chi va in pensione con meno di 42 anni di servizio.
Dal 2021, infatti, tutti i pensionati avranno il calcolo della pensione con il sistema contributivo perché chi aveva 18 anni di anzianità al 31.12.1995, al 31.12.2021 ne avrà 44.


martedì 25 settembre 2018

INCONTRO MIUR DEL 24/09/2018



In data 24 settembre 2018 alle ore 16:30 si è svolto l’incontro sul Concorso DSGA. Erano presenti per la parte pubblica la dott.ssa Maria Maddalena Novelli e il dott. Serra Filippo.
Ad inizio seduta la parte pubblica ha ripresentato le bozze dei D.M. relativi alle prove d’esame, dei titoli e della commissione del concorso.
L’Amministrazione ha manifestato la volontà di procedere anche alla progressione di carriera tra le aree del personale Ata per risolvere il problema degli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA, ma ha fatto presente che per consentire l’accesso degli assistenti amministrativi senza laurea al profilo superiore è necessaria una apposita norma legislativa,  così come è stato per il concorso ordinario, il cui requisito di accesso può essere anche il possesso dei tre anni interi di servizio.
A tal proposito l’Amministrazione ha chiarito che per i tre anni di servizio occorreva prestare 12 mesi nell’anno solare per aver riconosciuto l’anno di servizio. Lo Snals e le altre sigle sindacali presenti non hanno ritenuto congruo tale criterio per il calcolo dell’anno intero, poiché l’incarico è stato normalmente svolto sulla base di una nomina annuale, anche se con decorrenza successiva ai primi giorni di settembre, ma svolgendo a pieno titolo tutte le funzioni richieste dal profilo e seguendo il calendario scolastico.
La dott.ssa Novelli per il concorso ordinario, rispetto alla proposta dell’Amministrazione del 10% della precedente riunione, ha comunicato la possibilità dell’aumento dell’aliquota dei posti riservati agli amministrativi facenti funzione DSGA anche fino al 30%. Ha sottolineato, allo stesso tempo, che abbiamo il problema di non poter superare il 50% di riserva dei posti in totale tra concorso ordinario e procedura di progressione di carriera. Quindi occorre fare bene attenzione per non compromettere gli esiti di entrambe le procedure.
Proprio per questo e per dare un segnale e maggiori garanzie al personale facente funzioni occorre che le procedure del concorso ordinario e della progressione di carriera abbiano inizio contestualmente.
L’amministrazione ha ribadito che il concorso ordinario deve essere bandito obbligatoriamente entro il 2018.
Lo Snals e le altre sigle sindacali hanno manifestato la volontà di raggiungere un’intesa politica per avviare la procedura delle progressioni di carriera che possa portare alla soluzione del problema di detto personale.
Per dare un segnale di riconoscimento e di tutela al personale in questione, che negli ultimi anni ha profuso impegno ed energie per il buon funzionamento delle Istituzioni scolastiche, è fondamentale che entrambe le procedure vengano avviate entro il 2018.
Bisogna risolvere il problema della gestione amministrativa delle Istituzioni scolastiche coprendo i tutti i posti di DSGA sia con i neolaureati che con coloro che hanno acquisito esperienza sul campo e hanno garantito il funzionamento degli uffici di segreteria. 
La parte pubblica ha chiesto di ricevere osservazioni sulle bozze del D.M. ma la parte sindacale ha sostenuto che prima occorre dare risposte politiche alle problematiche sollevate e poi passare all’esame delle bozze.
Occorre coinvolgere il Ministro affinchè possa dare le risposte necessarie per un’intesa politica da raggiungere in tempi brevi.
Dall’esame sommario del D.M. relativo alla tabella dei titoli si è constatato, fermo restando il punteggio totale dei titoli pari a 10, la variazione del punteggio dei titoli di servizio passati da 4 a 6 punti e dei titoli culturali passati da 6 a 4 punti ma non si è proceduto alla discussione di nessuna delle Bozze presentate in data odierna per volontà di tutta la parte sindacale.

giovedì 20 settembre 2018

CARTA DEL DOCENTE: LA CARD DA 500 EURO PER IL 2018/19



Riportiamo una scheda sintetica inerente la carta del docente elaborata dalla Segreteria provinciale di Vicenza:

Attivo dal 12 settembre 2018 il portale “carta del docente”
·         Dal 12 settembre 2018 è nuovamente attivo il portale https://cartadeldocente.istruzione.it/ attraverso il quale i docenti a tempo indeterminato possono accedere alle somme destinate alla formazione e all’aggiornamento professionale.
L’accredito per il 2018/19
·         Anche per il 2018/19 sono a disposizione 500 euro.
Le somme non ancora spese
·         Le somme non ancora spese degli anni 2016/17 e 2017/18 sono state riaccreditate.
Lo “storico portafoglio”
·         Si può consultare la composizione del proprio portafoglio che comprende l’importo nominale previsto per l’anno scolastico corrente e gli eventuali residui relativi agli anni scolastici 2016/17 e 2017/18.
I residui relativi all’anno scolastico 2016/17
·         Solo per i residui riferiti all’anno scolastico 2016/17 gli importi disponibili possono essere utilizzati dai docenti e validati dagli esercenti entro e non oltre il 31 dicembre 2018.
Quali beni potrò acquistare
·         Con i buoni spesa generati dall’applicazione web “Carta del docente” ogni docente potrà acquistare:
  • libri e testi, anche in formato digitale
  • pubblicazioni e riviste utili all’aggiornamento professionale
  • hardware e software
  • iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione
  • iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale
  • biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche
  • biglietti di musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo
  • iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del piano nazionale di formazione.

mercoledì 12 settembre 2018

VACCINI: È ANCORA CAOS?


Dopo che i relatori delle commissioni Bilancio ed Affari costituzionali Giuseppe Buompane e Vittoria Baldino hanno esaminato l’emendamento presentato dalla maggioranza per confermare l’obbligo dei vaccini per la frequenza scolastica ( La maggioranza M5s -Lega aveva infatti proposto la soppressione del comma 3 dell’art. 6 del decreto legge che prevede la proroga dell’obbligo di vaccinazione per l’iscrizione scolastica all’anno 2019/2010 accompagnata dai pareri favorevoli espressi dall’opposizione, dall’Associazione dei Presidi e da alcune rappresentanze dei genitori), nel corso della serata del 6 settembre è stato presentato un nuovo emendamento al decreto milleproroghe con il quale si rafforza il contenuto della circolare Grillo riguardo all’autocertificazione. Di fatto la norma prorogherà la possibilità di autocertificare , prevista nel DL Lorenzin per l’anno scolastico 2017/2018 , 2018/2019. Il termine per presentare i documenti di cui si certifica l’esistenza sarà sempre il 10 marzo 2019 . Intanto sono in corso in tutta Italia controlli da parte dei carabinieri dei Nas nelle scuole per verificare la veridicità della documentazione presentata dalle famiglie per individuare a livello nazionale casi di falsificazioni di documentazioni sia in forma di autocertificazione sia in forma di certificati rilasciati dalla ASL di competenza.


Si ricordano le principali novità introdotte dal Decreto Lorenzin:
•    le vaccinazioni obbligatorie e gratuite passano da quattro a dodici: anti-poliomelitica; anti-difterica; anti-tetanica; anti-epatite B; anti-pertosse; anti Haemophilusinfluenzae tipo B; anti-meningococcica B; anti-meningococcica C; anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti-varicella
•    le dodici vaccinazioni obbligatorie divengono un requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole  dell’infanzia (per i bambini da 0 a 6 anni)
•    la violazione dell’obbligo vaccinale comporta l’applicazione di significative sanzioni pecuniarie.

Le dodici vaccinazioni elencate devono essere tutte obbligatoriamente somministrate ai nati dal 2017.
Ai nati dal 2001 al 2016 devono essere somministrate le vaccinazioni contenute nel Calendario Vaccinale Nazionale relativo a ciascun anno di nascita. Precisamente:
•    i nati dal 2001 al 2004, devono effettuare (ove non abbiano già provveduto) le quattro vaccinazioni già imposte per legge (anti-epatite B; anti-tetano; anti-poliomielite; anti-difterite) e l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, raccomandate dal Piano Nazionale Vaccini 1999-2000
•    i nati dal 2005 al 2011, devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’antipertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, previsti dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale Vaccini 2005-2007
•    i nati dal 2012 al 2016 devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b e l’anti-meningococcica C, previste dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014
•    i nati dal 2017, devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, l’anti-meningococcica C, l’antimeningococcica B e l’anti-varicella, previste dal Calendario vaccinale incluso nel nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019

Sono esonerati dall’obbligo di vaccinazione:
•    i soggetti immunizzati per effetto della malattia naturale. Ad esempio i bambini che hanno già contratto la varicella non dovranno vaccinarsi contro tale malattia
•    i soggetti che si trovano in specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. Ad esempio per i soggetti che abbiano avuto pregresse gravi reazioni allergiche al vaccino o ad uno dei suoi componenti
•    Entro il 10 settembre 2017, per l’avvenuta vaccinazione: può essere presentata la relativa documentazione oppure un’autocertificazione; per l’omissione, il differimento e l’immunizzazione da malattia: deve essere presentata la relativa documentazione; coloro che sono in attesa di effettuare la vaccinazione: devono presentare copia della prenotazione dell’appuntamento presso l’ASL.
•    Entro il 10 marzo 2018, nel caso in cui sia stata precedentemente presentata l’autocertificazione, deve essere presentata la documentazione comprovante l’avvenuta vaccinazione


venerdì 7 settembre 2018

Lo Snals-Confsal ha sottoscritto il CCNL 2016-2018 del Comparto istruzione e ricerca.

Il Consiglio nazionale dello Snals, nel corso di un ampio dibattito che ha visto la presenza anche di tutti i responsabili territoriali provinciali e regionali
- pur  confermando  la posizione fortemente critica sul testo del contratto che ritiene lesivo di diritti, carente nella parte normativa e insoddisfacente nella parte economica;
- denunciando  le opinabili interpretazioni normative che hanno determinato la pesante compressione delle prerogative sindacali attraverso l’esclusione dai tavoli relativi a tematiche complesse e delicate, tra le quali sanzioni disciplinari, mobilità, ordinamenti professionali e tutte le materie di contrattazioni integrativa, confronto ed informativa, impedendo, di fatto, allo Snals l’esercizio della rappresentatività;
- ritenendo indispensabile e doveroso assicurare la tutela dei propri  iscritti, delle RSU,  e dei lavoratori tutti in un momento particolarmente difficile delle relazioni sindacali;
ha deliberato la sottoscrizione del contratto con firma di adesione critica accompagnata da una dura nota a verbale.
La sottoscrizione è stata condivisa dalla Confederazione generale Confsal.
Nota a verbale
Lo Snals-Confsal, nel sottoscrivere il CCNL 2016/2018, ritiene necessario e opportuno precisare che:
• Conferma la posizione fortemente critica sul contratto che ritiene lesivo di diritti, carente nella parte normativa e insoddisfacente nella parte economica;
• Denuncia le opinabili interpretazioni normative che hanno determinato la pesante compressione delle prerogative sindacali impedendo, di fatto, l’esercizio della rappresentatività attraverso l’esclusione dai tavoli relativi a tematiche complesse e delicate, tra le quali sanzioni disciplinari, mobilità, ordinamenti professionali e tutte le materie di contrattazioni integrativa, confronto ed informativa.
Lo Snals quindi, con la firma per adesione critica, intende tutelare i suoi iscritti, le sue RSU e i lavoratoti tutti del comparto in un momento particolarmente difficile delle relazioni sindacali.

mercoledì 5 settembre 2018

A tutto il personale scolastico.
Gen.mi docenti, ATA e Dirigenti,

si riportano gli Auguri di inizio anno scolastico 2018 - 2019 del Segretario Generale dello SNALS Elvira Serafini, ai quali si unisce questa Segreteria provinciale di Trieste.

Con l'occasione si informa che anche quest'anno lo SNALS donerà agli iscritti in servizio l'Agenda scolastica. A differenza dello scorso anno l'Agenda sarà recapitata a domicilio, tramite posta o corriere, presumibilmente entro la metà di settembre.

INIZIO ANNO SCOLASTICO 2018-2019 – GLI AUGURI DEL SEGRETARIO GENERALE ELVIRA SERAFINI


Colleghe, Colleghi carissimi,
desidero rivolgere a voi tutti, iscritti allo Snals-Confsal e ai non iscritti, i più sinceri auguri di buon lavoro per un nuovo anno scolastico sereno e fruttuoso.
Non sarà un anno semplice. Sfide impegnative ci attendono e complesse problematiche sono ancora irrisolte. Le abbiamo sottoposte al ministro Bussetti nei recenti incontri al Miur, chiedendogli di assumere precisi impegni.
La fiducia che riponete nello Snals-Confsal e il vostro consenso ci daranno la forza necessaria per affrontare i vari problemi. INSIEME li affronteremo sicuramente meglio.
Lo Snals-Confsal continuerà ad essere con voi, come è sempre stato.
Proseguiremo la nostra battaglia non solo per giuste retribuzioni, ma anche per il riconoscimento del vostro ruolo sociale. Un ruolo fondamentale perché il mondo dell’istruzione e della Ricerca non è solo ambiente di apprendimento, ma ambiente di vita e di reale crescita umana, sociale e culturale, leva di sviluppo per il Paese.
Continueremo ad affiancare tutti i settori dell'istruzione e della formazione, Scuola, Afam, Università, Ricerca affinché insieme si possa realizzare un’autentica alleanza educativa per il futuro dei nostri giovani.
Buon anno scolastico alle famiglie, agli studenti, soprattutto ai più piccoli per i quali la prima campanella segna l’inizio di un percorso che, grazie al vostro encomiabile impegno quotidiano, farà acquisire loro non solo un bagaglio culturale, ma anche quelle competenze di cittadinanza, civiltà, rispetto, indispensabili per il loro futuro e per la società del domani.

Il Segretario generale
Elvira Serafini

DECURTAZIONE ORA DI STRUMENTO 1 NELLA DISCIPLINA “ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE” NEI LICEI MUSICALI - RICHIESTA DI INCONTRO FORMALE E SPECIFICO PER LA RISOLUZIONE DELLA VICENDA


Riportiamo di seguito la lettera inviata in data odierna al Capo di Gabinetto – MIUR.

  

Roma, 4 settembre 2018
Prot. 290-SEGR/ES/Richiesta_Incontro_Chinè_licei_musicali


Egregio dott. Giuseppe Chiné
Capo di Gabinetto dell’On. Ministro
MIUR


Oggetto:   decurtazione ora di strumento 1 nella disciplina “Esecuzione ed interpretazione” nei Licei musicali - richiesta di incontro formale e specifico per la risoluzione della vicenda.


Gent.mo dott. Chinè
chiedo un incontro formale e specifico per la risoluzione della problematica in oggetto riguardante i licei musicali.
Con sentenza del T.A.R. Lazio del 14 marzo 2018, n. 2915, confermata dalla sentenza n. 3409 del 5 giugno 2018 del Consiglio di Stato è stato ribadito, nel rispetto della vigente normativa, il principio in base al quale non può procedersi ad alcuna decurtazione dell’insegnamento frontale di strumento 1 nella disciplina “Esecuzione ed interpretazione” nei Licei musicali a favore dell’attività di ascolto.
Il Consiglio di Stato, confermando in toto la sentenza di primo grado, ha ribadito ed ulteriormente illustrato che appare “…illegittima la decurtazione di un’ora d’insegnamento frontale di «strumento 1», non prevedendo la vigente normativa alcuna ora di «ascolto» nella disciplina «Esecuzione e interpretazione»; II) l’attività di ascolto non può prevalere, in termini di ore d’insegnamento, rispetto alle attività tecnico-pratiche; III) l’ascolto non è riconducibile all’insegnamento dell’interpretazione, neppure sotto il profilo della corretta postura dell’esecutore e della singola esecuzione; IV) la carenza della dotazione organica dei docenti non costituisce idonea ragione per giustificare la scelta di non rispettare il piano di studi e di ore sancito dal DPR 89/2010.
Attualmente il Ministero non si è conformato alla decisione giurisdizionale contenuta nella sentenza del TAR sia per quanto riguarda l’adeguamento dell’organico dei licei musicali sia per il rispetto del monte ore previste per le attività tecnico-pratiche (strumento 1) nell’ambito della materia “esecuzione ed interpretazione”.
Si fa altresì presente che l’ulteriore ritardo nell’esecuzione della sentenza determinerà una grave violazione del diritto allo studio degli studenti dei licei musicali.
Parimente, ulteriore danno si avrà per la mancata assunzione dei docenti di discipline tecnico pratiche (strumento 1) in assenza di adeguamento di organico.
Al fine di evitare contenzioso da parte dei genitori degli alunni e dei docenti per il risarcimento di eventuali danni subiti e subendi la scrivente O.S. chiede fortemente all’amministrazione un incontro al fine di porre rimedio allo stallo in atto.
Cordialità.
Il Segretario Generale
Elvira Serafini