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martedì 26 gennaio 2021

Nuovo accordo nazionale sugli scioperi

 Comunicazione di adesione da parte del personale scolastico

Come ormai tutti sanno, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 12 gennaio 2021, facilmente consultabile  in  internet, è entrato in vigore il nuovo Accordo Nazionale sugli scioperi.

Tra i vari adempimenti, le Amministrazioni, entro l’11 febbraio, dovranno sottoscrivere un accordo integrativo, d’istituto nel caso delle scuole, con le OO.SS firmatarie dell’Accordo Nazionale per stabilire i contingenti minimi di personale da esonerare dallo sciopero per garantire l’erogazione dei servizi minimi essenziali.

Un punto importante del nuovo Accordo è l’invito, da parte dei dirigenti a tutto il personale, a comunicare in forma scritta l’intenzione di aderire o meno allo sciopero o di non aver ancora maturato una decisione in proposito, prevista all’art. 3, comma 4 che così recita:

In occasione di ogni sciopero, i dirigenti scolastici invitano in forma scritta, anche via e-mail, il personale a comunicare in forma scritta, anche via e-mail, entro il quarto giorno dalla comunicazione della proclamazione dello sciopero, la propria intenzione di aderire allo sciopero o di non aderirvi o di non aver ancora maturato alcuna decisione al riguardo. La dichiarazione di adesione fa fede ai fini della trattenuta sulla busta paga ed è irrevocabile, fermo restando quanto previsto al comma 6. A tal fine, i dirigenti scolastici riportano nella motivazione della comunicazione il testo integrale del presente comma”

Il successivo comma 6 dell’art. 3 completa gli adempimenti al riguardo

“I dirigenti scolastici, in occasione di ciascuno sciopero, individuano - anche sulla base della comunicazione del personale resa ai sensi del comma 4 - i nominativi del personale in servizio presso le medesime istituzioni scolastiche ed educative da includere nei contingenti di cui al precedente comma 2, tenuto alle prestazioni indispensabili per garantire la continuità delle stesse ai sensi dell’art. 2. I nominativi inclusi nei contingenti sono comunicati ai singoli interessati cinque giorni prima dell’effettuazione dello sciopero. Il soggetto individuato ha il diritto di ribadire, entro il giorno successivo alla ricezione della predetta comunicazione, la volontà di aderire allo sciopero già manifestata con la comunicazione di cui al comma 4, chiedendo la conseguente sostituzione che è accordata solo nel caso sia possibile; l’eventuale sostituzione è comunicata agli interessati entro le successive 24 ore. I dirigenti scolastici e gli organi dell’amministrazione scolastica, ai relativi livelli di competenza, sono tenuti a rendere pubblici i dati relativi all’adesione allo sciopero dopo la sua effettuazione, nonché a comunicare al Ministero dell’Istruzione la chiusura totale o parziale dell’istituzione scolastica, qualora avvenuta, espressa in numeri relativi ai plessi e alle classi.”

Vaccino Covid, Serafini (Snals): i docenti sono a rischio contagio al pari dei medici, per ore a contatto con 50-150 alunni [INTERVISTA]

 Non si può ignorare che i docenti, insieme a tutto il personale scolastico, siano alla pari dei medici, esposti in prima linea al rischio di contagio

A Orizzonte Scuola il Segretario Generale dello Snals-Confsal Elvira Serafini: vaccini anti Covid, rientro a scuola in sicurezza, Maturità.

 Rientro a scuola per gli studenti delle secondarie di secondo grado un po’ difficoltoso. Diverse Regioni rinviano al 1° febbraio. Pensa che ci siano le condizioni per far sì che si resti in classe senza dover richiudere?

Noi siamo stati fin dal primo momento per la ripresa delle attività didattiche in presenza ed in sicurezza. Purtroppo la scuola ha subito i limiti dell’autonomia differenziata che ha generato soluzioni organizzative diverse sul piano nazionale con grave pregiudizio dell’unitarietà del sistema nazionale di istruzione e formazione. Tra l’altro la scuola sta subendo anche le conseguenze dei mancati investimenti nel sistema dei trasporti e dell’assenza di un sistema di tracciamento efficiente dei contagi. I problemi irrisolti vengono scaricati sulle scuole che devono continuamente riorganizzare i propri servizi, gli orari, la composizione delle classi in ragione di decisioni adottate da chi non ha alcuna idea delle condizioni funzionali in cui versano le scuole. Ci auguriamo che l’amministrazione scolastica e le autorità periferiche del Governo come quelle regionali abbiano valutato con serietà la situazione e riescano a garantire le condizioni di ripresa in sicurezza della didattica in presenza.

Cosa si può fare per avere delle scuole sicure anche in pandemia? La mascherina e le altre misure possono essere sufficienti?

Assolutamente no! Occorreva ed occorre avviare a livello regionale campagne sistematiche di screening rapido della popolazione scolastica che consentano di monitorare costantemente e prevenire il rischio di focolai nelle comunità scolastiche. Occorre poi garantire risorse certe per il ricorso all’organico Covid ed evitare che si ripetano situazioni come quelle che hanno costretto le scuole a sostenere le spese delle proroghe delle supplenze disposte dal decreto “cura Italia”.

E’ iniziata la campagna di vaccinazione, il personale scolastico dovrà tuttavia attendere

Da settimane abbiamo lanciato l’allarme per dare priorità al personale scolastico nella campagna di vaccinazione. Non siamo stati ascoltati! Non si può ignorare infatti che i docenti, insieme a tutto il personale scolastico, siano alla pari dei medici, esposti in prima linea al rischio di contagio. Ogni docente trascorre infatti quotidianamente dalle due alle cinque ore a contatto con un numero di alunni variabile tra le 50 e le 150 unità. Situazione che diventa particolarmente rischiosa nelle scuole superiori, dove la platea, che ha un’età oscillante tra i 14 e i 19 anni, rappresenta la categoria considerata più coinvolta nel veicolare il virus, per la scarsa attenzione che i giovani prestano al rispetto delle misure per il contenimento del contagio, soprattutto nella relazione con i coetanei.

Nel frattempo i ragazzi sono da mesi in Dad. Considerando che da marzo 2020 le lezioni in presenza si sono interrotte, non crede che si rischi di avere delle conseguenze importanti per gli studenti lontani da scuola? La didattica a distanza può colmare in buona parte il vuoto?

La sospensione delle attività didattiche nelle scuole, nelle università e negli istituti di alta formazione a causa dell’emergenza “Covid 19” ha messo i docenti nella condizione di utilizzare diverse forme di didattica a distanza. Tutta la comunità educante, docenti, dirigenti e personale Ata, si è fatta interprete dell’esigenza di garantire il diritto all’istruzione degli studenti.

La “rete”, da sempre considerata da noi una risorsa preziosa non solo per il funzionamento delle scuole ma anche per il consolidamento degli apprendimenti, ha rivelato nell’attuale situazione di emergenza tutte le sue potenzialità. Riteniamo però che in questo momento l’interesse della comunità educante sia soprattutto quello di mantenere attiva la relazione educativa con gli alunni. Tale condizione si può raggiungere pienamente solo con la ripresa delle attività didattiche in presenza ma, ripetiamo, solo se sarà garantita la sicurezza di alunni e personale.

Si attendono novità sulla prossima Maturità. Per oltre l’80% dei partecipanti a un sondaggio di Orizzonte Scuola si può ripetere il maxi orale. Sarebbe d’accordo?

La legge ha delegato il Ministro all’individuazione delle modalità più opportune per lo svolgimento degli esami di stato. Lo Snals- Confsal, come sempre, è disponibile ad un confronto sulla materia. In ogni caso siamo favorevoli ad esami il cui svolgimento segua quello dello scorso anno, magari confermando la deroga dalle prove Invalsi e dalla frequenza dei PCTO ai fini dell’ammissione all’esame di stato nelle superiori.

 

LA SCUOLA CHIEDE CERTEZZE

Mentre il Governo con il nuovo DPCM ha confermato la ripresa delle attività didattiche delle scuole superiori con una percentuale minima del 50%, le Regioni procedono in ordine sparso usando criteri per la ripresa delle attività didattiche estremamente differenziati e adottando misure di prevenzione diverse, che disorientano alunni, personale e famiglie.

Il problema dei trasporti e le inefficienze del sistema di tracciamento si riversano sulle scuole con indicazioni operative che dettano disposizioni per ingressi differenziati mettendo a dura prova le loro capacità organizzative. Tra l’altro le scuole son già da mesi alle prese con prospettive di ripresa che vengono ogni volta riviste rendendo vani i provvedimenti di chiusura già presi.

La scuola avverte sempre di più la mancanza di indicazioni chiare e univoche, sia sul piano nazionale che su quello locale. Non c’è tempo per discussioni sui limiti dell’autonomia differenziata. Sarà ovviamente il caso, dopo la fine dell’emergenza, di ripensare agli assetti attuali dello Stato e delle Autonomie.

Adesso occorre dare indicazioni che possano essere valide e soprattutto vincolanti per tutto il territorio nazionale in ragione delle specifiche situazioni epidemiologiche. A tal riguardo occorre che i criteri di valutazione del rischio siano definiti a livello nazionale su base scientifica e non con rilevazioni empiriche, per diventare effettivamente vincolanti sul piano pratico. La scuola non può più aspettare perché crede nella sua funzione e auspica che chi la guidi faccia altrettanto.

mercoledì 20 gennaio 2021

Stipendi personale Covid, autorizzazione dei pagamenti per il 25 gennaio. Nota Ministero

 Il Ministero dell’Istruzione, con la nota n.1375 del 19 gennaio, dà ulteriori delucidazioni in merito all’autorizzazione urgente dei ratei contrattuali degli incarichi Covid e per le supplenze brevi e saltuarie.                                                     Nel mese di gennaio, infatti, è prevista una ulteriore emissione prevista per il 25; saranno elaborati tutti i contratti autorizzati dalle segreterie scolastiche entro le ore 16 del 21 gennaio per i quali il sistema della Ragioneria Generale dello Stato avrà verificato la disponibilità di fondi sui relativi capitoli di spesa.           L’emissione del 18 gennaio, ha interessato: 

- il personale riconducibile al c.d. “organico covid”, ex art. 231 bis DL 34/2020;    - il personale con incarichi di supplenza breve e saltuaria

Nell’Area personale del portale NoiPA, è disponibile il self service “Contratti scuola a tempo determinato” dove, ciascun amministrato può verificare lo stato di elaborazione del proprio contratto. Quando il contratto assume lo stato di lavorazione “liquidato”, viene indicata la data effettiva di esigibilità.



venerdì 15 gennaio 2021

NUOVO SISTEMA DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA. PIANO DI FORMAZIONE

 Come è noto, da quest’anno scolastico, il sistema di valutazione nella scuola primaria è stato modificato con il ritorno ai giudizi, in sostituzione del voto numerico.

Va ricordato che, come Sindacato, abbiamo più volte ribadito, al di là di quella che possa essere la valutazione dell’operazione in sé, l’assoluta contrarietà ad introdurre una così rilevante riforma in un periodo di grossa emergenza sanitaria, come l’attuale.

Mancano le aule per consentire i dovuti distanziamenti, è difficile garantire i necessari raccordi con gli Enti locali e con le ASL per realizzare tutti gli interventi opportuni a garantire serenità e tranquillità ai docenti e alle famiglie; restano insoluti i problemi dei trasporti, che raggiungono l’apice nella scuola superiore, ma non sono certo irrilevanti negli altri ordini di scuola ed il Ministro si dedica al ritorno ai giudizi nella scuola primaria!

Per di più, una riforma di tal genere non può essere collocata in un contesto avulso da un intervento complessivo sul sistema scolastico.

Ora il M.I. ha dato il via ad un aggiornamento on line, pensando di dare un supporto opportuno ai docenti. Il tutto diverrà un nuovo carico di lavoro per questa categoria di professionisti per i quali la Legge Finanziaria, in mezzo ad infiniti “ristori”, magari anche indispensabili, stanzia cifre modestissime.

Nello specifico va ricordato che la materia della formazione, contrattualmente, è prevista come oggetto di confronto tra Amministrazione ed OO.SS., cosa che non è avvenuta, e il Ministero non ha pensato nemmeno ad una semplice informativa.

Va poi ricordato che la partecipazione alle attività di aggiornamento è un diritto del docente (Art. 64 del CCNL) e che, ai sensi dell’Art. 66 del medesimo CCNL “Il piano annuale delle attività di aggiornamento e di formazione è DELIBERATO dal collegio Docenti … considerando anche esigenze ed opzioni individuali”.

Questo piano rientra nel più vasto “Piano annuale delle attività” (Art. 28, comma 4, CCNL) che viene proposto dal Dirigente e che può essere modificato nel corso dell’anno per nuove esigenze insorte. Da ciò si deduce che, qualora il Collegio ritenga, per quest’anno, più urgente l’aggiornamento sulla nuova valutazione rispetto ad altro aggiornamento già programmato, può decidere di intraprenderlo, ovviamente rinviando a data successiva quello precedentemente stabilito.

Va ricordato, altresì, che, nella delibera del piano annuale delle attività, si stabiliscono dei paletti orari rispetto agli impegni di lavoro, che, ovviamente, non vanno superati.

mercoledì 13 gennaio 2021

* PAGAMENTI STIPENDI PERSONALE A TEMPO DETERMINATO ORGANICO COVID

Il MI-DGRUF, con nota prot. 604 dell’11 gennaio 2021, avente per oggetto: “Autorizzazione urgente dei ratei contrattuali contratti DL34/20 ex.art.231-bis”, inviata alle Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado, comunica che il MEF-NOIPA ha fissato per il 18 gennaio 2021 la prossima emissione dedicata al pagamento del personale a tempo determinato riconducibile al c.d. “organico covid”, ex art. 231 bis DL 34/2020 e con incarichi di supplenza breve e saltuaria.

Pertanto, al fine di consentire l’acquisizione dei ratei stipendiali da parte del sistema NOIPA per l’elaborazione del cedolino stipendiale in tempo utile per poter rientrare nell’emissione prevista, la DGRUF richiede alle istituzioni scolastiche di autorizzare con la massima urgenza possibile i ratei stipendiali e, comunque, entro e non oltre le ore 16.00 del 14 gennaio 2021.

Una mancata autorizzazione o un’autorizzazione tardiva comporterebbero il ritardo temporale nel processo di copertura finanziaria per il pagamento dei ratei stipendiali.

Inoltre, nella nota, è precisato che il pagamento dei ratei stipendiali relativi ai contratti per la sostituzione del personale a tempo determinato nominato nell’ambito del cosiddetto Organico COVID (ex art. 32, co. 3, lett. a, del DL n. 104/2020), verrà inserito nell’emissione ordinaria del 25 gennaio p.v.; pertanto, le istituzioni scolastiche potranno autorizzarne il pagamento sino alle ore 16,00 del 21 gennaio p.v..


SNALS-CONFSAL: IL PERSONALE VA TUTELATO

Chiarezza sui dati dei contagi e priorità nelle vaccinazioni 

Le analisi elaborate sui dati del contagio Covid disponibili sulle piattaforme di alcune Regioni non sono tranquillizzanti. E il caso del Veneto e del Piemonte.

Nel Piemonte, per esempio, dallo studio di Alessandro Ferretti, ricercatore di Fisica presso l'Università di Torino, interessato a confrontare l'incidenza dell'epidemia nelle scuole con quella nella popolazione piemontese, risulta che il personale scolastico è da due a quattro volte più esposto rispetto alla media della popolazione piemontese e che la situazione nelle scuole dell'infanzia è drammatica (in assenza di misure restrittive, la percentuale di contagi nella seconda metà di novembre è arrivata quasi al 400%, ovvero il quadruplo dell'incidenza sulla popolazione generale ) e che nelle superiori la percentuale di contagi tra il personale è scesa al di sotto di quella della popolazione solo a partire da una settimana dopo il passaggio alla Dad al 100%.

Fare scuola in presenza è una priorità per tutti, ma è evidente che non sono sufficienti i dispositivi di protezione individuale per tutelare quanti gravitano nella scuola e soprattutto coloro che, non solo per questioni anagrafiche, ma anche perché impegnati a più stretto contatto con alunni piccoli e con indici di contagiosità non definiti, rientrano tra le categorie più a rischio per le eventuali conseguenze del contagio. Occorrono quindi, a parere dello Snals Confsal, risposte adeguate e tempestive.

Se nel Paese siamo in possesso di dati incontrovertibili, in quanto registrati sulle piattaforme Covid delle singole regioni, c'è da chiedersi come mai il Ministero dell’Istruzione abbia invece continuato a valorizzare solo ed esclusivamente le rilevazioni settimanali dei dirigenti scolastici, che, ovviamente, sono passibili di errori, parzialità e mancanze, fornendo quelle risultanze empiriche ed incomplete ai membri del comitato tecnico scientifico.

Potrebbe per esempio essere opportuno incrociare i dati del contagio presenti nelle piattaforme regionali con quelli dell'Anagrafe Nazionale degli alunni per avere un quadro più realistico del contagio tra gli studenti. E’ proprio in questa fase che bisogna compiere delle scelte e stabilire delle priorità.

Se il Ministro dell’Istruzione continua ad affermare che va garantita la didattica in presenza, probabilmente dovrebbe assumere posizioni altrettanto forti nel tutelare il personale scolastico, garantendo la priorità ad alunni e personale nella campagna di vaccinazioni appena iniziata.

 

martedì 12 gennaio 2021

PREMIO IN FAVORE DEL PERSONALE SCOLASTICO CHE HA LAVORATO IN PRESENZA NEL MESE DI MARZO 2020 (ART. 63, DL 17 MARZO 2020 N. 18)

 Il MI-DGRUF, con nota prot. 484 del 9-1-2021, avente per oggetto: “Indicazioni per le istituzioni scolastiche in merito al premio previsto dall’art. 63 del DL 17 marzo 2020 n. 18, in favore del personale scolastico che ha lavorato in presenza nel mese di marzo 2020”, fornisce chiarimenti da parte della Direzione generale per i sistemi informativi e la statistica riguardo l’apposita funzione per la rilevazione degli importi del premio in oggetto da corrispondere al personale docente, educativo, ed ATA che ha prestato servizio in presenza nel mese di marzo 2020.


lunedì 4 gennaio 2021