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domenica 29 marzo 2020

ESTERO: ORDINANZA MOBILITA'


Il Maeci ha fatto pervenire in data odierna, l'ordinanza che disciplina la mobilità del personale all'estero e un messaggio che sarà inviato alle sedi per via e-mail.
Il suddetto messaggio contiene indicazioni sulle procedure da adottare sia per il personale in scadenza di mandato all'estero sia per il personale che intende rientrare a domanda.

L'ordinanza fissa diversi tempi per la per la presentazione delle domande:
1.    il termine ultimo per il personale docente viene fissato al 21 aprile;
2.    il termine ultimo per il personale educativo viene fissato al 28 maggio;
3.    il termine ultimo per il personale ATA viene fissato al 27 aprile.

Inseriamo nel nostro sito, il messaggio del MAECI e L'Ordinanza.



ELVIRA SERAFINI “LA MINISTRA DELL'ISTRUZIONE AVVIA LA MOBILITÀ DEL PERSONALE DELLA SCUOLA NEL MOMENTO PIÙ GRAVE DELL’EMERGENZA SANITARIA. CI RIVOLGEREMO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - COMUNICATO


Di seguito, il comunicato stampa emanato dal Segretario Generale dello SNALS-Confsal, Elvira Serafini:
Oggi la Ministra dell'Istruzione, incurante delle proteste e delle opportune osservazioni dei sindacati, ha avviato la procedura di presentazione delle istanze di mobilità costringendo gli uffici amministrativi e i sindacati ad operare in difficili condizioni, con evidenti rischi di ulteriore diffusione della pandemia da Covid-19.
Lo SNALS-CONFSAL, a questo punto, rivolge un appello ai massimi vertici dello Stato affinché blocchino con urgenza la procedura avviata che, pur essendo normata dal relativo contratto, modifica in maniera disinvolta le regole, introducendo blocchi pluriennali selettivi alla mobilità con il rischio di generare solo un contenzioso infinito tra il personale e l’Amministrazione. L’esito di tale modo di procedere sarà solo un ulteriore ritardo del regolare avvio del prossimo anno scolastico.
Esigiamo che i vertici dell’Amministrazione scolastica adottino provvedimenti coerenti con le decisioni del Governo e condivisi con i rappresentanti dei lavoratori, fuori da logiche unilaterali dannose non solo per la comunità educante, ma anche per tutta la comunità nazionale. Come avevamo richiesto, occorre una moratoria generalizzata per tutte le scadenze ordinarie che riguardano il sistema di istruzione con soluzioni in grado di rispondere anche alle mutate esigenze professionali nel periodo dell’emergenza sanitaria. Nel frattempo è assolutamente necessario disporre almeno una proroga a fine maggio per la scadenza del termine di presentazione delle istanze di mobilità. In tal modo, con il ritorno ad una sia pur limitata normalità, si potrebbero riavviare le normali relazioni sindacali per la definizione di soluzioni complessive ai vari problemi generati dall’emergenza sanitaria. Ci adopereremo affinché la scuola possa risollevarsi dalla drammatica condizione che sta vivendo con rinnovata vitalità!
Ci rivolgeremo, quindi, al Parlamento, al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio dei Ministri, affinché intervengano con urgenza per scongiurare i rischi che potrebbero derivare da decisioni disinvolte oltre che irrispettose dei diritti dei lavoratori.

mercoledì 25 marzo 2020


APPUNTAMENTI PER DICHIARAZIONE DEI REDDITI MODELLO 730
CAMPAGNA FISCALE 2020

Si comunica a tutti gli iscritti e simpatizzanti del Sindacato Confsal che per  prenotare l’appuntamento per la dichiarazione dei redditi 2020 anno di imposta 2019 possono contattare gli uffici telefonicamente, dal lunedì al venerdì,dalle ore 10.00-12.00 e dalle ore 16.00-18.00 ai seguenti recapiti:
-sede di Via Timeus,16 tel. 040 3728376
-sede di Via Foscolo 15/c tel. 040 662159
Gli appuntamenti saranno fissati a partire dal mese di giugno. 




DAL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DECISIONI FUORI DALLA REALTÀ - COMUNICATO UNITARIO

La decisione di dar corso all’ordinanza sulla mobilità del personale scolastico, così come al rinnovo delle graduatorie del personale ATA, nella situazione di emergenza che il Paese e la scuola stanno vivendo è inquietante, ed è proprio difficile capire come si faccia a sostenere che si tratta di una decisione presa nell’interesse del personale scolastico.
Da anni le domande di trasferimento si fanno on line, ma ciò non toglie che il periodo di presentazione delle domande veda coinvolte decine di migliaia di persone che hanno necessità di ricorrere alle segreterie scolastiche, agli uffici dell’Amministrazione, alle sedi sindacali, sempre affollate ogni anno all’inverosimile per soddisfare richieste di informazione e assistenza da parte del personale docente e ATA. Pensare dunque di prevedere lo svolgimento di questi adempimenti come se questa fosse una situazione ordinaria significa essere completamente fuori dalla realtà. Divieto di circolazione delle persone, scuole e uffici chiusi come è noto fino al 3 aprile, in Lombardia fino al 15, con la possibilità purtroppo di dover mettere in conto ulteriori proroghe. Fissare il termine delle domande al 21 aprile è assoluta mancanza di buon senso, incompatibile con le restrizioni alla circolazione delle persone giustamente adottate dal Governo, ma anche e soprattutto totale mancanza di rispetto per tante lavoratrici e lavoratori che oltre a vivere situazioni personali e familiari pesantissime, purtroppo in molti casi anche direttamente colpite dalla malattia, stanno producendo uno sforzo encomiabile per mantenere viva, tra mille difficoltà, l’attività didattica e la relazione educativa con gli alunni.
Tutto ciò fa passare in secondo piano la pur gravissima violazione, ancora una volta, delle regole che assegnano la mobilità all’ambito della disciplina negoziale, così come delle intese per aggiornare alla luce di novità normative i contenuti del contratto. Un confronto negato, che avrebbe fra l’altro consentito di individuare modalità diverse per gestire in tempi e modi ragionevoli la mobilità del prossimo anno scolastico, tenendo conto dell’impatto devastante che questa emergenza sta avendo sulla vita delle persone e dell’intera società.
Mai come in questi frangenti sarebbe necessario accogliere il messaggio all’unità e alla compattezza rivolto al Paese dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; spiace constatare che una ministra e il suo ministero si muovano in direzione opposta, moltiplicando le occasioni di tensione e conflitto piuttosto che ricercare unità e condivisione.
Emergono con evidenza gravi limiti, sia a livello politico che amministrativo, nella capacità di governo di un sistema complesso come quello dell’istruzione. È necessario che sia il Governo al massimo livello a farsi carico di questioni che esigono un alto livello di competenza e di responsabilità.
Roma, 24 marzo 2020

ELVIRA SERAFINI “MENTRE IL GOVERNO INASPRISCE LE RESTRIZIONI AGLI SPOSTAMENTI LA SUA MINISTRA DELL’ISTRUZIONE AVVIA LA MOBILITÀ DEL PERSONALE” - COMUNICATO


Le misure adottate nella serata del 22 marzo 2020 dal Governo vanno giustamente nella direzione 
dell’ulteriore contenimento del rischio di contagio da coronavirus: sono state chiuse tutte le attività 
produttive, ad eccezione di quelle legate alla garanzia dei servizi di prima necessità.
Sono stati vietati, altresì, gli spostamenti tra Comuni, se non per comprovate ed indifferibili esigenze di lavoro e di salute.
Il giorno dopo, la Ministra dell’Istruzione, senza consultare i rappresentanti dei lavoratori, pubblica l’ordinanza sulla mobilità del personale della scuola che avrà conseguenze notevoli sulle condizioni di rischio sanitario, a causa delle decine di migliaia di richieste di assistenza sindacale per la compilazione delle istanze.
Precedentemente la stessa Ministra aveva dato il via ai bandi per l’aggiornamento delle graduatorie 24 mesi del personale ATA, dove è prevista la presentazione in cartaceo delle istanze, con tutti i rischi ad essa connessi, in un momento in cui il Governo ha disposto la chiusura di tutte le attività produttive.
Non possiamo che restare stupiti per la disinvoltura con la quale la nostra Ministra sorvola sulle misure adottate dal Governo di cui fa parte e crea le condizioni per un aggravamento delle situazioni di rischio sanitario, avviando procedure che pongono gli uffici amministrativi e gli stessi sindacati in difficili condizioni operative per il corretto svolgimento del loro lavoro amministrativo e di consulenza, con evidenti rischi per l’incremento della pandemia da Covid-19.
Pertanto, lo SNALS-CONFSAL, nettamente contrario ad ipotesi di blocco della mobilità, chiede che tutta la materia con le relative procedure sia rinviata a data successiva al termine dell’emergenza sanitaria in corso per la diffusione di Covid-19.
Un’ultima considerazione: la scuola in questo momento ha bisogno di una moratoria generalizzata di tutte le procedure ordinarie ed esige che i vertici dell’Amministrazione diano indirizzi coerenti con le decisioni del Governo dopo averle condivise con i rappresentanti dei lavoratori, fuori da logiche unilaterali dannose per la comunità educante, già abbastanza disorientata e provata per il dramma che sta vivendo.
Chiediamo che il Presidente del Consiglio dei Ministri intervenga con urgenza per scongiurare i rischi che potrebbero derivare da decisioni disinvolte, oltre che irrispettose dei diritti dei lavoratori.



martedì 24 marzo 2020

Coronavirus – il personale scolastico in prima linea


Da quando è esplosa l'emergenza coronavirus c’è stato un susseguirsi di decreti governativi, note, indicazioni e chiarimenti ministeriali che hanno avuto come conseguenza la diffusione in ogni scuola di circolari e ordini di servizio per l'organizzazione del lavoro del personale ausiliario, tecnico e amministrativo, nonché direttive ai docenti per la didattica a distanza.
Ogni dirigente si è mosso come ha potuto, interpretando nei modi ritenuti opportuni le disposizioni, non sempre chiare e definite, emanate dalle Autorità.
Così per il personale amministrativo è stato adottato, per quanto possibile, il lavoro agile, senza peraltro che tutti avessero piena consapevolezza delle garanzie richieste dalla legge n. 81/2017 per la sicurezza ed il buon funzionamento degli strumenti tecnologici utilizzati. 
Allo stesso tempo sono state disposte turnazioni per garantire i servizi minimi indispensabili e indifferibili da svolgere esclusivamente in presenza, ma senza avere il tempo per poterli identificare in un periodo in cui si ordina a tutti di restare a casa.
Il lavoro in presenza comprende anche rapporti con il pubblico, ma non sempre sono stati forniti i necessari dispositivi di protezione, né agli amministrativi, né ai tecnici, né ai collaboratori che con senso di responsabilità hanno continuato a svolgere i compiti assegnati.
La riorganizzazione del lavoro è avvenuta in modo incalzante, con la costrizione di una severa tempistica e senza la possibilità di quell'arricchimento e condivisione che sarebbero potuti scaturire da un confronto sindacale, almeno con le RSU presenti in ogni istituto, contrattualmente previsto in tutti i casi in cui si va a toccare una materia come questa e praticato in tempi normali.
La nota ministeriale 392 del 18 marzo contiene finalmente una frase chiave, forse non compresa da tutti fino in fondo: si tratta in sostanza di mantenere attive e aperte le funzioni dell'istituzione scolastica, a prescindere dalla chiusura o apertura fisica di un edificio.
Anche ai dirigenti viene richiesto di “garantire il funzionamento, sia pure in modalità il più possibile virtuale, dell'istituzione scolastica. Quindi è legittimata la chiusura delle scuole e non solo prescritta la sospensione delle attività didattiche.
Di conseguenza hanno fatto bene quei dirigenti che hanno disposto la chiusura degli edifici fino al 3 aprile (per ora), garantendo l'apertura delle “funzioni” istituzionali.
Gli insegnanti sono impegnati nella didattica a distanza: una modalità di insegnamento inusuale, per la quale è stato richiesto un adattamento veloce sia da parte dei docenti che degli studenti e delle loro famiglie. L'emergenza ne ha imposto l'adozione senza che sia stata possibile una preliminare formazione professionale e senza la disponibilità dei mezzi e strumenti necessari.
E' lodevole lo sforzo che stanno compiendo gli insegnanti per adattarsi alla novità che richiede tempi ed energie oltre ogni previsione, con apprezzamento da parte di studenti e famiglie.
La nota ministeriale n. 388 del 17 marzo ribadisce il valore della libertà di insegnamento, che in questo frangente deve essere più che mai incoraggiata e valorizzata, e l’importanza del ruolo dei consigli di classe.
Nella nota è affermato inoltre il compito di monitoraggio, verifica e coordinamento delle risorse materiali e umane, nonché di promozione dell'interazione tra docenti da parte dei dirigenti: un compito delicato dunque, quello dei dirigenti scolastici, che ha lo scopo di supportare, sostenere e accompagnare il meritorio e non facile impegno degli insegnanti nello svolgimento di una didattica inedita che richiede inventiva, creatività e flessibilità non omologabili, oltre le rassicuranti regole e consuetudini del tempo normale, in un periodo estremamente critico, capace di sbaragliare molte certezze, che si sta protraendo oltre le iniziali previsioni.
Questa nota Ministeriale non è esente da criticità che si sarebbero potute prevenire con un preliminare confronto sindacale

Il Segretario provinciale
Franco De Marchi

ATA 24 mesi procedura sospesa. Ministero attiverà piattaforma online

Con la circolare n.6969 del 24 marzo 2020, il Miur rende noto di aver posticipato alla seconda metà di aprile l’indizione dei concorsi per titoli per l’accesso ai ruoli provinciali relativi ai profili professionali del personale Ata.
Nella circolare si comunica che a seguito dell’aggravarsi della situazione epidemiologica le procedure per soli titoli ATA viene sospesa in vista dell’attivazione delle procedure che dovranno svolgere in modalità esclusivamente telematica.

sabato 21 marzo 2020

LA SCUOLA E’ UNA RISORSA STRATEGICA DELLA NAZIONE



 Comunicato stampa

LA SCUOLA E’ UNA RISORSA STRATEGICA DELLA NAZIONE

Nell’attuale situazione di emergenza sanitaria il Governo sta procedendo, anche per necessità, con continui provvedimenti che cercano di dare risposte ai problemi che di volta in volta emergono.  Manca però nei provvedimenti un filo conduttore che lasci intravedere la direzione che si vuole intraprendere:  il disorientamento che colpisce ciascuno di noi dipende anche dall’incapacità di prevedere quello che ci aspetta e dalle soluzioni offerte che ci appaiono,  almeno per il mondo dell’Istruzione, frammentate, insufficienti e a volte incoerenti.
L’ultimo provvedimento in ordine di tempo, il DL 18 del 17 marzo 2020,  presenta provvedimenti nei diversi settori della vita civile ed economica del Paese, caratterizzati da diversi livelli di attenzione e considerazione,  legittimamente giustificati da diversi gradi di priorità. La scuola,  oltre che vedere prorogata la sospensione dei suoi servizi educativi e delle sue attività didattiche, non viene considerata come una priorità,  se non per la continuità dei contratti di supplenza breve e saltuaria in essere. Ci sembra poco. L’anno scolastico volge al termine e un milione di dipendenti,  compresi i precari,  e circa nove milioni di alunni con le loro famiglie hanno il diritto di conoscere quali saranno le scelte per rendere effettivamente e non solo formalmente valido l’anno scolastico, i contenuti e le modalità di svolgimento degli esami di Stato, le condizioni operative della mobilità territoriale e professionale e delle correlate procedure di determinazione degli organici e, cosa più importante, le decisioni per garantire il regolare avvio del prossimo anno scolastico. Se la comunità scolastica non conosce la direzione di marcia non può garantire l’efficacia delle sue azioni, seppur mossa da passione e senso del dovere. A tal proposito lo SNALS-Confsal esprime il più forte riconoscimento ai docenti che si stanno cimentando con strumenti didattici del tutto nuovi e mai sperimentati, al personale ATA che garantisce la gestione amministrativa in presenza e da remoto e all’occorrenza i servizi tecnici e generali, agli alunni che con le loro famiglie seguono con interesse e sacrifici le attività didattiche a distanza e ai dirigenti scolastici che hanno la responsabilità di garantire l’attuazione di misure straordinarie e mai prima d’ ora messe in atto. Lo SNALS-Confsal,  anche alla luce delle recenti dichiarazioni del Ministro Azzolina, ritiene poi che la relazione con gli alunni disabili vada sostenuta in ogni modo e per far ciò non occorre pregare i docenti di sostegno che già fanno tutto il possibile per assicurare continuità educativa e consolidamento degli apprendimenti. Piuttosto bisognerebbe indicare, da parte degli organi competenti, a tutti coloro, enti, associazioni ecc. che a vario titolo si occupano di servizi di assistenza alle persone e servizi specialistici di riabilitazione psico-fisica e che sono ordinariamente finanziati, di integrare le attività didattiche a distanza messe in atto dalle scuole con analoghi interventi di supporto a distanza. Per molti casi infatti la sospensione delle attività didattiche è coincisa con la chiusura sine die delle attività dei centri di assistenza che prima dell’emergenza curavano gli aspetti specialistici del recupero.
Solo per le condizioni appena espresse la Scuola dovrebbe essere considerata un fattore imprescindibile di coesione sociale nell’attuale momento storico ed una risorsa strategica per il presente ed il futuro. Nessun segno di tale considerazione nei provvedimenti approvati.
Lo SNALS-Confsal ritiene che si debba immediatamente dar corso ad una procedura straordinaria di assunzioni come già avvenuto per altri settori,  prioritari,  ma non di superiore importanza: la costituzione in modalità totalmente telematica di una graduatoria per titoli accessibile a coloro che vantano almeno 36 mesi di servizio nella scuola, finalizzata all’assunzione dopo l’esaurimento delle graduatorie di merito dei concorso del 2016 e del 2018 e delle graduatorie ad esaurimento.
Riteniamo poi che i termini per la determinazione degli organici vadano spostati e così pure quelli per la mobilità, al fine di garantire il necessario supporto e l’assistenza da parte degli uffici preposti e delle organizzazioni sindacali; auspichiamo poi che le modalità e le condizioni di svolgimento di tali importanti procedure siano semplificate e snellite.
Gli alunni e le famiglie oltre naturalmente ai docenti devono conoscere le modalità di valutazione dei rispettivi corsi di studio e l’articolazione degli esami conclusivi dei diversi cicli di studio.  Lo SNALS-Confsal suggerisce di considerare attentamente,  nell’applicazione dei criteri di valutazione,  le reali condizioni di vita di molte famiglie, soprattutto nelle zone più colpite dalla pandemia, e la sostanziale partecipazione alle diverse attività poste in essere dalle scuole. Per gli esami di Stato sarebbe opportuna una valutazione affidata a commissari interni e basata su prove e modalità di svolgimento che evitino i rischi di contagio, magari attribuendo al colloquio individuale e alla produzione autonoma degli allievi un valore relativamente più significativo.
Lo SNALS-Confsal è pronto a collaborare con coloro che hanno la responsabilità delle scelte,  ai diversi livelli istituzionali, nell’ambito degli istituti previsti dal vigente CCNL per le relazioni sindacali,  al fine di trovare soluzioni graduali flessibili alle esigenze delle scuole,  senza violare limiti contrattuali e riconoscendo il prezioso lavoro che i docenti,  il personale ATA e i dirigenti scolastici stanno svolgendo, ben al di là del proprio orario di lavoro, e per avviare una seria riflessione pedagogica sulle nuove prospettive della didattica e dell’educazione.


SCHEDA RAGIONATA SULLA DIDATTICA A DISTANZA


Con la scheda ragionata sulla didattica a distanza  intendiamo fornire uno strumento di supporto al grande lavoro che tutti i docenti attualmente stanno svolgendo in modalità telematica.




venerdì 20 marzo 2020

ORDINANZA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE FVG

Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID2019.

Leggi ordinanza.

giovedì 19 marzo 2020

NUOVO MODELLO AUTODICHIARAZIONE (CORONAVIRUS)



Nel sito del Ministero dell’Interno è stato pubblicato il nuovo modulo di autodichiarazione per gli spostamenti dal proprio domicilio.
Nel nuovo modello, datato 17.03.2020, è stata inserita una nuova autodichiarazione: l’interessato deve dichiarare di non trovarsi nelle condizioni previste dall’art.1, co. 1, lett.c) del DPCM dell’8 marzo 2020, che vieta in modo assoluto la mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena in quanto risultati positivi al virus “COVID-19”.
Il nuovo modello prevede anche che l’operatore di polizia controfirmi l’autodichiarazione, attestando che essa viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. In tal modo il cittadino viene esonerato dall’allegare all’autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità.
Inseriamo il nuovo modulo.

NOTA MI “EMERGENZA SANITARIA DA NUOVO CORONAVIRUS. ISTRUZIONI OPERATIVE ALLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE”


      
Inseriamo la Nota Ministeriale n. 392 del 18/3/2020  Emergenza sanitaria da nuovo Coronavirus. Istruzioni operative alle Istituzioni Scolastiche”.



mercoledì 18 marzo 2020

NOTA UNITARIA INVIATA ALLA MINISTRA AZZOLINA

Oggetto: richiesta ritiro nota prot.388 del 17/3/2020 “Emergenza sanitaria di nuovo Coronavirus.

Prime indicazioni operative per le attività di didattica a distanza” Relativamente all’oggetto, le sottoscritte Organizzazioni Sindacali chiedono che la nota contenente “Prime indicazioni operative per le attività di didattica a distanza” sia immediatamente ritirata perché contenente modalità di organizzazione del lavoro che sono oggetto di relazioni sindacali. Le Organizzazioni Sindacali ritengono inoltre che la nota non risponda all’attuale configurazione normativa né allo stato di emergenza che stiamo vivendo: in questo momento straordinario in cui il Governo ha decretato la sospensione delle attività didattiche, l’attivazione della didattica a distanza non può limitarsi a replicare contenuti e modalità tipiche di una situazione di normalità. Quanto a controlli, valutazioni ed esami, andrebbe considerato con la dovuta attenzione che si tratta di attività comportanti per loro natura un carico di stress che nella presente situazione occorrerebbe quanto più possibile attenuare per tutti (alunni, famiglie, docenti, dirigenti). Le modalità individuate dalla nota come riproduzione in remoto delle attività ordinaria, oltre ad apparire illegittime e inapplicabili, richiedono inoltre, implicitamente ed esplicitamente, che sia i docenti sia gli alunni possano accedere, in modo generalizzato, a connessioni internet con strumenti software e hardware adeguati, cosa che non può certamente darsi per scontata, né il Ministero si è preoccupato di verificare almeno sommariamente la reale disponibilità delle strumentazioni idonee prima di impartire le indicazioni. Pertanto le sottoscritte Organizzazioni Sindacali chiedono di essere urgentemente convocate per un confronto da svolgersi con modalità on line sulle materie sopra esposte, nella convinzione che l’esigenza attualmente pressante di favorire il massimo di condivisione e cooperazione per reggere efficacemente una situazione di straordinaria emergenza possa essere sostenuta anche attraverso un positivo svolgimento delle relazioni sindacali. Sarebbe infine quanto mai auspicabile tenere conto dell’impegno già oggi messo in campo da quanti (docenti, ata, educatori, dirigenti, alunni e famiglie) si stanno prodigando, oltre ogni limite e con ogni strumento possibile, per rendere concretamente viva e operante la comunità scolastica in un quadro di così pesanti difficoltà.

 Roma, 18 marzo 2020

 Flc CGIL Francesco Sinopoli
 CISL Scuola Maddalena Gissi
UIL Scuola Rua Giuseppe Turi
SNALS Confsal Elvira Serafini
GILDA Unams Rino Di Meglio

CORONAVIRUS, IL GOVERNO DIMENTICA IL PERSONALE ATA. SERAFINI : DIPENDENTI DELLA SCUOLA A RISCHIO


Riportiamo, di seguito, l’intervista del Segretario Generale, Elvira Serafini:

Coronavirus, il Governo dimentica il personale Ata. Serafini (Snals): «Dipendenti della scuola a rischio»
Aule vuote, lezioni sospese, alunni e docenti a fare didattica a distanza. La campanella però nelle scuole italiane suona ancora, ma solo per il personale Ata (amministrativo, tecnico ed ausiliario). Parliamo degli assistenti amministrativi e tecnici e dei collaboratori scolastici che, mentre il Governo decide la sospensione delle attività didattiche per l’emergenza Coronavirus, continuano a lavorare. E spesso lo fanno prendendo treni ed autobus ed affrontando trasferte anche lunghe, quindi con un serio rischio di essere contagiati dal Covid-19.
 Una contraddizione, lamentano gli stessi lavoratori sostenuti dai rispettivi sindacati, acuita dal decreto ‘Cura Italia’ varato ieri dal Governo che non prevede alcuna misura specifica per questa categoria. Ci si aspettava la chiusura della scuola che non è arrivata. Non nasconde il disappunto per il decreto ‘Cura Italia’ e quel vuoto che riguarda proprio il personale scolastico la segretaria generale della Snals Scuola Elvira Serafini: «Dopo molti incontri e sollecitazioni al Governo – dice – attendevamo con ansia queste misure. E invece, nulla cambia: le scuole non sono state chiuse e il personale, esponendosi a gravi rischi, continua a lavorare».
Segretario Serafini, qual è ad oggi la situazione del personale Ata che appare quale l’ultimo ‘avamposto’ della scuola?
«C’è una condizione di grandissima criticità, attualmente. E il Governo, con il suo decreto che non ha chiuso le scuole, l’ha acuita. Noi avevamo chiesto a gran voce la chiusura, pur essendo consapevoli dell’esistenza di un contratto che per il personale Ata non prevede una chiusura totale. Ma vista l’estrema criticità che si sta vivendo l’abbiamo sollecitata soprattutto per i collaboratori scolastici».
Definite quest’ultima una categoria ‘a rischio’
«Certo, perché spesso si tratta di pendolari che si spostano per chilometri per raggiungere il luogo di lavoro e lo fanno prendendo mezzi pubblici e dunque esponendosi ad un concreto rischio di contagio. Si parla tanto di tutela della salute e non si pensa alla grande responsabilità che ci si assume facendo andare a scuola queste persone. Speravamo si concordassero strategie per bypassare contratti e leggi e invece…».
E invece tutti a scuola. I dirigenti scolastici non possono porre rimedio a questa situazione?
«Guardi, questa è un’emergenza non prevista e una situazione assolutamente peculiare e non inquadrabile. Il rimedio si deve porre eccome; il Ministero ha optato per le turnazioni, cercando di facilitarle attraverso il personale che non viaggia. Ma questo non si realizza sempre, perché i dirigenti scolastici non vogliono assumersi la responsabilità di lasciare i lavoratori a casa e quindi ecco che le turnazioni riguardano anche i pendolari. E così tutto resta immutato: si continua a parlare di picchi e di contagi eppure, di fronte a casi così evidenti di rischio, non si prendono provvedimenti».
La categoria vive un momento di forte preoccupazione…
«Certo. Questa è una vicenda anomala, in cui il decreto avrebbe potuto aiutare a superare una enorme difficoltà. Questo non è accaduto e ci assume così la responsabilità di far viaggiare questi lavoratori. E se qualcuno si ammala?».


“DIDATTICA A DISTANZA” PAGINA SUL SITO MI



E’ attiva sul sito del Ministero Istruzione, la pagina “Didattica a distanza”  all’indirizzo https://www.istruzione.it/coronavirus/didattica-a-distanza.html, un ambiente di lavoro in progress per supportare le scuole che vogliono attivare forme di didattica a distanza nel periodo di chiusura legato all'emergenza coronavirus.


LA “DIDATTICA A DISTANZA” TRA LA LIBERTÀ D’INSEGNAMENTO ED IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE



La sospensione delle attività didattiche nelle scuole, nelle università e negli istituti di alta formazione a causa dell’emergenza “Covid 19” ha messo i docenti nella condizione di utilizzare diverse forme di didattica a distanza. Tutta la comunità educante, docenti, dirigenti e personale ATA, si è fatta interprete dell’esigenza di garantire il diritto all’istruzione degli studenti.
La “rete”, da sempre considerata da noi una risorsa preziosa non solo per il funzionamento delle scuole ma anche per il consolidamento degli apprendimenti, ha rivelato nell’attuale situazione di emergenza tutte le sue potenzialità. Riteniamo però che in questo momento l’interesse della comunità educante sia soprattutto quello di mantenere attiva la relazione educativa con gli alunni con l’obiettivo di stimolare approfondimenti sui percorsi formativi già realizzati e di programmare coerentemente la ripresa delle attività curriculari.
Non riteniamo giusto né opportuno imporre metodologie didattiche e strumenti senza la condivisione della comunità scolastica, come del resto raccomanda la nota MI del 6 marzo 2020.
Il rispetto della libertà di insegnamento, tutelata dalla Costituzione, ci induce a lasciare ai docenti la libera individuazione delle migliori modalità per il mantenimento della relazione educativa ai fini del consolidamento delle competenze già acquisite dagli allievi.
Per tale motivo siamo nettamente contrari a qualsiasi forma non prevista dalla norma legislativa e contrattuale di controllo dell’orario di servizio dei docenti o di registrazione delle presenze “a distanza” degli allievi, tramite i software di gestione del registro elettronico.  Lo stesso Ministero tra l’altro ha chiarito che le assenze degli alunni nei periodi di sospensione delle attività didattiche dovute all’attuale situazione di emergenza non saranno conteggiate ai fini della validità dell’anno scolastico. Per quanto concerne i docenti la stessa giurisprudenza in materia afferma che, in assenza di attività programmate o d’impegni collegiali straordinari convocati dal Dirigente Scolastico, il docente deve essere considerato a disposizione, ma senza l’obbligo di adempiere al suo orario settimanale curriculare, previsto per il normale svolgimento delle lezioni [sent. Consiglio di Stato (sezione VI) n. 173 dell’8 maggio 1987, giudizio poi recepito nel D.lgs. n. 297/1994 e nei successivi contratti collettivi nazionali].
Il Ministero poi, intempestivamente a nostro parere, ha emanato la nota 318 dell’11 marzo con la quale ha avviato il monitoraggio delle attività di didattica a distanza messe in atto dalle scuole. Il monitoraggio del MI segue peraltro analoghi monitoraggi già autonomamente avviati da diversi USR.
Non riteniamo opportuna in questo momento un ulteriore adempimento da parte delle scuole, già messe in seria difficoltà dell’emergenza sanitaria, tra l’altro in una fase propedeutica alla messa a punto di un vero sistema di didattica a distanza. Il monitoraggio avviato dal MI manifesta le sue interne contraddizioni allorché alcuni quesiti richiedono addirittura le forme di valutazione individuate dai docenti per la verifica degli apprendimenti previsti dai percorsi realizzati a distanza. Noi riteniamo che la funzione docimologica appartenga ai docenti e sia regolata da precise norme regolamentari e legislative quali il DPR 122/2009 e il D.lgs. 62/2017 e non da protocolli di fonte tradizionale, come del resto lo stesso ministero ha ricordato nella sua nota del 8 marzo 2020.
Avremmo preferito che il Ministero avesse informato le organizzazioni sindacali sull’iniziativa del monitoraggio. Lo Snals avrebbe sicuramente trovato soluzioni flessibili, senza violare i limiti contrattuali, e nel pieno rispetto e riconoscimento del prezioso lavoro che la stragrande maggioranza dei docenti e del personale della scuola sta svolgendo, ben al di là del proprio orario di lavoro, per avviare, prima della raccolta di meri dati statistici, una riflessione pedagogica sulle necessità contingenti della didattica  in un clima condiviso e operoso.

                                                                        Il Segretario Generale
                                                                         Elvira Serafini


TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SONO OGGI UN’ASSOLUTA PRIORITÀ



Alla luce del numero rilevante dei contagi e dell’invito pressante ed urgente a limitare ogni spostamento delle persone, riteniamo che i dirigenti scolastici debbano, senza alcun indugio, assicurare lo svolgimento in via ordinaria in forma agile delle prestazioni lavorative del personale dipendente, anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi di cui agli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, come previsto nei DPCM emanati dal Governo, limitando la presenza dei lavoratori esclusivamente ai casi in cui la presenza fisica sia indispensabile, come nel caso delle attività connesse alle attività zootecniche nelle aziende agrarie o delle istituzioni educative.
Crediamo che non debba assolutamente ripetersi quanto avvenuto nella regione Marche il 4 marzo, con l’esposizione al contagio dei partecipanti all’incontro formativo in presenza per i dirigenti scolastici neoassunti, voluto dall’USR nonostante le proteste delle OO.SS.. La difesa della salute e il rispetto delle condizioni di sicurezza vengono prima di ogni altra considerazione.
Per quanto riguarda il personale che non può, per le caratteristiche della professione, accedere allo smart working, ci aspettiamo dal decreto-legge, del quale si attende l’emanazione, indicazioni risolutive e rispettose delle previsioni contrattuali, già del resto presenti nella nota 323/2020 del Ministero dell’Istruzione. 
Anche per i dirigenti scolastici lo smart working costituisce la modalità ordinaria della prestazione lavorativa. A nostro parere, nel quadro delle disposizioni attualmente vigenti, i dirigenti dovranno assicurare la presenza nell’edificio scolastico solo quando ciò risulti del tutto inderogabile, come nel caso di attività improcrastinabili per le quali la presenza fisica del personale sia stata ritenuta indispensabile. Tutte le restanti attività di coordinamento e di gestione potranno essere svolte da remoto. L’utenza potrà comunque rivolgersi all’istituzione scolastica tramite contatti telefonici ed indirizzi e-mail pubblicati sul sito dell’istituzione scolastica.
Ridurre gli spostamenti delle persone è, al momento, l’unico modo di contrastare la diffusione del contagio. La scuola pubblica continuerà a garantire lo svolgimento della sua funzione costituzionale. Tutto il personale scolastico, dai dirigenti scolastici, ai docenti, al personale ATA, continuerà ad assicurare alle studentesse e agli studenti l’esercizio del diritto allo studio.
Riteniamo infine ineludibile un confronto preliminare con la Ministra dell’istruzione per verificare l’impatto sulla scuola delle misure contenute nel decreto legge in corso di emanazione, anche al fine di rilevare eventuali necessità di integrazione in sede di conversione.
Roma, 15 marzo 2020

Flc CGIL
Francesco Sinopoli 
CISL Scuola
Maddalena Gissi 
UIL Scuola Rua
Giuseppe Turi
SNALS Confsal
Elvira Serafini 
GILDA Unams
Rino Di Meglio


lunedì 16 marzo 2020


ACCESSO E CONSULENZA PRESSO LA SEDE SNALS DI TRIESTE
IN TEMPO DI EMERGENZA CORONAVIRUS.

Vista la recente normativa e disposizioni, peraltro in continua evoluzione, recanti misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, fino a nuove indicazioni, si comunica quanto segue:

1.      le consulenze saranno possibili solo per via telematica (friuliveneziagiulia.ts@snals.it

2.      Con le stesse modalità di cui al punto 1 potranno essere fissati eventuali appuntamenti  urgenti.

3. Gli incontri del lunedì con l'avvocato Altobelli per i ricorsi sulla ricostruzione di carriera sono temporaneamente sospesi e riprenderanno appena le condizioni lo renderanno possibile. 

venerdì 13 marzo 2020

Coronavirus, Vodafone, Tim, Fastweb, Wind e Iliad offrono giga gratuiti per aiutare insegnanti e famiglie nella didattica a distanza

Sul portale messo a disposizione dal Ministero per l’Innovazione tecnologia e la Digitalizzazione, con il supporto tecnico dell’Agenzia per l’Italia Digitale, sono disponibili offerte di giga gratuiti utili, fra l’altro, per facilitare la didattica a distanza.
Link al portale del Ministero.

giovedì 12 marzo 2020

MISURE DI CONTENIMENTO COVID 19-UTILIZZO ATA:SCHEDA ULTIME INDICAZIONI DEL MI



Inseriamo in la scheda riassuntiva dell’utilizzo del personale Ata, secondo le ultime indicazioni fornite dal Ministero dell’Istruzione con la nota del 10 marzo. 
Con riferimento al contenuto della suddetta nota inseriamo altresì, come supporto al lavoro delle segreterie, il modello di richiesta del lavoro agile, il modello della integrazione alla direttiva di massima del Ds al Dsga ed il modello della determina datoriale.

AMPLIATO IL PACCHETTO DEGLI HARDWARE ACQUISTABILI CON LA CARTA DEL DOCENTE


Fino al 31 marzo 2020 sarà possibile acquistare con la Carta del docente anche webcam e microfoni, penne touch screen, scanner e hotspot portatili. Lo annuncia la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina spiegando che “l’intervento di ampliamento degli hardware acquistabili con la Carta ha l’obiettivo di sostenere l’aggiornamento professionale degli insegnanti per migliorare l’organizzazione delle diverse forme di didattica a distanza in questo momento di emergenza. Questa è solo una delle misure che stiamo mettendo in atto per supportare le azioni che scuole e docenti stanno attivando, in queste ore, per garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi. Rinnovo il mio più profondo ringraziamento a tutta la comunità scolastica per il grande lavoro che sta facendo”. Sul sito della Carta sono state aggiornate anche le FAQ relative ai beni acquistabili.

Sul sito https://cartadeldocente.istruzione.it/#/ possono essere lette le FAQ suddette.


NUOVE DATE PROVE TFA


Riportiamo, il comunicato MIUR sulle nuove date delle prove del TFA:

Specializzazioni sul sostegno, fissate le nuove date delle prove: saranno il 18 e 19 maggio 2020

Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, d’intesa con la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha firmato il nuovo decreto relativo all’avvio del quinto ciclo dei percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità.
Il provvedimento firmato oggi dal Ministro Manfredi prevede lo spostamento delle prove preliminari ai giorni 18 e 19 maggio 2020, a seguito dell’emergenza coronavirus che ha determinato la sospensione delle attività didattiche nelle Università fino al prossimo 3 aprile 2020.
Di seguito il calendario:
18 maggio 2020: mattina, prove per la Scuola infanzia; pomeriggio, prove per la Scuola primaria.
19 maggio 2020: mattina, prove per la Scuola secondaria di I grado; pomeriggio, prove per la Scuola secondaria di II grado;
I posti a disposizione sono in totale 19.585 fra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado. I corsi si concluderanno entro il 15 giugno 2021.
È prevista una proroga per i corsi del ciclo 2018/2019, attualmente in corso, che si concluderanno a maggio 2020.