- Contrastare
le ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione.
- Rinnovare
il contratto nazionale di lavoro scaduto a dicembre 2018 puntando a una
rivalutazione significativa delle retribuzioni.
- Sabilizzare,
da subito, il rapporto di lavoro dei
precari sia nell'area del personale docente che del personale ATA.
- Garantire
il reale fabbisogno di docenti e ATA, e per questi ultimi il ripristino delle
condizioni lavorative sostenibili, eliminando il sovraccarico di incombenze,
spesso improprie, che grava sugli uffici di segreteria spesso privi di adeguato
supporto in termini di strumentazione.
Le organizzazioni sindacali rappresentative
del mondo della scuola, dell'università e della ricerca avviano una fase di
iniziative unitarie su temi che vengono
indicati come vere emergenze.