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martedì 1 febbraio 2011

ASSEMBLEA GENERALE 27 GENNAIO 2011

Nell’aula magna del liceo “Dante Alighieri”, di fronte ad una folta platea di docenti e personale ATA, si è tenuta l’assemblea generale indetta dallo SNALS-Confsal per tutto il personale delle scuole triestine.

“La relazione del Segretario provinciale, Roberto FUMICH , sul tema“ La scuola triestina nel difficile momento politico ed economico del nostro Paese: problematiche e prospettive” ha evidenziato le situazioni più stringenti che oggi gli operatori della scuola triestina devono affrontare. In particolare il Segretario si è soffermato sulla situazione dei precari, sia docenti sia personale ATA, oggi alle prese con un difficile tentativo di raggiungere la stabilizzazione del proprio rapporto di lavoro attraverso un ricorso a seguito un pronunciamento favorevole della Corte europea. A Trieste i docenti precari sono il 17% e la percentuale sale al 48% per gli ATA. “E’ evidente come questa situazione – ha detto Fumich - porti gravi conseguenze non solo per i singoli interessati, ma condizioni pesantemente il regolare funzionamento delle attività didattiche e amministrative delle scuole”.
E’ stato poi affrontato il tema della realizzazione della riforma della scuola superiore, che si presenta particolarmente scottante negli Istituti tecnici e soprattutto professionali. Qui si vive ancora un clima di pesante incertezza: l’accordo tra Regione e USR sulla realizzazione dei percorsi di istruzione e formazione professionale è stato firmato appena il 14/01/11 e deve essere ancora messo in atto. Ciò ha comportato gravi disagi agli Istituti che dovevano concretizzare la propria offerta formativa in tempo per le prescrizioni. La promessa riforma delle classi di concorso e stata ulteriormente rimandata almeno di un anno e ciò crea difficoltà e perplessità nella formazione degli organici. Si sta perdendo una grande opportunità- ha dichiarato Fumich – quella di offrire percorsi nuovi di formazione professionale aderenti alla realtà della nostra provincia, che possano offrire concrete prospettive di occupazione ai giovani.”