Il Decreto Interministeriale del
3 agosto 2011 ha definito la programmazione di 22.000 assunzioni di personale
docente ed educativo per ciascuno degli anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014,
tenendo conto dei pensionamenti e dell’attuazione a regime del processo di
riforma della scuola. Il recente Decreto del Ministro Carrozza ha previsto solo
11.268 assunzioni a tempo indeterminato di personale docente ed educativo: non
uno di meno e non uno di più rispetto ai pensionati dal primo settembre 2013,
ossia nessun posto di lavoro in più rispetto allo scorso anno, lasciando al
precariato oltre la metà dei posti disponibili che a livello nazionale sono
25.367. Per Trieste non è nemmeno rispettato il pareggio tra pensionamenti e
nuove assunzioni: infatti, a fronte di 40 assunzioni ci sono ben 51
pensionamenti.
Le immissioni in ruolo, tenuto
conto delle compensazioni, sono di sole 11 unità per i vincitori del concorso
ordinario del 2012 per le scuole di lingua italiana, mentre tutti i
rimanenti 29 posti (di lingua italiana e slovena) sono tratti dalle graduatorie
ad esaurimento. Infatti ai vincitori del concorso ordinario sono assegnati 5
posti per la primaria, 1 posto di lettere per la secondaria di primo grado, 1
di lettere per le superiori e 4 per il sostegno. La differenza tra i posti dati a ruolo e quelli disponibili, pari
a 17, viene coperta con docenti di ruolo in esubero. A monte di questa esiguo
numero di immissioni in ruolo stanno i tagli effettuati in organico di diritto
che penalizzano in particolare alcune scuole secondarie di primo grado della
nostra città. Inoltre per il sostegno occorre arrivare al rapporto di un
docente specializzato ogni 2 alunni come prevede la normativa, correggendo
l’attuale rapporto di 1 ogni 2,2 stabilito dall’Ufficio scolastico del Friuli
Venezia Giulia. A creare ulteriori difficoltà per l’avvio dell’anno scolastico
2013/2014 è la carenza di collaboratori scolastici le cui nuove nomine di 26
unità, fatte la settimana scorsa per l’anno scolastico appena trascorso
2012/2013, non sono sufficienti a coprire il fabbisogno, mentre tutto è
scandalosamente fermo per gli assistenti amministrativi e per gli assistenti
tecnici, per i quali non sono previste immissioni in ruolo. Infine, in questi
giorni l’Ufficio scolastico regionale è alla disperata ricerca di Direttori dei
servizi generali e amministrativi titolari, già oberati di lavoro, ai quali
affidare in reggenza anche un’altra scuola sottodimensionata. Con queste
premesse risulta difficile immaginare un avvio tranquillo del nuovo anno
scolastico.