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mercoledì 21 settembre 2022

Modifiche alle norme dei congedi parentali, permessi legge 104/1992 e lavoro agile

Il Decreto Legislativo n. 105 del 30 giugno 2022, pubblicato nella G.U. - Serie Generale n. 176 del 29 luglio 2022, entrato in vigore dal 13 agosto 2022, ha introdotto alcune novità normative in materia di tutela/sostegno maternità e paternità, permessi Legge 104/1992, lavoro fragile per lavoratori con figli.

Decreto Legislativo n. 151 del 26 marzo 2001 – modifiche e integrazioni

Per quanto concerne il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, l’art. 2 del Decreto Legislativo n. 105/2022 disciplina il Congedo di paternità obbligatorio, ampliando le tutele già previste dalla Legge n. 92 del 28 giugno 2012. Grazie alle nuove norme, il padre lavoratore dipendente si astiene dal lavoro per un periodo di 10 giorni lavorativi (non frazionabili a ore e fruibili anche in via non continuativa), nell’arco temporale che va dai 2 mesi precedenti la data presunta del parto fino ai 5 mesi successivi alla nascita. Per i giorni di congedo di paternità obbligatorio è riconosciuta un’indennità giornaliera pari al 100 per cento della retribuzione. Il congedo di cui trattasi è fruibile, entro lo stesso arco temporale, anche in caso di morte perinatale del figlio; mentre in caso di parto plurimo la durata del congedo è aumentata a 20 giorni lavorativi. Inoltre, lo stesso decreto amplia i periodi indennizzabili del congedo parentale: − alla madre, fino al dodicesimo anno (e non più fino al sesto anno) di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento) spetta un periodo indennizzabile di 3 mesi, non trasferibili all’altro genitore; − al padre, fino al dodicesimo anno (e non più fino al sesto anno) di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento) spetta un periodo indennizzabile di 3 mesi, non trasferibili all’altro genitore; − entrambi i genitori hanno altresì diritto, in alternativa tra loro, a un ulteriore periodo indennizzabile della durata complessiva di 3 mesi, per un periodo massimo complessivo indennizzabile tra i genitori di 9 mesi (e non più 6 mesi).

Legge n. 104 del 5 febbraio 1992 – modifiche e integrazioni

Nell’art. 3 del Decreto Legislativo 105/2022 vengono riportate le modifiche/integrazioni alla Legge 104/1992, che di seguito si riassumono:

- viene precisato che è vietato discriminare o riservare un trattamento meno favorevole ai lavoratori che chiedono o usufruiscono dei benefici della stessa Legge 104/1992;

- inserita tra i beneficiari dei 3 giorni di permesso retribuito mensile per l’assistenza al familiare disabile grave (art. 33, comma 3) la parte di una unione civile e il convivente di fatto;

- cambia il criterio del referente unico con l’introduzione della possibilità di frazionare la fruizione dei permessi mensili tra più soggetti aventi diritto, sempre nel limite dei 3 giorni mensili;

- viene introdotto, per coloro che prestano assistenza al figlio o ai parenti in condizioni di gravità, il diritto di priorità nell’accesso al lavoro agile o ad altre forme di lavoro flessibile, restando ferme le eventuali disposizioni più favorevoli della contrattazione nazionale.

Legge n. 81 del 22 maggio 2017– modifiche e integrazioni

L’art. 4 del Decreto Legislativo 105/2022 integra la disciplina che regola la prestazione lavorativa in modalità agile. In particolare che precisa che il datore di lavoro è tenuto a riconoscere priorità alle richieste di esecuzione del rapporto di lavoro in modalità agile formulate dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino a 12 anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità grave.

La stessa priorità deve riconosciuta da parte del datore di lavoro anche alle richieste dei lavoratori con disabilità in situazione di gravità accertata ai sensi dell’art. 4, comma 1 della Legge 104/1992.


venerdì 9 settembre 2022

Pensioni docenti e ATA 2022: le domande su Istanze online entro il 21 ottobre

 Pubblicato il decreto ministeriale 238 dell’8 settembre e la nota 31924 dell’8 settembre con le indicazioni operative per le cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2023. 

Nel decreto si precisa che è fissato al 21 ottobre 2022, ovvero al 28 febbraio 2023, limitatamente ai dirigenti scolastici, il termine finale per la presentazione, da parte del personale a tempo indeterminato docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, delle domande di cessazione per raggiungimento del massimo di servizio, di dimissioni volontarie, di trattenimento in servizio per il raggiungimento del minimo contributivo, con effetti dal 1° settembre 2023.

L’accertamento del diritto al trattamento pensionistico sarà effettuato da parte delle sedi competenti dell’INPS sulla base dei dati presenti sul conto assicurativo entro i termini che saranno comunicati con nota congiunta Ministero dell’Istruzione/INPS.

giovedì 8 settembre 2022

RIAPRONO LE SCUOLE, RIENTRANO GLI ALUNNI QUALE SICUREZZA?

 Il primo di settembre è iniziato l'anno scolastico 2022-2023 ed ora, dopo 2 anni di pandemia, riprendono regolarmente e, si dice ..., in sicurezza le lezioni con il rientro degli alunni.

Rimangono però aperti vecchi problemi per i quali da tempo lo SNALS è in prima linea nel proporre soluzioni.

 Per lo SNALS-ConfSAL occorre:

 - potenziare il trasporto pubblico locale,  per garantire il rientro in sicurezza degli alunni e del personale;

 - provvedere allinstallazione in ogni ambiente scolastico di moderni ed efficienti sistemi di ventilazione per garantire adeguati livelli di sicurezza;

 - rivedere i criteri di determinazione degli organici per diminuire stabilmente il numero degli alunni per classe, per prevenire i contagi e per una didattica più efficace;

- più personale nelle segreterie per far fronte alle incombenze amministrative costantemente aumentate negli ultimi anni, alle quali si aggiungono ora gli adempimenti richiesti dal PNRR;

-   reintrodurre lorganico Covid per docenti e ATA;

-   rivedere il dimensionamento delle istituzioni scolastiche, per una migliore gestione di unità meno complesse e più vicine ai bisogni della comunità scolastica;

-  allineare gli stipendi dei lavoratori della scuola alla media di quelli europei, fin dal prossimo contratto collettivo nazionale scaduto ormai da quattro anni; 

-  abbattere il divario stipendiale del personale della scuola rispetto ai restanti dipendenti del pubblico impiego.

 

giovedì 1 settembre 2022

 Cari amici, colleghi, personale tutto dei settori dell'Istruzione e della Ricerca,

faccio mio e condivido il messaggio augurale del Segretario Generale dello SNALS-ConfSAL Elvira Serafini per l'inizio dell'a.s. 2022-2023. Che il nuovo anno scolastico sia sereno e proficuo per tutti Voi. Lo SNALS sarà al Vostro fianco nel perseguimento dei legittimi obiettivi a cui aspirano tutti i lavoratori del comparto.

Il Segretario provinciale

Franco De Marchi

 

Care colleghe e cari colleghi,

 

il nuovo anno scolastico e il nuovo anno accademico si aprono all'insegna dell'incertezza del quadro politico e più in generale di quello sociale ed economico con forti criticità dovute alle pesanti ricadute determinate dalla perdurante emergenza sanitaria e dal conflitto nel cuore dell'Europa.

Gli enormi sacrifici personali e professionali che tutti noi abbiamo sostenuto con grande senso di responsabilità in questi ultimi anni, se pure sono riusciti a fronteggiare i maggiori impatti negativi che si sono riversati sulle nostre istituzioni, avrebbero però meritato non solo un maggiore riconoscimento sociale ma soprattutto una volontà della politica a dare risposte ai problemi che la scuola, l'afam, l'università e la ricerca evidenziano da tempo e che necessitano di interventi strutturali e di sistema.

Il primo segnale sarebbe stato non solo un tempestivo avvio delle trattative per il rinnovo del Contratto ma soprattutto la loro rapida conclusione, creandone le condizioni fin dalla legge di bilancio 2022 con un maggiore stanziamento di risorse. Così non è stato.

La determinazione dello Snals-Confsal nel ribadire la posizione di totale difesa di tutte le categorie del Comparto Istruzione e Ricerca e la richiesta di una significativa valorizzazione professionale e retributiva è oggi  ancora più convinta, perché fondata anche sull'ampio e consolidato consenso che la nostra organizzazione sindacale ha ricevuto nella recente tornata elettorale per il rinnovo delle RSU.

La compattezza e la presenza di nostri iscritti e delegati sul territorio, in ogni sede di lavoro, la credibilità delle nostre proposte, che molti colleghi condividono con noi, saranno quanto mai necessari per poter imprimere una svolta alle politiche dei nostri settori.

Politiche che si possono realizzare con chiari obiettivi di sviluppo sia attraverso i fondi del Pnrr, che non devono essere sprecati, sia con le risorse della collettività nazionale che merita di poter contare sull'educazione, sull'istruzione, sulle competenze e sul benessere delle giovani generazioni.

Su questo, insieme, continueremo a far sentire la nostra voce, anche con forme di mobilitazione, perché i fatti hanno dimostrato che senza ascolto dei lavoratori non si entra nel merito dei problemi e non si mettono in campo le riforme e le misure adeguate per la loro soluzione che devono essere a beneficio sia di coloro che vi sono impegnati professionalmente, anche in condizione di precarietà, sia di studenti e famiglie, sia delle comunità locali.

Proseguiremo, insieme, ad essere impegnati, nei nostri differenti ruoli, a tutelare diritti e a essere pronti ad affrontare le sfide che le nostre istituzioni e il nostro Paese hanno davanti.

Esprimo a tutto il personale, anche da parte della Segreteria generale e delle strutture territoriali, i migliori auguri di buon anno scolastico e accademico. Buon lavoro.

 

Il Segretario generale

Elvira Serafini