ORARIO DI APERTURA

LUNEDI', MERCOLEDI' E GIOVEDI' DALLE 17.00 ALLE 19.00. Per urgenze inviare una email all'indirizzo: friuliveneziagiulia.ts@snals.it

SEGRETERIA PROVINCIALE DI TRIESTE

via Paduina, 4
34125 Trieste -Tel. 040-370205 Fax. 040-368415

e-mail:friuliveneziagiulia.ts@snals.it

friuliveneziagiulia.trieste@pec.snals.it

venerdì 18 dicembre 2020

 


La Segreteria Provinciale dello SNALS di Trieste augura a tutto il personale della scuola Buone Feste.

La sede sarà chiusa il 5 gennaio ma potete inviare una e-mail all'indirizzo: friuliveneziagiulia.ts@snals.it indicando il problema ed un recapito telefonico e verrete contattati.



giovedì 10 dicembre 2020

GRADUATORIE PROVINCIALI PER LE SUPPLENZE - LO SNALS PROPONE SOLUZIONI URGENTI E STRAORDINARIE A DIFESA DEI PRECARI

Lo Snals-Confsal, dopo aver preso atto nel corso di questi mesi delle continue criticità delle GPS, chiede adesso con forza al Ministero di rivedere l'impianto dell'intera procedura.

Le scuole non hanno, infatti, ricevuto orientamenti precisi e univoci sul piano nazionale per la valutazione di molti titoli di accesso, quali ad esempio quelli inerenti alla specializzazione per il sostegno conseguiti all’estero o quelli artistici per le discipline musicali e coreutiche.

Sono state poi omesse indicazioni pratiche sulle procedure da seguire per la stipula o la revoca dei contratti in caso di punteggi errati, nonostante le GPS siano state connotate da notevoli indici di errori nei punteggi e nelle assegnazioni alle fasce, scaricando, peraltro, la responsabilità dei malfunzionamenti del nuovo sistema di formazione delle stesse sulle scuole, che hanno dovuto, in uno stato di grande incertezza, adottare decisioni urgenti con gravi effetti sulla omogeneità delle scelte anche a livello territoriale.

Conseguentemente i lavoratori precari, penalizzati da errate attribuzioni di punteggio, sono stati costretti ad aprire contenziosi che aggravano ancora di più le sofferenze amministrative delle scuole, impegnate tra l’altro nell’adozione delle misure di prevenzione del contagio da Covid 19.

Se il sistema introdotto dal Ministero per la produzione delle GPS non riesce a garantirne la correttezza sarebbe opportuno avviare una procedura straordinaria di ricostituzione delle graduatorie con rinnovati e più efficienti sistemi di controllo. A questo punto ci sarebbe anche il tempo per rivedere la procedura inserita nel software di gestione delle istanze e degli archivi per la verifica delle situazioni dichiarate, non affidandola solo alle scuole, ma preliminarmente agli Uffici Scolastici territoriali.

Lo Snals-Confsal promuoverà le iniziative che si renderanno necessarie per tutelare i diritti e gli interessi legittimi dei lavoratori precari sostenendone le azioni per il riconoscimento dei titoli e servizi prestati.


venerdì 4 dicembre 2020

Nodo trasporti e riapertura delle scuole

 Le dichiarazioni del Ministro dei Trasporti sulle scuole aperte il sabato e la domenica confermano ancora una volta che il Governo non riesce a individuare soluzioni adeguate alle esigenze di ripresa delle attività didattiche in sicurezza.

Anziché investire nei trasporti, fornendo poi linee guida per modularne gli orari, si preferisce abusare ancora di più della disponibilità di famiglie e docenti, privandole anche del diritto al riposo settimanale. La materia del rapporto di lavoro è di natura contrattuale e lo SNALS-Confsal si opporrà sempre a qualsiasi tentativo di regolazione fuori dalle regole sindacali.

Se si vogliono allungare i tempi di erogazione del servizio scolastico, si decida subito l’assunzione di nuovo personale, superando l’impasse prodotta da una procedura concorsuale straordinaria partita male e subito bloccata, come da noi già previsto e segnalato in tutte le maniere ad un Ministro sordo a tutti i nostri appelli.

Il Segretario Generale

(Elvira Serafini)

ORARIO APERTURA - EMERGENZA COVID 19

lunedi' 7 dicembre chiuso

Potete inviare sempre una e-mail all'indirizzo: friuliveneziagiulia.ts@snals.it formulando le Vostre domande o per fissare un appuntamento. Vi invitiamo anche a comunicarci il Vostro recapito telefonico per ulteriori contatti.


giovedì 3 dicembre 2020

Serafini (Snals): i docenti, come i medici, sono esposti ad alto rischio contagio. Si utilizzino mascherine FFP2/FFP3

 Uno dei temi centrali del dibattito politico e sociale, in questo periodo di emergenza sanitaria, è l’importanza della scuola in presenza. Improvvisamente, dopo anni in cui i docenti hanno sperimentato il peso di una solitudine sconcertante, vivendo sulla propria pelle l’indifferenza delle istituzioni, ora è improvvisamente chiaro a tutti il valore imprescindibile della formazione e il ruolo fondamentale della scuola nella nostra società.

Si è acquisita finalmente la consapevolezza che il futuro di una comunità passa per l’istruzione e la formazione e che puntare sulla formazione delle nuove generazioni non è un’opzione, ma una necessità, se si vuole ancora credere nel futuro.

La questione delle attività didattiche in presenza, nel periodo dell’emergenza sanitaria, tuttavia, è complessa e necessita di analisi adeguate e calate nelle singole realtà delle istituzioni scolastiche. Fare scuola in presenza è una priorità per tutti, in primis per il personale scolastico, ma è evidente che non basta distribuire una mascherina chirurgica e installare dispenser di gel disinfettante per tutelare quanti gravitano nella scuola, dagli alunni ai docenti, dal personale amministrativo ai collaboratori; soprattutto non possono essere queste le misure per garantire la salute di coloro che, già solo per questioni anagrafiche, rientrano tra le categorie più a rischio per le eventuali conseguenze del contagio. I dirigenti hanno fatto di tutto per rendere sicure le scuole, hanno trascorso i mesi estivi con il metro in mano, per definire le distanze di sicurezza tra i banchi, si sono barcamenati tra ingressi scaglionati e rigidi protocolli di sicurezza da far rispettare per impedire ogni sorta di assembramento, hanno chiesto e ottenuto la collaborazione di tutti per far funzionare una complicata e delicata macchina organizzativa, che vede ogni giorno confluire in ciascun istituto scolastico alcune migliaia di persone, tra alunni, docenti, personale amministrativo, tutti coinvolti nel condividere spazi per almeno quattro/cinque ore di attività giornaliera.

Quale può essere la risposta a tutto ciò? Di sicuro bisogna considerare che i docenti, come i medici, sono esposti ad un alto rischio di contagio. Tuttavia, mentre i medici hanno protocolli di sicurezza elevatissimi, indossano tute, mascherine e visiere, i docenti hanno in dotazione esclusivamente una mascherina chirurgica. Eppure in una classe ci sono mediamente dalle 25 alle 30 persone, tra alunni, docenti di base e docenti di sostegno. Si resta lì per almeno 4/5 ore al giorno e le sole mascherine chirurgiche risultano poco efficaci in una situazione simile. A tale riguardo sarebbe opportuno, per contenere il rischio di contagio, soprattutto tra le categorie con maggiori probabilità di riportare conseguenze gravi nel contrarre il coronavirus, prevedere per i docenti e per il personale scolastico l’utilizzo di mascherine FFP2/FFP3.

Ulteriore problema, che rischia di innescare pericolosi conflitti sociali, non auspicabili in un periodo già così delicato, riguarda il programma di distribuzione dei vaccini. È evidente che bisognerà ipotizzare delle priorità, tra le diverse categorie lavorative, ma non si può ignorare che i docenti, insieme a tutto il personale scolastico, siano alla pari dei medici, esposti in prima linea al rischio di contagio. Ogni docente trascorre quotidianamente dalle due alle cinque ore a contatto con un numero di alunni variabile tra le 50 e le 150 unità.

Situazione che diventa particolarmente rischiosa nelle scuole superiori, dove la platea, che ha un’età oscillante tra i 14 e i 20 anni, rappresenta la categoria considerata più coinvolta nel veicolare il virus, per la scarsa attenzione che i giovani prestano al rispetto delle misure per il contenimento del contagio, soprattutto nella relazione con i coetanei.

Pertanto, se si ritiene opportuno che le scuole restino aperte, perché la didattica va svolta in presenza, sarebbe auspicabile inserire il personale scolastico, insieme a quello sanitario, nella prima trance dei vaccini da somministrare, per tutelare una categoria a forte rischio contagio. Ciò sia per evitare di gravare su ospedali e terapie intensive, sia per garantire il regolare svolgimento dell’attività didattica, per la quale non basta tenere le scuole aperte, ma bisogna agire per la tutela della salute dei docenti e di tutto il personale scolastico, onde evitare di tenere gli alunni in classe, ma i docenti a casa, in quarantena, o peggio in ospedale.

È proprio in questa fase che bisogna compiere delle scelte e stabilire delle priorità. Se il Ministro dell’istruzione continua ad affermare che va garantita la didattica in presenza, probabilmente dovrebbe assumere posizioni altrettanto forti nel tutelare il personale scolastico, considerando una priorità la tutela della salute di lavoratori che, senza grandi difese e adeguati dispositivi di protezione, non hanno esitato a svolgere gli esami di Stato in presenza, la scorsa estate, e non si sono tirati indietro nel corso di quest’anno scolastico, finché è stata svolta l’attività in presenza, ma che oggi hanno bisogno di sentirsi tutelati nel loro diritto alla salute.

Lo SNALS ritiene comunque fondamentale nell’attuale momento di emergenza non amplificare i motivi di conflitto sociale, confidando nel ripristino di corrette relazioni sindacali per le quali dichiara la propria illimitata disponibilità e adoperandosi per offrire il proprio contributo di analisi e di proposta indipendentemente dalla necessità di sottoscrivere o meno un accordo o un’intesa. Lo spirito di collaborazione, in un momento così grave per la comunità educante e per l’intero Paese, si misura dalle scelte sindacali e dalle azioni di lotta concretamente messe in atto e non solo da condivisioni formali di accordi ed intese.

Il Segretario Generale

(Elvira Serafini)

lunedì 23 novembre 2020

lunedì 16 novembre 2020

Cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1°settembre 2021

Il Ministero dell’Istruzione, con la nota n.30103 del 13 novembre, ha reso noto le modalità per la presentazione delle domande di pensionamento.

Cessazione Dirigenti Scolastici dal 1° settembre 2021

Il termine per la presentazione della domanda di cessazione dal servizio dei dirigenti scolastici è fissato al 28 febbraio 2021 dall’art. 12 del C.C.N.L. per l’Area V della dirigenza sottoscritto il 15 luglio 2010. Il dirigente scolastico che presenti comunicazione di recesso dal rapporto di lavoro oltre il termine di cui sopra non potrà usufruire delle particolari disposizioni che regolano le cessazioni del personale del comparto scuola.

Cessazioni dal servizio personale docente, educativo ed A.T.A.

Il Decreto Ministeriale fissa, all’articolo 1, il termine finale del 7 dicembre 2020 per la presentazione, da parte di tutto il personale del comparto scuola, delle domande di cessazione per dimissioni volontarie dal servizio o delle istanze di permanenza in servizio ai sensi dell’articolo 1, comma 257, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 e successive modifiche e integrazioni, ovvero per raggiungere il minimo contributivo.

1. Circolare-n.-36103-del-13-11-2020 

2. D.M.-n.-159-del-12-11-2020 

3. Tabella-riepilogativa-requisiti-2021

venerdì 6 novembre 2020

Anno scolastico 2020/2021 – Istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze al personale docente da MAD. CHIARIMENTI DEL MINISTERO

 Nota MIUR 34635 del 4.u.s

In relazione all’oggetto si segnala che pervengono richieste di istruzioni ed indicazioni operative per la copertura di cattedre e ore non assegnate anche dopo la conclusione delle operazioni previste dalla nota prot. n. 26841 del 5.9.2020, recante Istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze al personale docente, educativo ed A.T.A. per l’anno scolastico 2020/2021. Al riguardo si ritiene che, per far fronte all'emergenza sanitaria in corso e al fine di consentire alle scuole di attribuire le cattedre o le ore ancora disponibili, è possibile in via eccezionale, limitatamente all'anno scolastico in corso, procedere alla nomina attraverso le MAD dei docenti inclusi anche in GPS o in graduatorie di istituto di altre province.  La nomina dell'aspirante da MAD può essere disposta esclusivamente dopo l’effettiva conclusione delle operazioni di nomina dalle GPS nell’ambito territoriale di riferimento e in quello nel quale è incluso lo stesso aspirante. È necessario altresì che siano esaurite le graduatorie di istituto della scuola interessata e delle scuole viciniori.

Permessi straordinari retribuiti per il diritto allo studio – Personale della Scuola (C.C.I.R. 5/ 2018). Anno solare anno 2021

 Si allega il CIR 5/2018 relativo ai permessi per il diritto allo studio del personale della scuola per il triennio 2019 – 2021 unitamente al modello di domanda aggiornato al 2021. L’istanza va presentata al Dirigente dell’istituzione scolastica di servizio e, per conoscenza, alle altre istituzioni scolastiche ove, eventualmente, il personale completa l’orario di lavoro, entro il 15 novembre 2020. I dirigenti scolastici trasmettono entro il 20 novembre 2020 agli Uffici competenti le domande pervenute.Gli Uffici Ambito Territoriale e l’Ufficio II pubblicano le graduatorie entro il 10 dicembre 2020. Successivamente sarà cura dei Dirigenti scolastici emettere i provvedimenti entro il 15 dicembre 2020. 

Allegati:

- Modello di domanda

- Contratto 

mercoledì 4 novembre 2020

DPCM 4 novembre, sospeso ufficialmente concorso straordinario

Tra le misure del nuovo Dpcm firmato dal Presidente Conte il 4 novembre la sospensione delle prove concorsuali. Per la scuola questo riguarda il concorso straordinario per il ruolo di cui al DD n. 510 del 23 aprile 2020, in corso di svolgimento già dal 22 ottobre. Restano valide le prove già effettuate, per le quali il Ministero fornirà istruzioni per la correzione. Per le prove dal 5 al 16 novembre ci sarà un nuovo calendario.

sabato 31 ottobre 2020

LO SNALS-CONFSAL INCONTRA LA MINISTRA DELL'ISTRUZIONE. SERAFINI: "RIPRISTINARE REGOLARI RELAZIONI SINDACALI"

 Prove di dialogo politico tra sindacati e ministero, attraverso l’incontro che si è svolto stamane tra OO.SS. e la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

“E’ necessario ripristinare regolari relazioni sindacali - ha affermato Elvira Serafini, Segretario Generale dello Snals-Confsal nel corso del suo intervento - per riallacciare un percorso interrotto dopo la firma dei protocolli estivi. Ricordo che non abbiamo mai avuto i dati relativi ai monitoraggi di quei protocolli”.

Nel corso dell’incontro la titolare del Dicastero di viale Trastevere ha puntualizzato la necessità di mantenere le scuole aperte in tutto il Paese. “Consideriamo questa una esigenza imprescindibile -ha commentato Serafini- e appoggeremo il Ministro su questa strada; la chiusura per noi è l’ultima spiaggia. Tutto l’apparato del sistema scolastico ha lavorato duramente per ripartire e non può pagare le responsabilità del sistema sanitario, con le difficoltà sul tracciamento, né quelle del sistema dei trasporti”.

Sul piano dei futuri investimenti sul sistema scolastico, invece, le misure promesse dal ministro sono apparse inadeguate. “Abbiamo bisogno di ricorrere alle risorse del Recovery Fund per l’edilizia scolastica e per assicurare la banda larga per tutte le sedi scolastiche, colmando i divari tra nord e sud del Paese” ha chiosato il Segretario generale Snals-Confsal.

Per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro le previsioni di 400 milioni di euro per l’intera Pubblica Amministrazione sono davvero insufficienti, a malapena permettono di assicurare l’elemento perequativo.

“Le risorse predisposte allo scopo nella prossima Legge di bilancio devono essere adeguate rispetto all’obiettivo fondamentale di puntare al progressivo riallineamento delle retribuzioni dei docenti italiani al livello europeo” afferma Serafini.

Infine, sul fronte controverso del contratto collettivo nazionale integrativo sulla didattica a distanza, il Ministro si è detto disponibile a proseguire l’iter negoziale anche con le OO.SS. che non hanno firmato il contratto. “Saremo disponibili a riaprire il confronto su una materia così determinante nella scuola dell’era Covid – ha concluso Serafini-. I numerosi aspetti che andavano disciplinati, dall’orario alla sicurezza e tutela della salute, dalla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, alla gestione delle fragilità, fino al riconoscimento retributivo di prestazioni di lavoro aggiuntive, necessitavano di tempi adeguati di confronto. Bene che il Ministro ne abbia preso atto”.

giovedì 29 ottobre 2020

VADEMECUM Assenze COVID-19

 Riportiamo un Vademecum delle tipologie di assenze legate al COVID 19 nonché il

trattamento conseguente in base alla normativa vigente che è soggetta ad una continua evoluzione a

seguito degli eventi connessi con la curva epidemiologica.

Vedi allegato. 

Modalità e criteri delle prestazioni lavorative e gli adempimenti connessi del personale docente comparto “istruzione e ricerca” in modalità a distanza.

Alcune riflessioni a supporto della scelta operata di non sottoscrivere l’ipotesi di CCNI: modalità e criteri delle prestazioni lavorative e gli adempimenti connessi del personale docente comparto “istruzione e ricerca” in modalità a distanza.

Lo SNALS non poteva né può sottoscrivere il contratto, non condividendo nel metodo e nel merito la predetta ipotesi.

Per quanto attiene al metodo, già da tempo lo SNALS ha denunciato “l’orticaria” dell’attuale Ministro a confrontarsi con le parti sociali sulle questioni che hanno ricadute sulla vita lavorativa del personale. Così si succedono i comunicati e le ordinanze che hanno il sapore di interventi “tampone” piuttosto che di risposte risolutive alle criticità organizzative e lavorative dell’intero sistema educativo.

La convocazione “di corsa” delle OO.SS. per la sottoscrizione dell’ipotesi di contratto ne è prova ed è davvero inusuale: le OO.SS. nel tempo di 24 ore dovevano apporre la firma senza avere il tempo di approfondire e confrontarsi riguardo alle nuove problematiche lavorative connesse con le prestazioni del personale in modalità a distanza.

Per quanto attiene ai contenuti, l’ipotesi di contratto, poi, non affronta né risolve il disagio del personale, docente e amministrativo, impegnato a lavorare a distanza con l’impiego di videoterminali in una scuola che non è più quella di ieri, ma stravolge lo stato giuridico del personale docente, relegandolo a fare l’operatore digitale e non più l’operatore di cultura. È così superfluo evidenziare che l’ipotesi di contratto snatura la funzione e la valenza etica del “docere”.

L’ipotesi di contratto, infatti, non regolamenta l’orario di lavoro agile del personale amministrativo e del personale docente: il personale, infatti, si ritrova impegnato a lavorare a distanza per un numero di ore maggiore di quello previsto dall’attuale contratto. Il contratto non riconosce il rischio per la salute del lavorare ai videoterminali, non prevedendo le necessarie pause; non regolamenta l’utilizzo delle numerose piattaforme informatiche che possono esporre il personale amministrativo e il personale docente al rischio della violazione della privacy; non affronta la delicata questione dell’impiego in modalità a distanza del personale dichiarato fragile e/o posto in quarantena, rispetto al contagio da Covid-19.

L’ipotesi di contratto sembra così essere stata scritta senza tenere conto del fatto che il personale, oggi, si ritrova a vivere una nuova esperienza lavorativa in una scuola che non è più quella di prima ma che richiede prestazioni lavorative più qualificate che dovranno essere necessariamente riconosciute e gratificate non solo con un grazie da parte del Ministro ma anche giuridicamente ed economicamente, prevedendo nuove modalità di progressione di carriera, nuove figure professionali, nuovi incentivi per una adeguata formazione, cioè un nuovo stato giuridico. L’ipotesi di contratto, così, sembra identificarsi con un escamotage inteso ad istituzionalizzare l’insegnamento a distanza attraverso la sottoscrizione di un CCNI, peraltro privo di contenuti contrattuali.

Infine, viene da chiedersi: che succede se non si firma questo CCNI? Assolutamente nulla: il contratto è privo di contenuti contrattuali.

 

 

mercoledì 28 ottobre 2020

Raggiunto l’accordo per finestra concernente la fruizione dei permessi per il diritto allo studio anno solare 2020


INTERESSATI ALLA FRUIZIONE DEI PERMESSI

- docenti attualmente frequentanti i corsi di laurea in Scienze della Formazione Primaria

destinatari di supplenza a seguito dell’inserimento nella II fascia delle GPS

- docenti che frequentano i percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione

per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità che non hanno potuto presentare domanda per l’anno solare 2020.

Per il periodo gennaio/dicembre 2021sarà da presentare entro il 15 novembre successivamente all’emanazione di ulteriore Circolare diversa dalla presente a seguito di altro accordo.



Torniamo alla DAD quasi nelle stesse condizioni del lockdown. Impossibile firmare questo contratto, urgente confronto con il Ministro

   “Impossibile firmare questo contratto sulla Dad. Non ci sono le condizioni- dichiara Elvira Serafini, Segretario Generale dello Snals-Confsal. “Tempi strettissimi, senza poterci confrontare né con gli organi statutari né con gli iscritti”.

“Da tempo denunciamo il progressivo degradare della qualità delle relazioni sindacali -ha proseguito la sindacalista- su una materia cruciale come quella della didattica a distanza abbiamo bisogno di un confronto con il Ministro, ed è quello che abbiamo chiesto per superare le molte criticità ancora presenti nella bozza di contratto”.

“Dobbiamo ricordarci che la DaD è stata introdotta a marzo in una situazione di emergenza e tutta la comunità scolastica si è trovata nella necessità di improvvisare in uno scenario inedito per tutti.

Ora però non si può procedere allo stesso modo. Torniamo alla DaD quasi nelle stesse condizioni del lockdown, mentre non sono state affrontate altre criticità che hanno danneggiato la regolare ripresa delle attività in presenza, come risolvere il nodo dei trasporti.

Anche adesso, con il nuovo Dpcm, ci sono località dove i bus arrivano anche un’ora prima del nuovo orario di apertura delle scuole. Come impedire a quegli studenti, lasciati per strada

di non assembrarsi?”

“Le tante questioni ancora aperte,” conclude il Segretario Serafini, “potranno essere seriamente affrontate solo attraverso nuove e corrette relazioni sindacali ed è proprio quello che noi al Ministro chiediamo, ormai, da mesi”.

 

Il Segretario Generale

(Elvira Serafini)

giovedì 22 ottobre 2020

Dal concorso straordinario ai dati del monitoraggio, la scuola al capolinea

 Comunicato Stampa

Con lo slogan “La scuola è al capolinea! La ministra scenda!” i cinque segretari generali dei sindacati della scuola Snals Confsal, FLC Cgil, Cisl Scuola, UIL Scuola RUA e Gilda Unams hanno simbolicamente manifestato davanti al Ministero dell’Istruzione in viale Trastevere a ridosso dell’avvio, domani, delle prove concorsuali per la stabilizzazione dei docenti precari. Nel corso della conferenza stampa indetta dalle cinque sigle i leader sindacali hanno fatto il punto sui temi caldi riguardanti la scuola che, con l’aggravarsi della situazione sanitaria, non possono più attendere risposte. “Siamo preoccupati per il troppo silenzio da parte del ministero, non vediamo aperture, nonostante la nostra disponibilità a collaborare- denuncia Elvira Serafini, Segretario generale dello Snals Confsal. “Mancano i docenti, le nomine sono ancora in corso, e questo rappresenta una vera e propria criticità nell’organizzazione, non dovuta solo alla pandemia”. “Non abbiamo interesse ad alimentare un clima di contrapposizione con il ministero -continua Serafini- ma vogliamo i dati dei monitoraggi fatti dal ministero e mai resi noti. Per esempio, noi registriamo un divario tra i numeri dei contagi diffusi dal ministero e le notizie che arrivano dai territori”. “La complessità del problema di gestione in questa emergenza è tale che avevamo chiesto ai tavoli la presenza dei rappresentanti della Conferenza Stato Regioni, del Ministero dei trasporti perché era evidente la necessità di avere un confronto con tutti gli interlocutori coinvolti nella gestione del problema”. Sul concorso che si apre domani, in una situazione in cui alcune regioni si apprestano a chiudere anche i confini provinciali, il Segretario generale Snals Confsal ha espresso tutta la preoccupazione del sindacato per le 66.000 persone che dovranno partecipare alle prove in questa condizione di crescita 

giovedì 15 ottobre 2020

LO SNALS-CONFSAL CHIEDE L’ELIMINAZIONE DEL BLOCCO QUINQUENNALE!

 Il blocco quinquennale della mobilità dei docenti, introdotto dalla Legge n. 159 del 20 dicembre 2019, interessa tutti i neoimmessi in ruolo dal corrente anno scolastico 2020/21 a quelli che saranno i neoimmessi in ruolo nel corso dei prossimi anni, a prescindere dal canale/graduatoria di reclutamento (GAE, Concorsi 2016, Concorsi 2018, “call veloce”) e a prescindere dall’ordine e grado di scuola.

Il blocco quinquennale riguarda tutte le tipologie di movimento, i docenti non potranno, quindi, partecipare alla mobilità territoriale e alla mobilità professionale per 5 anni. Nello stesso modo non potranno chiedere per un quinquennio l'utilizzazione e l'assegnazione provvisoria nemmeno in presenza di salvaguardia della legge 104/92 nel frattempo sopraggiunta o in presenza di nuclei famigliari con figli.

Il Governo della XVIII legislatura, in sintonia con i nuovi orientamenti sulla regionalizzazione della scuola, ripristinò la norma sul vincolo quinquennale precedentemente sospesa, ma soltanto per il personale assunto dalle nuove GRME, con effetto del provvedimento a partire dal 1° settembre 2019 con eccezione del personale avente diritto individuato entro il 31 dicembre 2018. L’attuale Governo, invece di cancellare la disparità, ha voluto allargare il blocco a tutti i neoassunti, indipendentemente dal percorso di reclutamento, senza riflettere sulla illegittimità costituzionale del ripristino del blocco quinquennale stesso e della perdurante disparità di trattamento rispetto ai docenti assunti in passato.

La norma così introdotta, tesa a raggiungere nelle intenzioni del legislatore una ipotetica salvaguardia della continuità didattica sugli allievi e negli istituti in generale, risulta fortemente penalizzante per il personale coinvolto senza per altro garantire l’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Lo Snals-Confsal chiede la rivisitazione della Legge n. 159 del 20 dicembre 2019 proponendo il reintegro dell’anno di immissione in ruolo su sede provvisoria con l’applicazione del blocco triennale all’ottenimento della sede definitiva a domanda, uniformando, così, il sistema come previsto per la mobilità del personale già assunto a tempo indeterminato.

In attesa di un'auspicata rivisitazione della norma diventa necessario, nell’immediato, che il MI, alla luce del perdurare dall’attuale emergenza epidemica e al fine di evitare disparità di trattamento tra il personale di ruolo e quello neoimmesso, riapra nuovamente il contratto della mobilità in considerazione anche dell’elevato numero di posti vacanti in organico di diritto.

Questo vincolo ha, peraltro, fatto fallire anche la procedura di immissioni in ruolo attraverso lo strumento della "call veloce", ovvero l’assunzione in altre regioni dei docenti idonei ai concorsi o abilitati inseriti nelle GAE, concorrendo, tra le altre cose, a meno di 25 mila assunzioni in ruolo a fronte delle 85 mila autorizzate dal MEF.

Occorre, quindi, riaprire al più presto la contrattazione per porre all’ordine del giorno la deroga al blocco quinquennale di permanenza sulla scuola, imposto per legge con un connotato discriminante nei confronti del personale, perché riferito solo ad una sua parte. Inoltre, l'abolizione del vincolo rappresenta una misura necessaria nell’attuale situazione di gestione dell’emergenza per garantire al personale docente di potersi ricongiungere ai familiari e per assicurare ogni forma di assistenza utile anche ai congiunti disabili.

Lo Snals-Confsal proporrà il ripristino della mobilità regionale garantendo la mobilità tra province. Dovrebbero poi essere previste graduatorie provinciali in modo da avere assegnazioni più vicine alla residenza e ai nuclei familiari dei supplenti.

venerdì 9 ottobre 2020


 

giovedì 8 ottobre 2020

14 ottobre: una giornata di mobilitazione dei precari della scuola

 Una mobilitazione nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori precari della scuola il prossimo 14 ottobre, nel pomeriggio, davanti alle Prefetture con presidi, flash mob e iniziative che avverranno nel pieno rispetto delle misure di distanziamento.

Lo annunciano FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams dopo la decisione del Governo di avviare, in un contesto di emergenza sanitaria, lo svolgimento delle prove del concorso straordinario e, a seguire, di un maxi-concorso con oltre 500.000 candidati.

“Questi concorsi - affermano i segretari generali dei cinque sindacati - non produrranno alcun effetto immediato in termini di assunzioni, mentre esporranno la scuola e il personale coinvolto a un possibile aumento dei contagi e al rischio che molti precari, trovandosi eventualmente in situazione di contagio o di quarantena come effetto del lavoro che svolgono, siano esclusi dalla partecipazione al concorso”.

“Ormai da mesi viviamo una condizione di assenza generale di disponibilità al confronto da parte del Ministero rispetto alle parti sociali, - proseguono - con il risultato che sul fronte delle assunzioni si è registrato un vero fallimento delle misure annunciate (circa 24 mila posti assegnati a fronte degli 84 mila previsti) e per quanto riguarda le supplenze continuano i disagi determinati dai ritardi e dagli errori nelle graduatorie”.

“Oggi il lavoro nelle scuole – concludono - poggia anche sul 30% di organico occupato da lavoratrici e lavoratori precari che operano con professionalità e serietà, rispetto ai quali si è abusato del ricorso al contratto a termine senza mai offrire loro alcuna possibilità di abilitazione o di stabilizzazione”.

mercoledì 7 ottobre 2020

APPROVATO EMENDAMENTO AL SENATO – NOVITA’ NELLE AGEVOLAZIONI PER LAVORATORI FRAGILI - ELIMINATO IL LICENZIAMENTO DEI SUPPLENTI ASSUNTI CON ORGANICO COVID

 E' stato approvato al Senato l’emendamento n. 1900 che modifica integrandolo il decreto di “Agosto” n. 104/2020.

Tra le misure presenti nell’emendamento assumono particolare importanza per la scuola l’eliminazione della possibilità di licenziamento per i supplenti assunti con l’organico Covid e la possibilità di assimilare, fino al 15 ottobre, l’assenza disposta d’ufficio, a seguito del giudizio del medico competente, nei confronti del personale della scuola in situazione di rischio per patologie oncologiche o immunodepressive o per terapia salvavita o con certificazione di disabilità grave, al ricovero ospedaliero. L’assenza, in tal modo, non comporterà visite fiscali e decurtazioni. Ci chiediamo, però, se  tale previsione possa essere estesa a tutti i  lavoratori fragili, ovvero anche a quelli che non rientrano nelle categorie elencate sopra. Nell’emendamento è prevista pure la possibilità di sostituire il personale fin dal primo giorno di assenza. Secondo il comma 2 bis dell’emendamento approvato i lavoratori fragili nelle citate condizioni svolgeranno, dal 16 ottobre, la prestazione lavorativa in modalità agile, anche con mansioni diverse, ma sempre ricomprese nel profilo di appartenenza o nell’area di inquadramento. Anche questo punto potrebbe creare incertezze nella sua esatta applicazione ai lavoratori della scuola. Altra novità di rilievo sono gli incrementi del fondo per le scuole previsto dal dl 34/2020 convertito nella legge 77/2020.


venerdì 2 ottobre 2020

Oltre 2.000 posti scoperti Dsga, Snals: unico modo per risolvere è concorso riservato per facenti funzione

Dopo lo svolgimento del concorso ordinario per DSGA restano le notevoli difficoltà operative delle scuole.

Risultano infatti scoperti oltre duemila posti di DSGA. 

Le difficoltà si avvertono in maniera ancora più forte nel momento dell’avvio delle attività didattiche, condizionate anche quest’anno dall’emergenza Covid.

Lo SNALS-CONFSAL ha firmato con senso di responsabilità un’intesa con il ministero dell’istruzione per regolare l’assegnazione di assistenti amministrativi a posti di DSGA.

Tale soluzione deve avere carattere provvisorio perché i facenti funzioni di DSGA hanno diritto al riconoscimento della funzione svolta da anni con la previsione di un concorso riservato che consenta di dare continuità amministrativa alle scuole rispettando i legittimi diritti degli aspiranti DSGA.

Per tale motivo abbiamo chiesto ed ottenuto di inserire in allegato all’intesa del 18 settembre una dichiarazione a verbale che chiede l’apertura di un tavolo di confronto per individuare una soluzione al problema dei DSGA facenti funzione ancorché privi di titolo di accesso al ruolo. Resta quindi evidente che solo a livello politico può essere trovata la risposta legislativa per rimuovere gli ostacoli che si frappongono all’immissione in ruolo dei lavoratori che già svolgono da tempo con responsabilità e competenza la funzione di Direttore dei servizi generali ed amministrativi.

Il Parlamento ed il Governo non possono continuare a restare a guardare. La scuola ha bisogno di guide amministrative stabili e sicure. Lo SNALS-CONFSAL perseguirà ogni strada utile per costringere le forze politiche a dimostrare con i fatti la fiducia nella scuola come volano della ripartenza del nostro Paese.

martedì 29 settembre 2020

Riapertura delle scuole. Attestati di guarigione da COVID-19 o da patologia diversa da COVID-19 per alunni/personale scolastico con sospetta infezione da SARS-CoV-2.

 Circolare Ministero della salute. 

CARTA DEL DOCENTE: ATTIVATO IL BONUS PER L’A.S. 2020/2021

 E’ stato pubblicato l’avviso MI di disponibilità del bonus di 500 euro per attività di aggiornamento e qualificazione professionale dei docenti per l’a.s. 2020/2021.

Si legge anche che è stato prorogato fino al 31 dicembre 2020 l’acquisto di dispositivi hardware finalizzati all’aggiornamento professionale, anche per organizzare la didattica a distanza, come webcam e microfoni, penne touch screen, scanner e hotspot portatili.

Per accedere al bonus collegarsi, con lo SPID, alla pagina specifica https://cartadeldocente.istruzione.it/#/ .

IL MINISTRO ANNUNCIA IL CONCORSO STRAORDINARIO. UN ALTRO RISCHIO DI FALLIMENTO

Roma, 28 sett. 2020  –  Dopo il rifiuto di organizzare un concorso docenti per titoli e prove finali di accertamento delle competenze e dopo il sostanziale fallimento della procedura per la costituzione delle graduatorie provinciali per il sostegno, zeppe di errori e incongruenze , il Ministro ha annunciato alla stampa, prima della doverosa informazione alle organizzazioni sindacali, l’avvio a partire dal 22 ottobre della procedura concorsuale straordinario per i docenti .

Riteniamo che in un momento in cui abbiamo una crescita costante dei contagi e quindi un notevole incremento del rischio di contagio per i candidati, sia privo di buon senso avviare le prove del concorso straordinario. Tra l’altro la procedura non considera il rischio più che probabile di un elevato numero di candidati potenzialmente soggetti a misure di profilassi e di quarantena. Infatti la procedura non prevede prove suppletive. A ciò si aggiunga il trattamento economico riservato ai commissari, fermo ancora a livelli ridicoli, per capire che l’amministrazione non ha alcuna intenzione di valorizzare veramente la scuola. Il ministero intende solo coprire il fallimento della ripresa della scuola con decine di migliaia di posti e cattedre vacanti.

Lo Snals chiede l’immediato avvio di una procedura straordinaria per titoli e prive finali di verifica dopo un percorso formativo serio in collaborazione con le università. Solo in tal modo si potranno dare risposte certe alle sofferenze organiche della scuola, valorizzando l’esperienza di migliaia di precari che da anni consentono il funzionamento delle nostre sistema di istruzione.

 

Il Segretario Generale

(Elvira Serafini)

venerdì 11 settembre 2020

Convocazioni scuola secondaria di secondo grado

 link.

Convocazione Docenti da GAE e da GPS scuole ogni ordine e grado

 Sono pubblicate le disponibilità per le supplenze annuali nella scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado e le Cattedre Orario Esterne (COE) per la scuola secondaria di I grado.

giovedì 10 settembre 2020

VADEMECUM SUPPLENZE GAE-GPS

 Vedi allegato.

Convocazioni supplenti Infanzia - primaria

 Si comunica che si procederà alla nomina da Graduatorie GPS con il seguente calendario:

Venerdì 11 settembre 2020 presso l’Aula Magna della Scuola “F.Dardi”, Via Giotto, 2

Scuola dell’Infanzia SOSTEGNO ore 09,30 Tutte le persone presenti in graduatoria

Scuola primaria SOSTEGNO ore 10,15 dal n. 1 al n. 10 (prima fascia)

Scuola primaria SOSTEGNO ore 10,45 dal n. 1 al n. 26 (seconda fascia)

Lunedì 14 settembre 2020 presso l’Aula Magna della Scuola “F.Dardi”, Via Giotto, 2

Scuola dell’Infanzia POSTO COMUNE ore 09,30 dal n. 1 al n. 15 (prima fascia)

Scuola primaria POSTO COMUNE ore 10,15 dal n. 1 al n. 40

Scuola primaria POSTO COMUNE ore 11,30 dal n. 41 al n. 80


venerdì 4 settembre 2020

GLI AUGURI DEL SEGRETARIO GENERALE PER L’APERTURA DELL’ANNO SCOLASTICO PIÙ ATTESO DALLA COMUNITÀ EDUCANTE DEGLI ULTIMI ANNI

 Care colleghe e cari colleghi,

l’anno scolastico e accademico che si apre rimarrà nelle nostre menti e nei nostri cuori come un evento denso di pensieri ed emozioni, più di ogni precedente inizio delle attività didattiche, che pure per ognuno di noi non ha mai aspetti di rassicurante consuetudine. 

Dopo il lungo periodo di chiusura delle nostre sedi di lavoro, resosi necessario per fronteggiare la pandemia, sappiamo bene che il nostro impegno personale, professionale, il nostro senso di servizio e di sensibilità civica saranno ancora più necessari e indispensabili.

Lo saranno per i nostri studenti di tutte le età, per la comunità educante all’interno delle nostre istituzioni e per l’intera comunità nazionale che sulla scuola, sull’università, sulle istituzioni dell’alta formazione e della ricerca si gioca la scommessa della ripresa e del futuro.

Tutti noi sappiamo altrettanto bene che non sarà certo un ritorno alla normalità. Non solo per le misure di sicurezza, cui dobbiamo attenerci per evitare a tutti i costi un’altra dolorosa interruzione delle attività in presenza, ma anche perché dobbiamo fronteggiare le conseguenze di ciò che essa ha comportato.

Soprattutto per gli studenti, sotto l’aspetto delle conoscenze e competenze, per la mancanza di socialità, di motivazione, di autonomia, per l’aumento delle differenze e dei divari determinati in alcune realtà territoriali dovuti a infrastrutture immateriali e strumenti tecnologici inesistenti e obsoleti. Questo nonostante l’impegno del personale della scuola e di tutte le istituzioni del Comparto Istruzione e Ricerca, impegnato non solo in un’esperienza inedita e generalizzata della didattica a distanza e del lavoro da remoto e anche in presenza, durante gli esami di Stato, per preparare condizioni e ambienti adatti a consentire la riapertura in sicurezza e lo svolgimento delle attività di recupero degli apprendimenti.

Anche il rapporto con le famiglie sarà inevitabilmente segnato da un maggiore livello d’ansia, da preoccupazioni diffuse e profonde, derivanti anche dalle situazioni di difficoltà economiche, sociali e lavorative che stanno interessando tante persone che, soprattutto in alcune zone del Paese, sono state colpite anche negli affetti e nelle relazioni. Un delicato compito aggiuntivo a carico della scuola.

Con questa consapevolezza, in tutti questi mesi, lo Snals è stato impegnato a porre al centro della sua interlocuzione con il Governo e con il ministero la tutela di due diritti fondamentali, costituzionalmente sanciti: quello della salute e quello dell’istruzione da garantire universalmente.

Ha per questo denunciato carenze, ritardi e incertezze, che vanno ben oltre l’inevitabile considerazione degli andamenti dei contagi che determinerà tutto questo nuovo anno scolastico e accademico, ma anche i nodi “storici” del sistema educativo italiano, ai quali colpevolmente la politica non ha mai voluto dare soluzione.

Certamente mi riferisco alle classi troppo numerose, alle sedi sovradimensionate, alle strutture inadeguate, ai finanziamenti insufficienti, a una burocrazia penalizzante e a un’amministrazione che ricorre all’autonomia delle istituzioni per eludere responsabilità e poteri. L’elemento cruciale è però quello della gestione del personale che si è voluto tenere, se non quando in condizioni di precarietà, senza riconoscimento sociale e economico, con contratti scaduti e quindi senza connessione con ruoli svolti, con compiti aggiuntivi non riconosciuti e con bisogni formativi e condizioni di contesto profondamente mutati.

Tutto ciò richiede innovazione e investimenti, con fondi nazionali ed europei: è questa la sfida cruciale per tutte le istituzioni educative e per l’intero Paese. Saranno ancora questi gli obiettivi prioritari dell’azione del nostro sindacato, che saranno perseguiti con determinazione a livello centrale e territoriale, vicino alle esigenze professionali e culturali di tutti i profili lavorativi e a quelle organizzative delle istituzioni.

Nello stesso tempo sono certa che gli iscritti, i componenti delle RSU, i delegati e i dirigenti Snals metteranno in campo, ancora una volta, il loro grande patrimonio di idee, energie, competenze per rendere possibile al Paese di avere scuole, università, alta formazione e ricerca migliori e più competitive.

Nell’esprimervi un profondo sentimento di stima e gratitudine per quanto voi tutti fate, con ruoli e compiti diversi ma indispensabili per creare un sistema coeso e solidale volto sempre più al bene comune, alla crescita e alla speranza, vi rivolgo, a nome mio e dello Snals, il più sincero augurio di buon lavoro.

 

Il Segretario Generale

Elvira Serafini

mercoledì 2 settembre 2020

RISCATTO DIPLOMA CONSERVATORIO

L’Inps ha emanato la circolare n.95 del 21.08.2020, avente come oggetto: “Riscatto ai fini pensionistici ai sensi dell’art. 2 del decreto legislativo n. 184 del 1997 del periodo di studi relativo al conseguimento dei diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (A.F.A.M.)”, alla quale è allegata una tabella di equipollenza dei diplomi tra il vecchio ed il nuovo ordinamento.

La circolare riguarda, in particolare, i docenti di scuola secondaria di 1° grado in servizio e titolari ex classe di concorso A032 Educazione Musicale nella scuola Media, attualmente classe di concorso A030 Musica nella scuola secondaria di 1° grado.

Questi docenti, se in possesso dei requisiti riportati nella circolare Inps e nell’allegato, possono riscattare fino a 5 anni di studi di Conservatorio ai fini della pensione.

Il sostegno dello Snals-Confsal alla manifestazione dei precari della scuola

 I precari della scuola torneranno in piazza a Roma il prossimo 2 settembre per manifestare un comprensibile malessere.

Sulla questione irrisolta del precariato della scuola si riflettono molti anni di errori di chi ha avuto ed ha responsabilità di governo, che ha condotto politiche di reclutamento viziate da atteggiamenti ideologici solo apparentemente rivolte alla ricerca della meritocrazia. 

Anche nel frangente drammatico dell’emergenza sanitaria sono state rigettate proposte sindacali dettate dall’esigenza di avere in cattedra dal 1° settembre, in modo stabile, tutti i docenti necessari ad affrontare il più complesso anno scolastico della storia repubblicana. La conseguenza paradossale è che soltanto una piccola frazione dei posti autorizzati dal Mef saranno coperti stabilmente e che sarà necessario ricorrere massicciamente al personale precario, senza evitare i disservizi di inizio anno. Pertanto, condividendone il senso, lo Snals-Confsal sostiene la protesta delle associazioni.

La stabilizzazione dei precari è da sempre un impegno prioritario per lo Snals-Confsal, che si è battuto e si batte per indispensabili misure strutturali, formulate in proposte già avanzate al ministero. La stabilità del personale e l’attenzione alla sua formazione iniziale e in servizio sono elementi imprescindibili per una scuola di qualità.

Proseguirà l’azione dello Snals-Confsal presso l’amministrazione, affinché tenga fede agli impegni presi e avvii rapidamente il confronto con le parti sociali sulle numerose questioni ancora irrisolte in tema di reclutamento. 

venerdì 28 agosto 2020

NOTA 1494 DEL 26 AGOSTO SUI PIANI DI RECUPERO: COMUNICATO STAMPA DEL SEGRETARIO GENERALE

 I CORSI DI RECUPERO DEVONO ESSERE SVOLTI NEL RISPETTO DELLE NORME CONTRATTUALI E DELL’AUTONOMIA DELLE SCUOLE

 A seguito della pubblicazione della nota 1494 del 26 agosto sui piani di recupero degli apprendimenti degli alunni, lo Snals-Confsal ribadisce il proprio fermo dissenso dalle indicazioni in essa contenute circa l’obbligo che graverebbe sui docenti di svolgere nel periodo antecedente l'inizio delle lezioni attività di insegnamento aggiuntivo senza alcuna remunerazione.

 L’attività di recupero non può essere prevista senza un riconoscimento economico aggiuntivo per il semplice motivo che nel CCNL vigente non vi è alcun riferimento a tale obbligo. L’attività di recupero non può mai essere confusa con quella ordinaria di insegnamento che prende avvio con l’inizio delle lezioni.

Al di là delle questioni interpretative esiste al momento l’obbligo contrattuale di remunerare tutte le attività aggiuntive di insegnamento, deliberate nei contenuti, nei metodi e nei tempi dal collegio dei docenti.

La ripartizione delle risorse aggiuntive generate dai risparmi di spesa per gli esami di Stato, tra l’altro ancora non assegnate alle scuole, per le attività di recupero resta comunque presidiata dalla contrattazione di istituto ai sensi del vigente CCNL. Lo Snals-Confsal, nel chiedere il ritiro immediato della nota 1494 del 26 agosto, esigerà che in ogni scuola venga avviato il confronto sulle eventuali proposte di riarticolazione dell’orario di lavoro del personale ai sensi dell’art. 22, comma 8, del CCNL scuola.

 Lo Snals-Confsal ha sempre offerto lealmente la propria collaborazione per la riapertura delle scuole, ma non può sottacere le violazioni del dettato contrattuale e la compressione dei diritti dei lavoratori dei quali da sempre è strenuo difensore.

 

Il Segretario Generale

(Elvira Serafini)

martedì 25 agosto 2020

DIRITTO AL COMPENSO PER LE ATTIVITÀ DIDATTICHE DI RECUPERO DA EFFETTUARE DAL 1° SETTEMBRE AI SENSI DELL'ART. 6 DELL'O.M. N. 11 DEL 16 MAGGIO 2020

 Ai Dirigenti scolastici

della Provincia di Trieste

  

Preg.mi Dirigenti scolastici,

alcuni di voi, non tutti, hanno programmato, a seguito di deliberazioni collegiali, attività didattiche integrative e di recupero dall'inizio del mese di settembre, prima dell'inizio delle lezioni, ai sensi della O.M. n. 11/2020, dubitando che ai docenti che le svolgono spetti un compenso aggiuntivo, in quanto definite “ordinarie”.

Al proposito mi permetto di parteciparvi le seguenti considerazioni.

Le attività di insegnamento comprese negli obblighi di lavoro dei docenti sono quelle definite dal calendario scolastico delle lezioni a livello regionale (art. 28 del CCNL 2007), nel quale non rientrano le attività didattiche di recupero previste dall'O.M. n.11 del 16/5/2020

Le attività didattiche di cui alla O.M. n. 11 / 2020 sono dette “ordinarie”, ma classificate come integrative e di recupero dall'art. 1, c. 2 del D.L. 8/4/2020, n. 22 e dall'art. 1, c. 1 della stessa O.M. n. 11/2020. Queste fattispecie di attività didattiche sono regolate dal D.M. n. 80 del 3/10/2007 e la tab. n. 5 allegata al CCNL 2006-2009 ne stabilisce il compenso.

La denominazione di “attività didattica ordinaria” (OM n. 11, art. 6, c. 3) induce alcuni a ritenere che esse rientrino nell'attività didattica dovuta dai docenti, al pari delle lezioni che per l'a. s. 2020-2021 iniziano a metà settembre. Secondo questa interpretazione per queste attività didattiche non sarebbe dovuto alcun compenso aggiuntivo. Si rammenta che anche i corsi di recupero di cui al D.M. n. 80 del 3/10/2007 sono considerati, all'art. 1, “parte   ordinaria   e permanente” del POF, per lo svolgimento dei quali è dovuto il compenso stabilito alla tab. 5 del CCNL 2006-2009.

Di fatto si tratta di attività rese necessarie da una situazione pandemica per niente ordinaria. Inoltre non tutti i docenti sono impegnati in queste, non solo per le proprie classi e non per lo stesso numero di ore. E' pure prevista la loro prosecuzione oltre l'inizio delle lezioni, per tutto il primo periodo dell'a. s. e, all'occorrenza, anche oltre, fino al termine delle lezioni: sono cioè del tutto assimilate ai tradizionali corsi di recupero per gli alunni che hanno manifestato carenze negli apprendimenti e che hanno riportato insufficienze nelle valutazioni intermedie o finali dell'anno scolastico (D.M. n.80 del 3/10/2007).

Appare scontato che i docenti che effettueranno queste stesse attività di recupero ai sensi della O.M. 11/2020 nel prosieguo dell'anno scolastico, oltre il normale orario di insegnamento, saranno retribuiti come previsto dalla tab. n. 5 del CCNL 2006-2009 (35 o 50 € / ora). Perchè allora non retribuire come per i corsi di recupero i docenti che svolgono recuperi e integrazioni didattiche nella prima metà di settembre? Non farlo significherebbe attuare un trattamento ingiusto, discriminatorio e illegittimo. Queste attività didattiche, oltretutto “eventuali”, si possono dire ordinarie nel senso che si devono fare, la cui frequenza è obbligatoria da parte degli studenti  ammessi all'anno successivo con insufficienze in una o più materie, per causa di forza maggiore, ma non nel senso che non debbano essere retribuite.

Si evidenzia, infine, il comma 5 dell'art. 6 della stessa O.M. n. 11 del 16 maggio 2020 che testualmente recita: “Ai sensi degli articoli 4 e 5 del Regolamento sull’autonomia, le attività didattiche di cui al presente articolo sono realizzate attraverso l’organico dell’autonomia, adottando ogni forma di flessibilità didattica e organizzativa e facendo convergere sul prioritario sostegno agli apprendimenti le iniziative progettuali”.   Per la flessibilità didattica e organizzativa e per le ore aggiuntive prestate per l'attuazione dei corsi di recupero per gli alunni con debito formativo è espressamente previsto il riconoscimento economico dal FIS (CCNL, art. 88, c.1 e 2 a, c). L'O.M. Inoltre esplicita che su queste attività devono convergere prioritariamente le iniziative progettuali, assimilandole in tal modo ai progetti per i quali è sempre dovuto adeguato compenso. Insomma, la stessa O.M. n. 11/2020, contiene tutti gli elementi che sanciscono il diritto al compenso per queste attività didattiche integrative e di recupero.

                                             

                                                                     Il Segretario provinciale SNALS

                                                                                   Franco De Marchi


  

 

giovedì 30 luglio 2020

Azione n. 22 – Ricorso al TAR del Lazio per essere inseriti in prima fascia delle graduatorie provinciali (G.P.S.).


  • Con l’Ordinanza Ministeriale n. 60 del 10 luglio 2020, in riforma della precedente normativa che disciplinava le Graduatorie di Istituto, è possibile richiedere l’inserimento nelle Graduatorie provinciali:

-  prima fascia (per i docenti in possesso di abilitazione);

-  seconda fascia (per i docenti in possesso del titolo di accesso + 24 CFU, oppure diploma ITP o che costituisca valido titolo di accesso).

Le nuove G.P.S. già con l’avvio del nuovo anno scolastico dovranno essere utilizzate per l’attribuzione degli incarichi annuali fino alla fine dell’anno scolastico (31 agosto) o fino al termine delle attività didattiche (30 giugno).

Il Consiglio di Stato, con la recente sentenza n. 4167 del 30 giugno 2020 ha riconosciuto a coloro che abbiano maturato un servizio pari a 36 mesi (o 180 giorni x 3 anni scolastici) il diritto all’equiparazione giuridica all’abilitazione all’insegnamento.

Pertanto, lo Snals ritiene di poter proporre la seguente azione giudiziaria a favore tutti i docenti che abbiano maturato 36 mesi di servizio (o 180 giorni x 3 anni scolastici), sia su posto comune che su sostegno; tanto nella scuola statale che in quella paritaria, senza limite temporale, per vedersi riconoscere il diritto all’inserimento nelle Graduatorie provinciali di Prima fascia (GPS) riservate ai docenti in possesso di abilitazione.

Ovviamente, l’eventuale accoglimento del ricorso implicherebbe anche l’inserimento dei ricorrenti nella II Fascia delle Graduatorie di istituto di nuova formulazione.

Quindi, per il ricorso è necessario che gli interessati trasmettano alle segreterie provinciali di appartenenza (vedi qui le sedi) entro e non oltre il 24.08.2020 (in formato A4, non fronte/retro, e soprattutto i documenti non devono essere spillati) i documenti indicati nella scheda di adesione (ad es. ad es. copia contratti, oppure certificato di servizio, copia certificato attestato 24 CFU) che dovrà essere scaricata e compilata on line cliccando qui.

Gli interessati dovranno presentare la domanda di inserimento in prima fascia entro i termini stabiliti in formato cartaceo (predisposta dall’Ufficio Legale e scaricabile dall’area Ufficio Legale – azione 22) con racc. a.r. atteso che la procedura telematica non consentirà l’inserimento in prima fascia delle G.P.S..

Scarica la domanda di inserimento in prima fascia.

Il costo di adesione al ricorso è di 150,00 euro per gli iscritti allo SNALS.

giovedì 23 luglio 2020

PERSONALE DOCENTE- GRADUATORIE ISTITUTO - SCADENZA 6 AGOSTO

Vademecum graduatorie provinciali docenti 

GRADUATORIE PROVINCIALI DI ISTITUTO

Link del Ministero con tutte le informazioni. 

Graduatorie provinciali e d'istituto per le supplenze: DOMANDE ON LINE dalle h.15.00 del 22 luglio alle h.23.59 del 6 agosto 2020

E’ stato pubblicato  il Decreto dipartimentale prot. 858 del 21/7/2020 avente come oggetto: “Procedure di istituzione delle graduatorie provinciali e di istituto di cui all’articolo 4, commi 6- bis e 6-ter, della legge 3 maggio 1999, n. 124 e di conferimento delle relative supplenze per il personale docente ed educativo per il biennio relativo agli anni scolastici 2020/2021 e 2021/22. Modalità e termini di presentazione delle istanze” che avvia la procedura di inserimento nelle graduatorie provinciali e di istituto per le supplenze.

Le istanze di partecipazione potranno essere inoltrate dalle ore 15.00 del 22 luglio 2020 fino alle ore 23.59 del 6 agosto 2020, esclusivamente attraverso “Istanze on Line (POLIS)”.

Di seguito, una breve sintesi per argomenti del suddetto decreto:

 

Sintesi decreto dipartimentale n. 858 del 21 luglio 2020

Modalità di presentazione

Gli aspiranti possono richiedere di partecipare alla procedura, a pena di esclusione, in un’unica provincia.

Ai fini dell’inserimento, gli aspiranti presentano istanza di partecipazione unicamente in modalità telematica, ai sensi del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, attraverso l’applicazione “Istanze on Line (POLIS)” previo possesso delle credenziali SPID, o, in alternativa, di un'utenza valida per l'accesso ai servizi presenti nell’area riservata del Ministero con l’abilitazione specifica al servizio “Istanze on Line (POLIS)”.

Le istanze presentate con modalità diverse non saranno prese in considerazione.

I candidati, collegandosi all’indirizzo www.miur.gov.it, accedono, attraverso il percorso Argomenti e Servizi > Scuola > Reclutamento e servizio del personale scolastico > Graduatorie provinciali di supplenza, alla pagina dedicata.

 

Termini di presentazione

L’inoltro delle istanze di partecipazione alla procedura è possibile a partire dalle ore 15.00 del 22 luglio 2020 fino alle ore 23.59 del 6 agosto 2020.

Non è valutata la domanda presentata fuori termine e in modalità difforme da quella indicata al presente articolo e dall’OM 60/2020.

 

Dichiarazioni

Non si tiene conto delle istanze che non contengono tutte le indicazioni circa il possesso dei requisiti richiesti e tutte le dichiarazioni previste dall’OM 60/2020.

L’amministrazione non è responsabile in caso di smarrimento delle proprie comunicazioni, dipendente da inesatte o incomplete dichiarazioni da parte dell’aspirante circa il proprio indirizzo di posta elettronica oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo rispetto a quello indicato nell’istanza, nonché in caso di eventuali disguidi imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o a forza maggiore.

Fatte salve le responsabilità di carattere penale, è escluso dalle graduatorie, per tutto il periodo della loro vigenza, l’aspirante di cui siano state accertate, nella compilazione del modulo di domanda, dichiarazioni non corrispondenti a verità.

Le dichiarazioni dell’aspirante, inserite attraverso le apposite procedure informatizzate, sono rese ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Vigono al riguardo le disposizioni di cui agli articoli 75 e 76 della richiamata disposizione normativa.

È ammessa, esclusivamente, la dichiarazione di requisiti e titoli di cui l’aspirante sia in possesso entro la data di scadenza dei termini di presentazione delle domande.

Gli aspiranti dichiarano nella domanda tutti i titoli posseduti di cui chiedono la valutazione, senza produrre alcuna certificazione.

È fatta eccezione, con conseguente necessità di produzione del rispettivo titolo, relativamente a:

a.    titoli di studio conseguiti all’estero;

b.    dichiarazione di valore del titolo di studio conseguito all’estero per l’insegnamento di conversazione in lingua straniera;

c.    servizi di insegnamento prestati nei Paesi dell’Unione Europea ovvero in altri Paesi.

 

Inserimento con riserva ed esclusioni

Gli aspiranti sono inseriti nelle graduatorie con riserva di accertamento del possesso dei requisiti di ammissione.

L’Amministrazione può disporre, con provvedimento motivato, l’esclusione dei candidati non in possesso di uno dei requisiti di ammissione, in qualsiasi momento durante la vigenza delle graduatorie.

 

lunedì 20 luglio 2020

CONCORSO STRAORDINARIO DOCENTI

Con il decreto dipartimentale n.783 del 8 luglio 2020 (Pdf 98Kb) il MIUR ha ufficialmente aperto le domande di partecipazione al concorso straordinario 2020 per Docenti di scuola secondaria. 

Le istanze devono essere presentate in via telematica. Il termine entro cui inviare la domanda è fissato alle 23.59 del 10 agosto, data di scadenza del bando.

REQUISITI

Per partecipare al concorso straordinario docenti occorre possedere i seguenti requisiti:

  • aver svolto, tra l’anno scolastico 2008/2009 e l’anno scolastico 2019/2020, su posto comune o di sostegno, almeno 3 anni di servizio, anche non consecutivi;
  • aver svolto almeno un anno di servizio, tra gli anni scolastici 2008/2009 e 2019/2020, nella specifica classe di concorso o nella tipologia di posto per la quale si concorre;
  • per il posto comune, titolo di studio previsto dall’articolo 5, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, coerente con la classe di concorso richiesta fermo restando quanto previsto dall’articolo 22, comma 2, del predetto decreto con riferimento alle classi di concorso a posti di insegnante tecnico-pratico;
  • per il posto di sostegno, titolo di accesso alla procedura e specializzazione per il relativo grado. 

La partecipazione è aperta anche i docenti di ruolo. Il servizio svolto su posto di sostegno in assenza di specializzazione è considerato valido ai fini della partecipazione al bando di concorso straordinario.

VALIDITA’ TITOLI DI SERVIZIO

3 anni di servizio richiesti per partecipare al concorso scuola 2020 per docenti di scuola media e superiore sono considerati validi solo se rispetta le seguenti condizioni:

  • sono stati prestati nelle scuole secondarie statali;
  • sono stati prestati nelle forme di cui al comma 3 dell’articolo 1 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2009, n. 167, e al comma 4-bis dell’articolo 5 del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 1, comma 6, del decreto legge 29 ottobre 2019, n. 126;
  • sono stati prestati come insegnante di sostegno oppure in una classe di concorso compresa tra quelle di cui all’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n. 19, e successive modificazioni, incluse le classi di concorso ad esse corrispondenti.

TITOLI VALUTABILI

Mettiamo a vostra disposizione l’ALLEGATO D (Pdf 329Kb) del bando, contenente la tabella dei titoli valutabili nella procedura straordinaria per titoli ed esami per l’immissione in ruolo di personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado, su posto comune e di sostegno, e ripartizione dei relativi punteggi.

AMMISSIONI CON RISERVA

Sono ammessi con riserva alla procedura concorsuale coloro che:

  • raggiungono le tre annualità di servizio previste unicamente in virtù del servizio svolto nell’anno scolastico 2019/2020;
  • sono iscritti ai percorsi di specializzazione all’insegnamento di sostegno avviati entro il 29 dicembre 2019. La riserva si scioglierà positivamente se il titolo sarà conseguito entro il 15 luglio 2020.
  • hanno conseguito all’estero la specializzazione per l’insegnamento su posto di sostegno o il titolo di accesso alla classe di concorso e hanno presentato o presenteranno la domanda di riconoscimento entro la scadenza del bando straordinario.