Sulla base del comunicato MEF del 9/11/2022 sono state redatte apposite tabelle relative all’aumento per tutti i pensionati del 7,30% dal 01/01/2023.
mercoledì 16 novembre 2022
Tabelle con aumento netto Irpef pagato nella pensione dall’1.1.2023
martedì 15 novembre 2022
Lo SNALS-Confsal firma l’ipotesi di contratto collettivo nazionale del Comparto Istruzione e Ricerca per la parte economica
Serafini: “È un primo, importante traguardo. Ma noi non molliamo. Ora avanti con le trattative”
A seguito dell’accordo politico raggiunto nella serata di ieri tra il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e lo Snals-Confsal, le trattative per il rinnovo contrattuale del Comparto Istruzione e Ricerca hanno avuto oggi un primo epilogo con la firma all’ARAN di una ipotesi di contratto collettivo nazionale riguardante i principali aspetti della parte economica dell’articolato.
Soddisfazione dello Snals-Confsal, che, con perseveranza e tenacia, ha perseguito l’obiettivo di non chiudere la parte economica del contratto con le “solite briciole”, ma ha preteso aumenti dignitosi e rispettosi del lavoro svolto dal personale del Comparto Istruzione e Ricerca. Con l’accordo odierno la maggior parte delle risorse contrattuali (95% del totale) potranno essere attribuite al personale delle istituzioni scolastiche, delle università, degli enti pubblici di ricerca e dell’alta formazione artistica e musicale fin dal mese di dicembre, compresi gli arretrati relativi al triennio contrattuale 2019-2021.
“Si tratta di un primo, importante risultato concreto - ha dichiarato Elvira Serafini, Segretario Generale dello Snals-Confsal – che viene incontro alle difficoltà economiche sperimentate in questo frangente anche dai lavoratori del nostro comparto. Inoltre, il Ministro Valditara ha accolto le nostre richieste di reperire ulteriori risorse. È significativo che nel Consiglio dei Ministri di ieri sera siano stati stanziati, come promesso, altri 100 milioni per la scuola e che ci sia l’impegno a trovare una soluzione concreta, in un prossimo provvedimento normativo, per sopperire alla grave mancanza di risorse per la valorizzazione del personale degli enti di ricerca non vigilati dal MUR, sancita dalla scorsa legge di bilancio”.
Il riferimento ai 100 milioni una tantum accordati per il 2022 nel Consiglio dei Ministri nella serata di ieri è inserito anche nel testo della dichiarazione congiunta che chiude l’accordo firmato oggi.
L’ipotesi di contratto sottoscritta contiene le tabelle degli incrementi stipendiali che permettono di individuare gli aumenti per ogni lavoratore del Comparto.
La parte economica del contratto sarà completata attraverso la prosecuzione del confronto e con l’approvazione della manovra di bilancio (legge di bilancio e decreti collegati) che dovrà garantire al personale della scuola la disponibilità di ulteriori 300 milioni nella retribuzione fissa dei docenti oltre al reperimento di risorse aggiuntive per gli altri Settori del Comparto.
La trattativa sul contratto proseguirà senza ritardi anche sulla parte normativa (mobilità e superamento dei vincoli, nuove e migliori condizioni sui permessi, revisione delle norme disciplinari e riconoscimento ai precari degli stessi diritti dei colleghi a tempo indeterminato, relazioni sindacali e lavoro agile ), sulla riforma di vari ordinamenti professionali (Ata, Università, Enti di ricerca, Afam) e sull’allocazione delle risorse residue. A questo scopo l’Aran ha già convocato le OO.SS. per il 15 novembre (Ata), il 21 novembre (Afam) e il 23 novembre (Università e Enti di ricerca).
“Siamo pronti a proseguire con l’analisi di tutto ciò che ancora manca - conclude Serafini. La soddisfazione per la firma di oggi non ci fa dimenticare che si tratta solo di una prima tappa, seppur significativa, di un percorso articolato.”
Il Segretario Generale
(Elvira Serafini)
lunedì 7 novembre 2022
Docenti neo immessi in ruolo 2022 - corso di formazione gratuito
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INCONTRO CON IL MINISTRO VALDITARA: LO SNALS CONFSAL ATTENDE SEGNALI CHIARI DI CAMBIAMENTO
Si è svolto il 3 novembre il primo incontro del Ministro dell’Istruzione e del Merito con le Organizzazioni sindacali del Comparto Istruzione e Ricerca.
Dopo i saluti iniziali sono intervenuti i Segretari
Generali delle Organizzazioni sindacali presenti.
Lo Snals Confsal, rappresentato dal Segretario
Generale Elvira Serafini, ha preliminarmente sottolineato che i diversi Governi
che si sono succeduti negli ultimi anni hanno sempre a parole assicurato di
voler considerare la Scuola come tema centrale per lo sviluppo del Paese ma nei
fatti hanno disatteso gli accordi e i patti solennemente sottoscritti, a
partire dal Patto per la Scuola.
Per risolvere i problemi che attanagliano la scuola
italiana come ad esempio quello del precariato ormai dilagante sono state
sottoscritte con le organizzazioni sindacali intese unitarie, poi puntualmente
disattese o addirittura smentite da comportamenti e provvedimenti in contrasto
con esse.
Abbiamo elencato quindi i problemi “storici” della
scuola italiana che anche per quest’anno scolastico hanno condizionato la
regolare ripresa delle lezioni:
- Instabilità
delle cattedre
- Persistente presenza del
precariato che vede, fra l’altro, docenti immessi in ruolo che a seguito di
sentenza vengono licenziati. Per coloro è assolutamente necessaria una
sanatoria amministrativa.
- Decine di migliaia di
posti di sostegno ricoperti con personale precario a causa della mancata
riconduzione ad organico di diritto dei posti in deroga.
- Organici ATA
insufficienti, anche a causa della mancata proroga dell’organico Covid
- Tempo scuola ridotto e
distribuito in maniera disomogenea sul territorio nazionale
- Immediato rinnovo del
contratto per sanare l’ingiustizia subita dal personale della scuola che
percepisce le retribuzioni più basse di tutto il pubblico impiego
- Edilizia scolastica in
gran parte vetusta e fatiscente che non garantisce alcuna sicurezza ad alunni e
personale
- Invasione
costante della norma legislativa nelle materie contrattuali, a partire dai
vincoli per la mobilità fino ai criteri di progressione di carriera. La
progressione stipendiale deve tornare ad essere materia contrattuale.
Il Ministro raccogliendo le diverse posizioni
sindacali ha espresso la volontà di avviare a soluzione i principali problemi
che gli sono stati posti all’attenzione nell’ottica del miglioramento della
qualità della scuola.
Per lo Snals Confsal occorre che la Scuola diventi
una risorsa strategica per il Paese. Il PNRR non deve essere utilizzato solo
per investimenti in infrastrutture ma deve servire anche ad incrementare la
spesa corrente per l’istruzione. Aldilà della nuova denominazione del Ministero
dell’Istruzione occorre che vengano reperite risorse utili per un vero disegno
riformatore che ponga al centro del sistema scolastico i bisogni complessivi
della comunità educante e dei suoi protagonisti, in un rinnovato progetto di
valorizzazione del personale. Solo in tal modo la scuola potrà tornare ad
essere lo strumento di emancipazione sociale e culturale che le spetta.
Non è possibile porre l’obiettivo del miglioramento
della qualità della scuola o della valorizzazione del merito senza avere il
coraggio di programmare un piano di risorse certe da destinare al nostro
sistema di istruzione, iniziando a considerarlo come un investimento e non come
un costo. La competitività del nostro Paese passa attraverso percorsi formativi
in grado di rimotivare adeguatamente allo studio con nuove e più adeguate risorse
finanziarie ed organiche
Occorre poi risolvere definitivamente il problema
del precariato con un doppio canale di reclutamento e con una procedura
semplificata per coloro che vantano diversi anni di esperienza come docenti,
anche con il ricorso alla chiamata da GPS.
In ogni caso per lo Snals Confsal occorre
ripristinare corrette e costanti relazioni sindacali per il confronto
permanente, tempestivo ed efficace su ogni provvedimento normativo
dell’amministrazione scolastica. Solo in tal modo le organizzazioni sindacali
saranno messe in grado di offrire il loro contributo alla soluzione dei
problemi della scuola.