Nell'incontro dei
rappresentanti sindacali della scuola del Nord Italia tenutosi recentemente a
Mestre, l'assistente amministrativa
Donatella Sandri, su incarico e per conto della Segreteria dello SNALS di Trieste,
alla presenza di 350 delegati e dei Segretari nazionali del comparto istruzione
e ricerca di SNALS, CGIL, CISL, UIL e GILDA, è stata portavoce degli assistenti
amministrativi della nostra provincia, preoccupati per la procedura Nuova Passweb con cui l’Ufficio
Scolastico Regionale, in accordo con l’INPS, ha delegato alle segreterie delle
scuole i controlli e le relative convalide delle complesse situazioni
previdenziali dei dipendenti, finora in carico ad Uffici specializzati in
materia. “Si tratta di un problema di
livello nazionale scoppiato solo quest’anno in alcune regioni, in quanto le
modalità e gli accordi che lo riguardano e che coinvolgono gli Uffici
Scolastici Regionali e le sedi INPS sono diversi da regione a regione. L’entità delle responsabilità che questo
lavoro comporta e che ricade sugli amministrativi che si occupano di tutto il
personale scolastico”, - ha dichiarato Sandri nel suo apprezzato
intervento- “Non sembra essere chiara né
ai Dirigenti Scolastici che alla fine avvallano le dichiarazioni in totale
fiducia, né ai pensionandi la cui verifica del diritto ed il conseguente
ammontare della pensione dipende dalle suddette operazioni. La formazione
proposta dall’INPS agli amministrativi delle scuole triestine si è rivelata
totalmente inadeguata in quanto in due appuntamenti di poche ore si pretendeva
di insegnare una materia nuova, complessa, molto vasta e l’applicazione di un
programma INPS, non ministeriale, che si è rivelato subito complicato, per
niente fluido ed intuitivo. Le competenze degli amministrativi delle scuole
sono oggi notevoli per quantità e qualità, perché già dal 2000 si sono dovuti
far carico di incombenze e carichi di lavoro, tra l'altro rallentati da
soverchiante burocrazia, precedentemente persino inconcepibili, oltretutto con
progressive riduzioni di organico. Continuando di questo passo e aggiungendo,
senza limiti, non solo ulteriori carichi, bensì anche responsabilità alle quali
poi questi lavoratori sono chiamati a rispondere in prima persona, tutte le amministrazioni potrebbero permettersi di
scaricare, con il benestare del MIUR, il
proprio lavoro a delle persone, prima che a degli uffici, che non meritano
tutto ciò. E’ ora di dire basta a tutto questo”- ha
concluso Sandri – “e di unirsi in
un’unica voce che coinvolga tutto il personale della scuola e tutti i
sindacati, perché gli assistenti amministrativi assieme ai collaboratori
scolastici sono, tra il personale della scuola, i meno riconosciuti e i più
dimenticati da tutti coloro che ignorano che senza di loro le scuole non
potrebbero aprire le porte ogni giorno”.
Le problematiche del personale ATA sono fra le priorità dello sciopero
nazionale proclamato dallo SNALS assieme agli altri sindacati rappresentativi
per il prossimo 17 maggio.