I candidati inseriti nella seconda fascia delle graduatorie ATA possono scegliere fino a 30 sedi scolastiche. La domanda, unica per tutti i profili per cui l’aspirante ha titolo, deve essere compilata e trasmessa esclusivamente via web, tramite le istanze on line dal 24 novembre 2014 alle ore 14,00 del 23 dicembre 2014.
martedì 25 novembre 2014
venerdì 21 novembre 2014
SCIOPERO LUNEDI' 1 DICEMBRE 2014
sciopera per ottenere:
Ø
il rinnovo del contratto di lavoro;
Ø
il mantenimento degli scatti di anzianità;
Ø
la rinuncia ad ogni modifica normativa per via legislativa su tematiche
contrattuali;
Ø
il superamento della inaccettabile sottovalutazione del ruolo del
personale ATA nella vita delle scuole l’inclusione e
per il suo inserimento tra il personale destinatario sia dei percorsi di
stabilizzazione sia dell’organico funzionale e di rete;
Ø
la stabilizzazione dei precari, docenti e ATA, senza cancellare la
ricostruzione di carriera per i neo immessi in ruolo e il riconoscimento
dell’anzianità per tutti;
Ø
criteri chiari per attribuire la eventuale “premialità”, tendenti a valorizzare il lavoro in classe, definiti in sede di CCNL
e non affidati al ruolo prevalente di un organo monocratico. Inoltre, la “premialità” deve essere
finanziata con “risorse fresche/aggiuntive” e non con quelle attualmente
attribuite all’anzianità che è riconosciuta in tutti i Paesi Europei, in
quanto, è un arricchimento della professionalità;
Ø
il riconoscimento nei provvedimenti, e non solo
nelle dichiarazioni, che l’istruzione e
la formazione sono un “investimento” e non una “spesa” improduttiva su cui
tagliare;
Ø
lo stop ai tagli che mettono a rischio il
funzionamento delle scuole e sviliscono il lavoro di docenti, dirigenti e ATA
minando la loro dignità professionale;
Ø
l’eliminazione degli interventi previsti dall’art. 28 della legge di
stabilità, in particolare nelle parte che:
riduce il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche; riduce il
numero di esoneri dal servizio per i coordinatori periferici di educazione
fisica, eliminando il livello provinciale; abroga esoneri e semiesoneri per
docenti con funzioni vicarie e addetti alla vigilanza, privando le scuole di
risorse utili per il loro funzionamento in casi di particolare complessità. In
tutto si avrebbe una perdita indotta corrispondente a complessivi 3143,5 posti;
introduce il divieto di conferire supplenze brevi al personale ATA. Introduce, inoltre, la norma che la
sostituzione dei collaboratori scolastici può essere ovviata con il ricorso ad
ore eccedenti per il personale in servizio. Così facendo inserisce modifiche
per legge al CCNL e attribuisce ulteriori voci di spesa alle scuole a cui viene
ridotto il finanziamento. Stabilisce, inoltre, priorità nell’utilizzo del
“Fondo” invadendo il campo contrattuale e le prerogative RSU; introduce il
divieto di conferimento di supplenza per il primo giorno di assenza dei
docenti; ridetermina in contrazione le
dotazioni organiche ATA, riducendole di 2020 unità.
giovedì 20 novembre 2014
PROCLAMAZIONE SCIOPERO NAZIONALE DEL PERSONALE DEL COMPARTO SCUOLA, DELL’AREA V DELLA DIRIGENZA SCOLASTICA, DELL’AFAM, DELLA RICERCA PER IL 1° DICEMBRE 2014
La Segreteria Generale nella
mattinata del 19 novembre ha inviato al Miur e alla Commissione di Garanzia la proclamazione dello stato di agitazione del
personale del comparto scuola, dell’area V della dirigenza scolastica, dell’
AFAM, della Ricerca e la richiesta di esperimento della procedura di
conciliazione.
Avendo
ricevuto dal MIUR una risposta di non obbligatorietà di conciliazione, la
Segreteria Generale ha proclamato lo sciopero nazionale per il 1^ dicembre
2014.
mercoledì 19 novembre 2014
PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE
Lo SNALS-Confsal
ha proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale e, nella giornata di oggi, formalizzerà la richiesta di esperimento della procedura di conciliazione
propedeutica, in caso di esito negativo, alla proclamazione di azioni di
sciopero.
giovedì 13 novembre 2014
INCONTRO CON IL MINISTRO: DELUSIONE PER LA MANCANZA DI RISPOSTE – SEMPRE PIU’ PROBABILE IL RICORSO AD UN INASPRIMENTO DELL’AZIONE SINDACALE
Resoconto dell’incontro
L’incontro, tra
il Ministro e i Segretari Generali delle OO.SS. rappresentative del personale
scolastico, non ha prodotto alcun passo in avanti sui delicati temi sul tappeto
e si è limitato a una sintetica presentazione del Ministro del documento “la
buona scuola” e, dopo i diversi interventi delle OO.SS., a una replica conclusiva,
in cui ci sono stati solo generici auspici per una futura collaborazione in
vista della stesura dell’atto legislativo che tradurrà in concreto l’attuale
documento politico-programmatico.
Nel suo
intervento il Segretario Generale dello SNALS-CONFSAL ha riaffermato con forza
le posizioni del nostro sindacato richiamandosi ai documenti del nostro
sindacato inviati da tempo, e in più riprese, al Ministro e al Presidente del
Consiglio e ha sottolineato il grande seguito da parte degli operatori
scolastici dell’iniziativa intrapresa con la raccolta delle firme che, dopo la
consegna delle prime trecentomila, continuano ad affluire nelle sedi dei
sindacati.
Nel suo
intervento il Prof Nigi ha, tra l’altro, sottolineato che:
- gli operatori scolastici,
con la loro firma, rivendicano il diritto al rinnovo del contratto di lavoro e
al mantenimento degli scatti di anzianità che non possono essere cancellati per
utilizzare tali risorse per non meglio
definiti “scatti di merito”, peraltro da attribuire a una platea ridotta a due
terzi del personale, con l’aggravante che gli uni si cancellano da subito e gli
altri partirebbero dal 2019;
- vi è una
inaccettabile sottovalutazione del ruolo del personale ATA nella vita delle
scuole;
- vi è una evidente
contraddizione tra alcuni principi affermati e gli atti concreti che sembra
perseguire il Governo, a partire dalla legge di stabilità in discussione in
Parlamento. Infatti, a fronte della dichiarata volontà di considerare
l’istruzione e la formazione un “investimento” e non una “spesa” improduttiva
su cui intervenire per ridurla, si continua ad operare tagli e a svilire il
lavoro di docenti, dirigenti e ATA minando la loro dignità professionale. Non
si possono leggere diversamente gli interventi previsti dall’art. 28 della legge
di stabilità che:
- riduce di 30 milioni
di euro il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche;
- acquisisce
all’erario parte delle eventuali somme non utilizzate dalle scuole (10 milioni
di euro) invece di farle confluire, come avviene attualmente, nel fondo per il
funzionamento delle stesse;
- riduzione del numero
di esoneri dal servizio per i coordinatori periferici di educazione fisica,
eliminando il livello provinciale (90 unità) e lasciando solo il livello
regionale ove sono attualmente 18;
- abroga esoneri e
semiesoneri per docenti con funzioni vicarie e addetti alla vigilanza, privando
le scuole di risorse utili per il loro funzionamento in casi di particolare
complessità (attualmente sono attribuiti
esoneri: 3 a
circoli didattici, 1119 ad istituti comprensivi e 469 ad istituti di 2° grado e
semiesoneri: 2056 ad istituti
comprensivi e 1049 a
istituti di 2° grado). In tutto si avrebbe una perdita indotta corrispondente a
complessivi 3143,5 posti;
- introduce il divieto
di conferire supplenze brevi al personale ATA: fino a 7 giorni per i
collaboratori scolastici, agli
assistenti tecnici e per quelli amministrativi con deroga per le situazioni con
organico inferiore a tre. Introduce,
inoltre, la norma che la sostituzione dei collaboratori scolastici può essere
ovviata con il ricorso ad ore eccedenti per il personale in servizio. Tutto
questo senza tener conto che l’attuale organico e’ insufficiente per il
funzionamento delle scuole (vedi autorizzazione di posti in deroga). Così facendo
inserisce modifiche per legge al CCNL e attribuisce ulteriori voci di spesa
alle scuole a cui viene ridotto il finanziamento. Stabilisce, inoltre, priorità
nell’utilizzo del “Fondo” invadendo il campo contrattuale e le prerogative RSU;
- introduce il divieto
di conferimento di supplenza per il primo giorno di assenza dei docenti;
- ridetermina in
contrazione le dotazioni organiche ATA,
riducendole di 2020 unità;
- lo SNALS-CONFSAL è
favorevole alla stabilizzazione del precariato, all’organico funzionale
pluriennale e non rifiuta pregiudizialmente di affrontare il tema della
premialità ma:
- la stabilizzazione
dei precari, che tra l’altro avviene per anticipare una sentenza europea, non
può scaricare il suo costo sul
personale, cancellando la ricostruzione di carriera per i neo immessi in ruolo
e il riconoscimento dell’anzianità per tutti;
- i criteri per
attribuire la “premialità”, che non deve confondersi con la “produttività”, devono essere chiari e tendere a
valorizzare il lavoro in classe e non possono essere affidati al ruolo
prevalente di un organo monocratico. La “premialità” deve essere finanziata con
“risorse fresche/aggiuntive” e non con quelle attualmente attribuite
all’anzianità che è riconosciuta, con la sola eccezione della Svezia, in tutti
i Paesi Europei, in quanto, soprattutto nel caso della scuola, l’anzianità è un
arricchimento della professionalità.
Di fronte a questo scenario, il sindacato
individuerà le forme di azione sindacale da intraprendere non escludendo il
ricorso ad azioni si sciopero.
martedì 11 novembre 2014
A.S. 2014/2015 - MOF lordo stato e lordo dipendente
Si fa
seguito all’Intesa sottoscritta con le OOSS del Comparto scuola in data 7
agosto 2014 e alla successiva Intesa del 2 ottobre 2014 relativa alle economie
e con la presente, ad iter definito per l’istituzione dei CPIA, si rendono noti gli importi del MOF per l'a.s. 2014/2015 (sia al lordo stato, sia al
lordo dipendente), finalizzati a retribuire gli Istituti
contrattuali del personale del comparto scuola relativamente al Fondo per
l’istituzione scolastica, Funzioni strumentali, Incarichi specifici, Ore
eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti.
Assegnazioni scuole Trieste.
Assegnazioni scuole Trieste.
mercoledì 5 novembre 2014
SBLOCCACONTRATTO: LO SNALS-CONFSAL CHIEDE A RENZI DI ASCOLTARE LA VOCE DEI LAVORATORI DELLA SCUOLA
Comunicato Stampa
250mila firme non valgono forse 250mila tweet?
Roma, 30 ottobre. A Roma i sindacati della scuola hanno presentato i risultati dell’operazione nazionale“#sbloccacontratto”, grazie a cui sono state raccolte finora 250.000 firme del personale scolastico. Un modo per fararrivare al premier Renzi – cui sono stati consegnati gli scatoloni con le firme – la voce di chi nella scuola lavora.
Oltre a dar voce alle giuste motivazioni di protesta contro alcune proposte contenute nella legge di stabilità e nella “buona scuola”, lo Snals-Confsal rivendica per i lavoratori della scuola il diritto di ottenere il rinnovo del contratto e di mantenere gli scatti di anzianità.Il governo non può, secondo il sindacato autonomo, cancellare questi ultimi per attribuire imprecisati e difficilmente attribuibili scatti di merito a una platea più ridotta, con l’ulteriore aggravante che i primi verrebbero cancellati da subito e i secondi partirebbero tra 5 anni con, in mezzo, un altro bel taglio lineareagli insegnanti e agli Ata! Sotto la magica parola di merito in realtà c’è ben altro.Inoltre, lo Snals-Confsal, ovviamente favorevole alla stabilizzazione per 148mila lavoratori annunciata da Renzi per il 2015, evidenzia come la comunicazione governativa stia facendo passare come investimento ciò che in realtà corrisponde a 3 miliardi di risparmi per le casse dello Stato tra cancellazione della ricostruzione di carriera per i neoimmessi in ruolo e non riconoscimento per tutti dell’anzianità.
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