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venerdì 1 luglio 2011

PERSONALE ATA TRANSITATO DEGLI EE.LL. ALLO STATO RICHIESTA ATTUAZIONE SENTENZA CORTE EUROPEA DIRITTI UMANI DEL 7/6/2011

Il Segretario Generale, al fine di porre in essere ogni azione utile per addivenire alla soluzione per il personale ATA transitato dagli EE.LL. allo Stato, giusta sentenza della Corte Europea dei diritti umani del 7/6 u.s., ha inoltrato agli organi competenti la nota che di seguito riportiamo.

“Come è noto, la Corte Europea si è pronunciata in senso favorevole, accogliendo il ricorso proposto da alcuni lavoratori appartenenti al personale ATA della scuola, transitati dagli Enti Locali allo Stato a norma della Legge n. 124/99, che avevano lamentato la violazione dell’art. 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU).
In buona sostanza, è stato accertato dalla Corte che lo Stato italiano – con la c.d. legge di interpretazione autentica (Legge Finanziaria del 2006) che ha interpretato l’art. 8 della Legge n. 124/1999 nel senso di non riconoscere l’intera anzianità pregressa maturata presso l’ente di provenienza – ha violato i diritti dei lavoratori Ata, amministrativi, tecnici e ausiliari.
I giudici di Strasburgo hanno accolto il ricorso di centoventotto dipendenti Ata, affermando che le autorità italiane non potevano emanare una legge retroattiva in corso di causa in contrasto con l’articolo 6 della Convenzione Europea, che invece garantisce il diritto al giusto processo.
Secondo la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, la manovra del governo era stata varata per salvaguardare le casse dello Stato, minacciate dai numerosi ricorsi vinti da parte del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola.
La sentenza diverrà definitiva tra tre mesi, nel frattempo la Corte di Strasburgo ha invitato le parti a trovare un accordo, piuttosto che stabilire un risarcimento per i ricorrenti.
Con la presente si richiede di porre in essere ogni azione utile per addivenire alla giusta soluzione per gli interessati”.