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mercoledì 16 gennaio 2013

Sospeso il Piano dimensionamento delle scuole superiori predisposto dalla Provincia di Trieste

Questa segreteria esprime soddisfazione per la sospensione da parte della Provincia di Trieste del piano di dimensionamento deliberato lo scorso novembre dalla sua stessa Giunta, accogliendo le motivazioni addotte dall’Assessore regionale Molinaro. Per questa conclusione lo SNALS si è impegnato in prima linea, con le altre sigle sindacali maggiormente rappresentative, avendo chiesto immediatamente alla Regione il respingimento di quella delibera provinciale. I motivi che stanno alla base della posizione dello SNALS sono di ordine didattico, organizzativo, logistico, normativo, giurisprudenziale e di garanzia dell’offerta formativa. Essi tengono conto dell’attuale incertezza normativa in materia, dei parametri numerici che potrebbero a breve essere modificati, della specificità dei punti di erogazione dei servizi didattici e formativi in rapporto al territorio della nostra provincia e del fatto che non è ancora completato il ciclo della riforma degli indirizzi di studio delle scuole superiori che sta comportando anche una progressiva migrazione di iscritti dall’istruzione liceale a quella tecnica e professionale, con delle sorprese che potrebbero rivelarsi presto decisive per i prossimi equilibri. Perciò avevamo ritenuto prematuro il piano di dimensionamento che era stato avanzato dalla Giunta Provinciale, che ora viene sospeso fatta salva, opportunamente, la parte che riguarda l’attivazione degli indirizzi di studio serali richiesti dall’istituto Nautico.
Ora si chiede che per il futuro l’argomento venga affrontato tempestivamente con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, amministrativi e sindacali, che soltanto insieme, attorno ad un unico tavolo di lavoro costituito ad hoc, potranno elaborare e proporre un piano condiviso, rispondente alle peculiarità del nostro territorio, per sostenere, rafforzare e rilanciare l’istruzione tecnica e professionale, per salvaguardare la specificità degli indirizzi di studio caratterizzati dall’unicità, per dar vita al maggior numero di istituti compatibile con una distribuzione equilibrata del numero di alunni, per garantire stabilità nel tempo alle istituzioni scolastiche autonome.