ORARIO DI APERTURA

LUNEDI', MERCOLEDI' E GIOVEDI' DALLE 17.00 ALLE 19.00. Per urgenze inviare una email all'indirizzo: friuliveneziagiulia.ts@snals.it

SEGRETERIA PROVINCIALE DI TRIESTE

via Paduina, 4
34125 Trieste -Tel. 040-370205 Fax. 040-368415

e-mail:friuliveneziagiulia.ts@snals.it

friuliveneziagiulia.trieste@pec.snals.it

mercoledì 10 febbraio 2016

LUNEDI’ 15 FEBBRAIO 2016
LE OO.SS. INCONTRANO IL PREFETTO DI TRIESTE PER SOSTENERE
I DIRITTI DEL PERSONALE PRECARIO


Come in altre regioni d’Italia anche le segreterie regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda Unams del Friuli Venezia Giulia lunedì 15 febbraio 2016 incontreranno il Prefetto di Trieste per rappresentare e sostenere i diritti del personale precario della scuola.
L’iniziativa assunta a livello nazionale e realizzata a livello territoriale è la conseguenza della totale assenza di confronto tra il MIUR e le organizzazioni sindacali sul tema dell’annunciato bando di concorso, che non può essere affrontato ignorando la realtà di un precariato al quale la legge 107 sulla “Buona scuola” non ha dato le risposte che il Governo aveva assunto come suo preciso impegno.
In Friuli Venezia Giulia, nelle rispettive graduatorie è presente un migliaio d’insegnanti, che hanno conseguito una costosa abilitazione, conciliando a fatica il lavoro a scuola con le esigenze personali e familiari e che, a volte, sono costretti a trasferirsi in altre regioni pur di lavorare. Tra di essi docenti della scuola dell’infanzia, vincitori di concorso e/o inseriti in GAE, ingiustamente estromessi dal piano nazionale di assunzioni col pretesto di dovere attendere l’attuazione del percorso 0-6, poi smentito dalla legge di stabilità, e docenti cui è stata preclusa dal MIUR la possibilità di conseguire abilitazioni per la mancata attivazione dei rispettivi percorsi abilitanti (TFA).
La sentenza della Corte europea del novembre 2014 ha ribadito il diritto alla stabilizzazione dei lavoratori assunti a tempo determinato per più di tre anni ma, nonostante ciò, si lascia ad essi come unica opportunità quella di partecipare a un concorso in cui peraltro non viene adeguatamente riconosciuto il valore del servizio svolto.
Il concorso resta in linea di principio lo strumento da utilizzare per l’accesso al lavoro pubblico, garantendo ai concorrenti trasparenza ed equità; ma quello annunciato rischia di rivelarsi inopportuno per i modi ed i tempi con cui viene gestito, in un contesto di criticità non risolte, di impegni disattesi, di obiettivi mancati, di diritti negati: una situazione che rende facilmente prevedibile e inevitabile il moltiplicarsi di contenziosi.
Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda Unams chiedono, a livello nazionale, l’immediata apertura di un tavolo di confronto in cui discutere di come le procedure di reclutamento possano tenere debitamente conto dell’esigenza di valorizzare la professionalità di chi, con il suo lavoro, ha consentito al sistema scolastico di far fronte alle ordinarie esigenze di funzionamento. Ciò può avvenire sia intervenendo sulle modalità di svolgimento delle prove concorsuali (facoltatività di alcune di esse a determinate condizioni, giusto bilanciamento nella valutazione dei titoli, ecc.), sia prevedendo un’articolazione dei piani di assunzione volti ad agevolare la stabilizzazione delle aree di precariato tuttora esistenti.
Per illustrare le ragioni delle organizzazioni sindacali e la situazione critica del personale precario della scuola del Friuli Venezia Giulia, le segreterie regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda Unams incontreranno il Prefetto di Trieste il 15 febbraio p.v. in occasione della iniziativa di mobilitazione indetta a livello nazionale.
I segretari generali regionali