A
seguito del comunicato inviato al MIUR da FLC CGIL, CISL e UIL dove si evince
la posizione dei sindacati confederali relativa alla nostra esclusione da tutte
le relazioni sindacali, lo SNALS ha diramato la seguente nota di chiarimento,
sulla propria posizione in merito alla contrattazione,
all’informativa ed al confronto.
“Con
condotta contraria ai canoni della correttezza che dovrebbero ispirare le
relazioni sindacali - soprattutto nei rapporti tra le OO.SS. - FLC CGIL, CISL
Scuola, UIL Scuola RUA stanno esercitando pressioni sull’Amministrazione al
fine di estromettere la nostra sigla da tutti i modelli relazionali in quanto
non firmataria del vigente CCNL.
In
ordine alla questione dell’ammissione alla contrattazione integrativa, si
comunica che lo SNALS ha proposto ricorso al Giudice del Lavoro. Quanto invece
all’informativa e al confronto, si rappresenta che, a norma del vigente CCNL
(art. 4, 5 e 6), le dette forme di partecipazione sindacale sono esclusivamente
subordinate al solo possesso del requisito della rappresentatività, a
prescindere da ogni questione di firma; così come, del resto, lo stesso diritto
ad essere ammessi alla contrattazione integrativa, come dimostrato nel ricorso
presentato all’autorità giudiziaria.
In
tale senso si comunica che la competente Direzione Generale del MIUR ha
correttamente invitato lo SNALS-CONFSAL, unitamente alle altre sigle sindacali,
ad una importante riunione di informativa sulle tematiche del personale AFAM
celebratasi in data 9/5/2018.
Si
coglie dunque l’occasione per ribadire come lo SNALS-CONFSAL non accetterà
alcuna forma di discriminazione, contraria ai principi di cui agli artt. 3, 39
e 97 della nostra Costituzione, oltre che dello stesso testo unico del Pubblico
Impiego, D. Lgs. 165/2001, in forza dei quali l’organizzazione sindacale ha
diritto di partecipare alle relazioni sindacali laddove maggiormente
rappresentativa, ancorché del tutto legittimamente abbia ritenuto, con atto di
coraggio, di non condividere un testo contrattuale giudicato per i suoi
contenuti economico-normativi non soddisfattivo del diritto e degli interessi
dei lavoratori del comparto”.