Di seguito, il
comunicato stampa emanato dal Segretario Generale dello SNALS-Confsal, Elvira
Serafini:
Oggi
la Ministra dell'Istruzione, incurante delle proteste e delle opportune
osservazioni dei sindacati, ha avviato la procedura di presentazione delle
istanze di mobilità costringendo gli uffici amministrativi e i sindacati ad
operare in difficili condizioni, con evidenti rischi di ulteriore diffusione
della pandemia da Covid-19.
Lo
SNALS-CONFSAL, a questo punto, rivolge un appello ai massimi vertici dello
Stato affinché blocchino con urgenza la procedura avviata che, pur essendo
normata dal relativo contratto, modifica in maniera disinvolta le regole,
introducendo blocchi pluriennali selettivi alla mobilità con il rischio di
generare solo un contenzioso infinito tra il personale e l’Amministrazione.
L’esito di tale modo di procedere sarà solo un ulteriore ritardo del regolare
avvio del prossimo anno scolastico.
Esigiamo
che i vertici dell’Amministrazione scolastica adottino provvedimenti coerenti
con le decisioni del Governo e condivisi con i rappresentanti dei lavoratori,
fuori da logiche unilaterali dannose non solo per la comunità educante, ma
anche per tutta la comunità nazionale. Come avevamo richiesto, occorre una
moratoria generalizzata per tutte le scadenze ordinarie che riguardano il
sistema di istruzione con soluzioni in grado di rispondere anche alle mutate
esigenze professionali nel periodo dell’emergenza sanitaria. Nel frattempo è
assolutamente necessario disporre almeno una proroga a fine maggio per la
scadenza del termine di presentazione delle istanze di mobilità. In tal modo,
con il ritorno ad una sia pur limitata normalità, si potrebbero riavviare le
normali relazioni sindacali per la definizione di soluzioni complessive ai vari
problemi generati dall’emergenza sanitaria. Ci adopereremo affinché la scuola
possa risollevarsi dalla drammatica condizione che sta vivendo con rinnovata
vitalità!
Ci
rivolgeremo, quindi, al Parlamento, al Presidente della Repubblica e al
Presidente del Consiglio dei Ministri, affinché intervengano con urgenza per
scongiurare i rischi che potrebbero derivare da decisioni disinvolte oltre che
irrispettose dei diritti dei lavoratori.