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mercoledì 10 gennaio 2024

SNALS-CONFSAL: NO ALL'AUTONOMIA DIFFERENZIATA! APPELLO ALLE FORZE POLITICHE

Di comune accordo con le altre organizzazioni sindacali maggiormente
rappresentative del comparto istruzione e ricerca, rivolgiamo a tutte le
Senatrici e Senatori della Repubblica un appello a voler prendere in
considerazione, nell’esaminare il DDL n.615 contenente “Disposizioni per l’attuazione
dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art.
116, terzo comma della Costituzione”, le ragioni che ci inducono a chiedere
la piena salvaguardia del carattere unitario e nazionale del nostro sistema
pubblico di istruzione. Si tratta di una richiesta condivisa da tutte le
organizzazioni sindacali, pur in un contesto articolato e plurale di
considerazioni e valutazioni che ciascuna sigla, in autonomia, intende in
questa fase porre all’attenzione del Legislatore, ferme restando le
iniziative che singolarmente o congiuntamente sono state nel tempo assunte
anche in merito ai progetti di autonomia differenziata su cui si è
sviluppato un intenso dibattito politico già prima dell’emanazione del DDL
oggi in discussione.
Lo Snals Confsal, pertanto, rivolge un appello alle Senatrici e ai Senatori
della Repubblica affinché valutino, durante l’iter di approvazione del
Disegno di Legge n. 615 relativo alle disposizioni per l’autonomia
differenziata, le nostre raccomandazioni per garantire il carattere unitario
del sistema nazionale di istruzione e la parità dei diritti di tutti i
lavoratori della scuola.
La regionalizzazione in materia di istruzione non farebbe altro che
aggravare il divario tra le regioni ricche e quelle povere con il risultato
di addebitare gli scarsi risultati degli alunni alla scarsa efficacia di
coloro che operano nella comunità scolastica. L’autonomia differenziata
metterebbe poi a rischio l’unità del sistema nazionale di istruzione,
garantita dalla nostra Costituzione, con grave pregiudizio dell’uguaglianza
di studenti e lavoratori della scuola. Ancora più gravi sarebbero gli
effetti sul personale della scuola che, privo di tutele contrattuali
nazionali, sarebbe sottoposto a discipline del rapporto di lavoro
differenziate e con trattamenti economici diversi anche in corrispondenza di
analoghe prestazioni lavorative.
Lo Snals Confsal ritiene che non si possa quantificare l’entità delle
risorse da trasferire alle regioni sulla base della serie storica della
spesa. Tale ottica condanna coloro che vivono in contesti difficili e
deprivati ad uno stato permanente di povertà e smentisce la strategia del
PNRR di riduzione dei divari territoriali e di contrasto alle povertà
educative.
Sul piano sindacale Lo Snals Confsal ribadisce la necessità di regole
contrattuali del rapporto di lavoro stabilite a livello nazionale, uguali
per tutti i lavoratori. Con l’autonomia differenziata si creerebbero i
presupposti per una disuguaglianza di diritti che inciderebbe
inevitabilmente sulla qualità del servizio educativo.