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venerdì 3 maggio 2013

NO DELLO SNALS AL TAGLIO DELL’ORGANICO DOCENTI

I dati sui quali porto a riflettere provengono dall’Ufficio Scolastico Regionale del Friuli Venezia Giulia e riguardano gli organici del personale docente per il prossimo anno scolastico, specificatamente per la provincia di Trieste. Si prescinde qui dalle scuole con lingua d’insegnamento slovena in quanto gli organici rimangono invariati rispetto agli attuali.  Si prescinde anche da considerazioni sulla scuola secondaria di secondo grado, in attesa di dati più affidabili. Per la scuola dell’infanzia, a fronte di un incremento di 17 bambini, l’organico, composto di 118 insegnanti, rimane identico a quello dello scorso anno, anche se in un primo momento si temeva la decurtazione di due posti. Per la scuola primaria (ex elementare) si registra un aumento di 44 alunni  e l’assegnazione complessiva di 595 posti di docenti, di cui uno per la scuola in ospedale, a fronte di 592 posti attuali. Fino a qui poco da dire per la provincia di Trieste.  La situazione è invece diversa quando si sposta l’attenzione sui prospetti della scuola secondaria di primo grado, cioè della scuola media. Qui, per il 2013 – 2014, è previsto un decremento di 250 alunni rispetto agli attuali con conseguente riduzione di 20 posti di docenti. Il dato in sé potrebbe superficialmente apparire corretto, ma desta grande stupore se si considera che la provincia di Pordenone, che perde 219 alunni, guadagna invece 10 posti in organico e che Gorizia, con  soli 19 alunni in più,  ottiene un incremento nell’organico di ben 19 posti.  In sostanza la Direzione regionale ha ritenuto di cogliere l'occasione del secondo anno in cui non vi sono tagli ministeriali per accelerare bruscamente l’avvicinamento tra loro, con calcolo meramente matematico, i rispettivi rapporti alunni/posti delle province, senza alcuna gradualità e senza tener conto delle specificità dei diversi territori che nel tempo hanno fisiologicamente maturato, per esigenze didattiche, l’assetto attuale.  La segreteria provinciale dello SNALS esprime la propria contrarietà al criterio avanzato dall’Ufficio di via Santi Martiri e si oppone,  in sintonia con quanto già espresso dalla segreteria regionale dello stesso sindacato, alla sua rigida applicazione, che risulta gravemente penalizzante per le scuole medie della provincia di Trieste ed invoca criteri diversi e unanimemente condivisi per tutta la regione.