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martedì 16 settembre 2014

SULLA “BUONA SCUOLA”

 Sulla rubrica “Segnlazioni” del quotidiano Il Piccolo 
di oggi 16 settembre 2014 è pubblicato  
un mio intervento.
 Per ragioni di spazio sulla pagina esso è ridotto 
qua e là rispetto al testo originale, nel quale, tra l’altro, 
definisco fittizia e insensata la distinzione tra organico 
di diritto e organico di fatto” e ipotizzo ripercussioni 
sulla stabilità del Governo nel caso non venisse  mantenuta 
la promessa dell’immissione in ruolo dei 150.000 precari.
Tengo in particolare a portare a conoscenza,
almeno della “Gente di scuola”,
la parte conclusiva del mio testo che, perché troppo lungo,
non è stata riportata nell’articolo.
“….  Come si vede la questione (della valutazione 
del merito secondo
 il documento “La buona scuola”) è spinosa. 
Quanto agli stipendi 
dei docenti italiani, fra i più bassi d’Europa, 
essi sono fermi 
al contratto scaduto nel 2009. Sorprende,
 nel documento del 
Governo, la completa dimenticanza del 
personale amministrativo 
e tecnico e dei collaboratori scolastici
Si tratta di una 
incomprensibile sottovalutazione e di un 
ingiusto disconoscimento 
di categorie di lavoratori della scuola il 
cui servizio quotidiano, 
non sempre appariscente, è indispensabile 
per l’espletamento 
 dell’attività didattica svolta dai docenti. 
Gli amministrativi 
che svolgono funzioni superiori di direttori 
dei servizi generali, 
invece di essere non dico premiati per 
particolari meriti, 
ma semplicemente riconosciuti nella 
 funzione che 
quotidianamente svolgono, si vedono 
in alcuni casi, 
in modo del tutto assurdo, penalizzati 
nella retribuzione. 
Anche i dirigenti scolastici hanno di 
che giustamente lamentarsi 
per la mancata corresponsione dal 2012- 2013 
della retribuzione di risultato contrattualmente 
prevista e per le sperequazioni stipendiali esistenti 
all’interno della categoria e nel confronto con gli 
altri dirigenti della pubblica amministrazione.
Saprà questo Governo affrontare le vere 
 questioni dei lavoratori 
della scuola aprendo finalmente le trattative 
per il rinnovo contrattuale?”
Concludevo con delle considerazioni critiche sul concetto
 generale di riforma, che ometto anche qui perché diventerebbe
 troppo lungo anche questo Notiziario.
A proposito del rinnovo contrattuale è già avviata 
una campagna unitaria di CGIL,CISL,UIL, SNALS e 
GILDA per una raccolta firme finalizzata a chiedere 
al Governo lo sblocco del contratto che altrimenti 
resterebbe bloccato fino al 2019! 
Allego copia del volantino.
A tutti Buon Anno scolastico.