DECRETO SCUOLA, INTESE
NON RISPETTATE: AL VIA LA MOBILITAZIONE
Esclusi i facenti funzione DSGA, mancano i percorsi abilitanti e
la norma sui diplomati magistrali
Con la pubblicazione del Decreto Legge sulle
misure urgenti per la scuola in Gazzetta Ufficiale, constatiamo con rammarico
che il Governo disattende gli impegni assunti, prima a Palazzo Chigi
nell’aprile scorso, e poi nell’accordo del 1° ottobre con il Ministro
dell’Istruzione.
Che siano stati ammessi alla procedura
riservata i docenti delle paritarie ai soli fini abilitanti rientra tra le
nostre richieste, ma tale modalità non può essere disgiunta da un quadro
generale di acquisizione delle abilitazioni per l’insegnamento. Oltretutto il
confronto sulle abilitazioni è in stallo. E questo è inaccettabile in quanto
concorso straordinario e abilitazioni devono procedere in parallelo: sono
aspetti dell’intesa collegati tra loro che non possono essere scissi.
L’apertura al personale delle scuole paritarie
non esaurisce la partita dei concorsi abilitanti per gli altri esclusi da
inserire in un collegato alla legge di bilancio.
Analogamente bisogna dare seguito all’accordo
del 18 ottobre sui diplomati magistrali con la proroga delle previsioni del
decreto dignità.
E’ inaccettabile l’esclusione dal concorso
riservato per accedere ai posti di DSGA del personale Assistente Amministrativo
che ha ricoperto tale incarico nella scuola per almeno tre anni. Una scelta politica
inammissibile che non vogliamo pensare sia frutto di qualche improvviso cambio
di opinione, magari con motivazioni tecnocratiche per fare venire meno la
parola data e scritta.
Aver depennato dal concorso riservato i facenti
funzione di DSGA senza il titolo di studio previsto (laurea specifica) è fuori
da ogni logica e non riconosce il lavoro del personale. Le motivazioni
giuridiche addotte sono inaccettabili, avendo in sé la contraddizione palese
per cui i facenti funzione sono ammessi al concorso ordinario e sono esclusi da
quello straordinario, che serve proprio a sanare posizioni consolidate da anni
di attività in mansioni superiori che hanno permesso e permettono alle scuole
di funzionare. Poiché, come abbiamo più volte rappresentato, non basta certo il
concorso in via di svolgimento per DSGA a colmare il vuoto di vent’anni di
mancata indizione di prove concorsuali, e per non lasciare le scuole prive di
direzione amministrativa, ribadiamo il buon diritto di chi ha svolto con merito
tale funzione, talora per ben più di otto anni, di avere una prospettiva certa
in un percorso riservato.
FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS
Confsal, GILDA Unams indicono pertanto la mobilitazione del personale
interessato, che si avvia con le assemblee, proseguirà con una manifestazione
nazionale da svolgersi nei prossimi giorni davanti alle sedi istituzionali e
comporterà le dimissioni dall’incarico di facenti funzione di DSGA.
Per queste ragioni non possiamo che chiamare i
lavoratori interessati alla mobilitazione il prossimo 11 novembre, con
un’iniziativa a Roma nel pomeriggio e diversi presìdi concomitanti in altre
città.