Con ordinanza emessa nella Camera di Consiglio del 28 settembre 2010 il Consiglio di Stato, sezione VI, ha respinto l’appello del ministero dell’Istruzione contro l’ordinanza con cui il Tar del Lazio aveva sospeso i decreti di riduzione dell’orario delle lezioni negli istituti tecnici e professionali.
Il Tar del Lazio aveva accolto la richiesta di sospensiva formulata dallo Snals-Confsal e da numerosi docenti e genitori di alunni di istituti tecnici e professionali. Aveva anche ordinato al ministero di acquisire il parere obbligatorio del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione e di valutarlo.
Con questa ordinanza il Consiglio di Stato ha preso atto del parere del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione – parere fortemente critico – e ha ritenuto che l’amministrazione non possa “esimersi dal rideterminarsi sulla definizione dell’orario complessivo annuale delle lezioni delle seconde, terze e quarte classi degli istituti tecnici e delle seconde e terze classi degli istituti professionali”.
Il Tar del Lazio aveva accolto la richiesta di sospensiva formulata dallo Snals-Confsal e da numerosi docenti e genitori di alunni di istituti tecnici e professionali. Aveva anche ordinato al ministero di acquisire il parere obbligatorio del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione e di valutarlo.
Con questa ordinanza il Consiglio di Stato ha preso atto del parere del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione – parere fortemente critico – e ha ritenuto che l’amministrazione non possa “esimersi dal rideterminarsi sulla definizione dell’orario complessivo annuale delle lezioni delle seconde, terze e quarte classi degli istituti tecnici e delle seconde e terze classi degli istituti professionali”.