Come è noto, da quest’anno scolastico, il sistema di valutazione nella scuola primaria è stato modificato con il ritorno ai giudizi, in sostituzione del voto numerico.
Va ricordato che, come Sindacato, abbiamo più volte
ribadito, al di là di quella che possa essere la valutazione dell’operazione in
sé, l’assoluta contrarietà ad introdurre una così rilevante riforma in un
periodo di grossa emergenza sanitaria, come l’attuale.
Mancano le aule per consentire i dovuti distanziamenti, è
difficile garantire i necessari raccordi con gli Enti locali e con le ASL per
realizzare tutti gli interventi opportuni a garantire serenità e tranquillità
ai docenti e alle famiglie; restano insoluti i problemi dei trasporti, che
raggiungono l’apice nella scuola superiore, ma non sono certo irrilevanti negli
altri ordini di scuola ed il Ministro si dedica al ritorno ai giudizi nella
scuola primaria!
Per di più, una riforma di tal genere non può essere
collocata in un contesto avulso da un intervento complessivo sul sistema
scolastico.
Ora il M.I. ha dato il via ad un aggiornamento on line,
pensando di dare un supporto opportuno ai docenti. Il tutto diverrà un nuovo
carico di lavoro per questa categoria di professionisti per i quali la Legge
Finanziaria, in mezzo ad infiniti “ristori”, magari anche indispensabili,
stanzia cifre modestissime.
Nello specifico va ricordato che la materia della
formazione, contrattualmente, è prevista come oggetto di confronto tra
Amministrazione ed OO.SS., cosa che non è avvenuta, e il Ministero non ha
pensato nemmeno ad una semplice informativa.
Va poi ricordato che la partecipazione alle attività di
aggiornamento è un diritto del docente (Art. 64 del CCNL) e che, ai sensi
dell’Art. 66 del medesimo CCNL “Il piano
annuale delle attività di aggiornamento e di formazione è DELIBERATO dal collegio Docenti … considerando anche esigenze ed
opzioni individuali”.
Questo piano rientra nel più vasto “Piano annuale delle attività” (Art. 28, comma 4, CCNL) che viene
proposto dal Dirigente e che può essere modificato nel corso dell’anno per
nuove esigenze insorte. Da ciò si deduce che, qualora il Collegio ritenga, per
quest’anno, più urgente l’aggiornamento sulla nuova valutazione rispetto ad
altro aggiornamento già programmato, può decidere di intraprenderlo, ovviamente
rinviando a data successiva quello precedentemente stabilito.
Va ricordato, altresì, che, nella delibera del piano
annuale delle attività, si stabiliscono dei paletti orari rispetto agli impegni
di lavoro, che, ovviamente, non vanno superati.