“Non si può ignorare che i docenti, insieme a tutto il personale scolastico, siano alla pari dei medici, esposti in prima linea al rischio di contagio”.
A Orizzonte Scuola il Segretario Generale dello Snals-Confsal Elvira Serafini: vaccini anti Covid, rientro a scuola in sicurezza, Maturità.
Noi siamo stati fin dal primo
momento per la ripresa delle attività didattiche in presenza ed in sicurezza. Purtroppo
la scuola ha subito i limiti dell’autonomia differenziata che ha generato
soluzioni organizzative diverse sul piano nazionale con grave pregiudizio
dell’unitarietà del sistema nazionale di istruzione e formazione. Tra l’altro
la scuola sta subendo anche le conseguenze dei mancati investimenti nel sistema
dei trasporti e dell’assenza di un sistema di tracciamento efficiente dei
contagi. I problemi irrisolti vengono scaricati sulle scuole che devono
continuamente riorganizzare i propri servizi, gli orari, la composizione delle
classi in ragione di decisioni adottate da chi non ha alcuna idea delle
condizioni funzionali in cui versano le scuole. Ci auguriamo che
l’amministrazione scolastica e le autorità periferiche del Governo come quelle
regionali abbiano valutato con serietà la situazione e riescano a garantire le
condizioni di ripresa in sicurezza della didattica in presenza.
Cosa si può fare per avere delle scuole sicure anche in pandemia? La
mascherina e le altre misure possono essere sufficienti?
Assolutamente no! Occorreva ed
occorre avviare a livello regionale campagne sistematiche di screening rapido
della popolazione scolastica che consentano di monitorare costantemente e
prevenire il rischio di focolai nelle comunità scolastiche. Occorre poi garantire
risorse certe per il ricorso all’organico Covid ed evitare che si ripetano
situazioni come quelle che hanno costretto le scuole a sostenere le spese delle
proroghe delle supplenze disposte dal decreto “cura Italia”.
E’ iniziata la campagna di vaccinazione, il personale scolastico
dovrà tuttavia attendere
Da settimane abbiamo lanciato
l’allarme per dare priorità al personale scolastico nella campagna di
vaccinazione. Non siamo stati ascoltati! Non si può ignorare infatti che i
docenti, insieme a tutto il personale scolastico, siano alla pari dei medici,
esposti in prima linea al rischio di contagio. Ogni docente trascorre infatti
quotidianamente dalle due alle cinque ore a contatto con un numero di alunni
variabile tra le 50 e le 150 unità. Situazione che diventa particolarmente
rischiosa nelle scuole superiori, dove la platea, che ha un’età oscillante tra
i 14 e i 19 anni, rappresenta la categoria considerata più coinvolta nel
veicolare il virus, per la scarsa attenzione che i giovani prestano al rispetto
delle misure per il contenimento del contagio, soprattutto nella relazione con
i coetanei.
Nel frattempo i ragazzi sono da mesi in Dad. Considerando che da
marzo 2020 le lezioni in presenza si sono interrotte, non crede che si rischi
di avere delle conseguenze importanti per gli studenti lontani da scuola? La
didattica a distanza può colmare in buona parte il vuoto?
La sospensione delle attività
didattiche nelle scuole, nelle università e negli istituti di alta formazione a
causa dell’emergenza “Covid
La “rete”, da sempre considerata
da noi una risorsa preziosa non solo per il funzionamento delle scuole ma anche
per il consolidamento degli apprendimenti, ha rivelato nell’attuale situazione
di emergenza tutte le sue potenzialità. Riteniamo però che in questo momento
l’interesse della comunità educante sia soprattutto quello di mantenere attiva
la relazione educativa con gli alunni. Tale condizione si può raggiungere
pienamente solo con la ripresa delle attività didattiche in presenza ma,
ripetiamo, solo se sarà garantita la sicurezza di alunni e personale.
Si attendono novità sulla prossima Maturità. Per oltre l’80% dei
partecipanti a un sondaggio di Orizzonte Scuola si può ripetere il maxi orale.
Sarebbe d’accordo?
La legge ha delegato il Ministro
all’individuazione delle modalità più opportune per lo svolgimento degli esami
di stato. Lo Snals- Confsal, come sempre, è disponibile ad un confronto sulla
materia. In ogni caso siamo favorevoli ad esami il cui svolgimento segua quello
dello scorso anno, magari confermando la deroga dalle prove Invalsi e dalla
frequenza dei PCTO ai fini dell’ammissione all’esame di stato nelle superiori.